Primarie, Pedica:‘questa Roma non è quella che voglio io’

Stefano Pedica, candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Nessun voto anticipato a sabato 5 marzo alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, si voterà quindi solo domenica 6 marzo. A lanciare ieri l’appello per aprire alla possibilità di una doppia giornata era stato il candidato Roberto Giachetti, proposta accolta da Roberto Morassut, Gianfranco Mascia e Chiara Ferraro, ma subito bocciata dagli altri due candidati, Stefano Pedica e Domenico Rossi.

“Ci hanno provato ma nun ce so riusciti – ha affermato Pedica -. Quando si stabilisce una regola e si dice che la campagna elettorale si chiude sabato e si vota domenica dalle 8 alle 22, non si può cambiare questa regola. Puzzava di bruciato. In quella notte tra sabato e domenica sarebbe potuto accadere tutto e il contrario di tutto e io mi sono opposto fermamente. A pensar male non si fa mai peccato. Se qualcuno ha le truppe cammellate da portare alle urne, le porti domenica. Le primarie nazionali del 2013 le abbiamo fatte in una sola giornata, non vedo perché a Roma ne servano due”.

“Il muro tra politica e cittadini si è alzato ancora di più, io lo voglio abbattere con il voto di domenica – ha affermato Pedica -. E’ saggio e responsabile che dopo il voto, chiunque vinca tra me, Morassut e Giachetti, convinca anche gli altri due a far parte della giunta qualora vinca le elezioni comunali. Abbiamo stretto un patto di lealtà su questo. I cittadini parlano di servizi che mancano, di assenza di sicurezza, dello stato di abbandono della città. Ho lanciato il patto del Campidoglio, per aprire a tutte le forze politiche, perché serve l’aiuto di tutti per governare, anche del M5S. La Roma attuale è più rappresentata da mafia capitale e da parentopoli piuttosto che dai cittadini e dalla buona politica. Questa Roma non è quella che voglio io”.

FONTE

Elezioni 2016, sondaggio candidati centro sinistra

Sondaggio tratto da http://www.lastampa.it

Sondaggio La Stampa

Stefano Pedica, candidato primarie 2016

Unioni civili: Pedica (Pd), serve buona legge, mondo è cambiato

Pedica:M5S aderisca a patto del Campidoglio

“Nessun complotto per far vincere il M5s a Roma. Vincerà il centrosinistra ma, se i grillini lo vorranno, potremo lavorare insieme”. E’ quanto afferma Stefano Pedica del Pd, candidato alle primarie del centrosinistra a Roma.
“Nessuno è in grado di amministrare la Capitale da solo ed è per questo che dobbiamo farlo insieme – sottolinea Pedica -.
Dobbiamo lavorare tutti insieme per sconfiggere la corruzione che si annida in Campidoglio e tagliare gli sprechi senza fare sconti a nessuno. Mi rivolgo alla senatrice Taverna e all’on.
Lombardi, che ho conosciuto anni fa, e a loro chiedo: a questo punto, non sarebbe meglio dire apertamente che serve il concorso di tutti per salvare la città? Sono schifato quanto loro su quanto è successo con Affittopoli, Parentopoli e Mafia Capitale, e per questo motivo sostengo che dobbiamo collaborare”. Continua a leggere

PEDICA:ESPOSTO CORTE DEI CONTI SU SPRECHI

PEDICA:

Da oggi parte il giro degli sprechi, un tour nei Municipi della Capitale per toccare con mano la realtà e capire quanti soldi pubblici sono stati buttati durante gli ultimi 15 anni. Oggi ho visitato il Municipio XIII ex XVIII, dove in pochi chilometri gli sprechi ammontano a 60 milioni. C’è infatti un parcheggio vicino alla metro Cornelia mai utilizzato, perché inagibile per l’altezza in entrata, e costato 50 milioni di euro, e l’Auditorium della Pineta Sacchetti, ancora inagibile e abbandonato e costato alla comunità 5 milioni, con bollette della luce di 7500 euro a bimestre”. E’ quanto afferma Stefano Pedica del PD, candidato alle primarie del centrosinistra a Roma.

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Stefano PedicaCandidato alle primarie PD

Stefano Pedica

#BellaRoma

Come hai saputo sono il candidato alle primarie come Sindaco di Roma per il Centrosinistra.

E’ una sfida che ho accettato per amore della mia città e per la voglia di cambiarla radicalmente sia come immagine che efficienza e legalità.

I fatti di mafia capitale, la trasversalità per le spartizioni di potere, le lotte tra partiti all’interno dell’aula consigliare di giorno, e gli accordi fatti a cena per spartirsi nomine mi hanno disgustato.

Per questo motivo ho deciso di metterci la faccia e di contribuire insieme ai tanti cittadini che vogliono una vera Roma Capitale a trasformare la nostra città a misura di cittadino.

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