
di Wildgreta
Chi sta cercando di raccontare e commentare la manifestazione di oggi a piazza Navona, forse non ne ha colto il senso, nè l’emozione. Chi deplora gli interventi di Grillo, Travaglio e la Guzzanti, da cui Di Pietro e gli organizzatori si sono dissociati, dimentica di citare le parole emozionanti di Rita Borsellino quando ha detto che l’emergenza democratica è la stessa del 92 e del 93 e che, fra pochi giorni, le autorità si presenteranno per commemorare le stragi di Capaci e via D’Amelio solo come atto dovuto.
Dimenticano di citare il perfetto intervento di Di Pietro che mette in guardia dai rischi di “quello che ormai si prefigura come un regime. Emergenza democratica e rischi per la costituazione, quindi. Ridicolo parlare di giustizialismo, quando il parlamento vuole legiferare per l’immunità totale dei presidenti di Camera, Senato, Consiglio e Repubblica.Potrebbero ammazzare qualcuno e continuare a governare.”
E poi, Flores D’Arcais con la lista dei processi che si fermerebbero per un anno, solo per fermarne uno: quello che riguarda il Premier.
Moni Ovadia, preoccupato di un ritorno al razzismo di stampo fascista. Per noi, che eravamo lì, c’è stato un senso di liberazione nel sentire che qualcuno stava esprimendo gli stessi pensieri che avevamo avuto noi. C’erano tante bandiere, le cui divisioni e differenze, non contavano più. Bandiere di Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Sinistra Critica, Rifondazione, Partito Democratico, I Partigiani del Mugello, i comitati di Chiaiano. L’idea di essere lì, insieme per cercare di fare qualcosa, dopo tanto tempo, è stato emozionante. Non si respirava, faceva caldo, però era bello. Nessuno li nomina, ma c’erano anche i comitati contro la discarica di Chiaiano. Mi sono avvicinata ad alcuni di loro, gli ho detto:”Io sostengo la vostra battaglia sin dall’inizio e continuerò a sostenerla” Sin dall’inizio, significa da quando ho sentito Veltroni classificare come “sindrome Nymb” la loro protesta. E’ stato allora che ho voluto capire e studiare. Quando ho capito che avevano ragione, ho deciso di sostenerli, per quello che può valere il sostegno di semplice un blog. Gli interventi di Travaglio, la Guzzanti e Grillo sono stati interventi in massima parte satirici e la satira in un paese democratico deve essere consentita.In America la satira sui potenti è mille volte più feroce della nostra, e nessuno fa una piega. Si può non condividerla, ma è satira politica, in questo caso fatta da tre persone che non sono dei politici.
A TG3 Primopiano, il direttore di Liberazione Sansonetti, ha affermato che gli insulti alla Carfagna da parte di Sabina Guzzanti, sono stati più gravi di quelli a Napolitano e Ratzinger. Bè, sinceramente, io credo che il fatto più grave in assoluto, sia averla fatta ministro. Il resto sono opinioni personali. Per concludere, sono stata felice di essere lì e non credo che sia stato giusto non aderire da parte di Veltroni. Eravamo 100.000 per gli organizzatori, da 50.000 a 4 gatti per gli altri. Non c’era dietro una grossa organizzazione, quindi vedere arrivare i pullman da tante città è stato quasi un miracolo: il miracolo della libertà di esprimersi e difendersi da chi crede di poter fare davvero di tutto.
Di seguito, uno degli articoli sulla manifestazione.
GUARDA LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE
VIDEO SABINA GUZZANTI
Di Pietro:””Domani leggerete i giornali e la notizia sarà: la satira. Ma noi vogliamo governare il Paese e facciamo politica”. Leggi il seguito di questo post »
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No Cav Day: la procura vuole processare la Guzzanti, e chiede archiviazione per Grillo. Tutte le reazioni
10 settembre 2008 — wildgretaManifestazione 8 luglio piazza Navona
di Wildgreta
Per la Procura di Roma, la satira è quella di Beppe Grillo, non quella della Guzzanti che, nel suo intervento a piazza Navona, ha preso di mira il papa. Io c’ero: ho pensato che stesse facendo satira, molto più lei di Beppe Grillo che dice sempre e comunque fatti veri, conditi da qualche battuta. Analizzandola da un punto di vista tecnico, direi che quella della Guzzanti era vera satira, mentre quello di Grillo aveva molto dell’intervento politico fatto da una persona che di professione fa l’attore.L’istinto della battuta di chiusura con risata, resta ma quello che dice sono fatti e opinioni che di satirico non hanno quasi più nulla. A mio avviso è, quindi, un’assurdità procedere contro la Guzzanti.Ma le leggi dicono che lei ha violato il concordato, mentre Grillo ha esercitato il diritto di opinione sancito dalla Costituzione ed è un comico, quindi ha fatto satira. Mi domando come mai le innumerevoli imitazioni dei papi non siano mai stati sanzionate in passato. O il concordato prevede anche dei limiti da non oltrepassare? Non essendo un giurista, lascio la risposta agli esperti. L’intervento della Guzzanti, comunque, può anche non essere piaciuto, ma credo che il suo intento fosse quello di strappare la risata partendo da un tema già abbastanza comico di per sè: quello delle intercettazioni telefoniche hard. Credo che in quei giorni tutto il mondo abbia riso di alcuni politici italiani senza bisogno che i comici intervenissero. La Carfagna aveva minacciato querele. Che fine hanno fatto? Perchè il degno finale di questa commedia di terz’ordine, sarebbe vedere la Carfagna e il Pontefice uniti contro la Guzzanti. Quello sì, che sarebbe un capitolo degno di un grande autore satirico.
No Cav Day/ Procura vuol processare la Guzzanti, tutte le reazioni. Chiesta archiviazione per Beppe Grillo. “Lui ha fatto satira” Leggi il seguito di questo post »
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