The Economist: “Veltroni: governo ombra o opposizione fantasma?”
Di Wildgreta
Lo scandaloso Disegno di legge contro le intercettazioni è stato approvato in Consiglio dei Ministri all’unanimità, e ora dovrà passare al vaglio del parlamento, sperando che si riesca a modificarlo. Veltroni ha detto che non c’era fretta e che le priorità del paese sono altre. Qui si fermano “le durissime” dichiarazoni di quello che avrebbe dovuto essere il leader dell’opposizione, prima che abdicasse al “trono”, in favore di persone molto più incisive come Di Pietro. Le ragioni di questo atteggiamento di Veltroni sono al vaglio di molti analisti politici e giornali esteri come l’Economist.Le ragioni di questo DDL sulle intercettazioni, invece, sono probabilmente riposte nell’incubo del processo Mills che potrebbe portare ad una sentenza negativa per il Cavaliere. Di seguito troverete le reazioni al disegno di legge di: Di Pietro, Unione Cronisti, Economist, Ministro Ombra Beni Culturali PD, Minniti. Da ricordare la riunione straordinaria della Federazione Nazionale della Stampa, la reazione durissima dell’Associazione Nazionale Magistrati e, in ultimo, la notizia che le intercettazioni saranno possibili se a richiederlo saranno le vittime di reato. Prima, però, la lista dei reati per i quali le intercettazioni NON SARANNO PIU’ POSSIBILI SE IL DDL NON VERRA’ MODIFICATO:
- Soppressione, falsificazione o sottrazione di atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato
- Utilizzazione dei segreti di Stato
- Associazione a delinquere
- Infedeltà in affari di Stato
- Associazione sovversiva
- Attentato contro i diritti politici del cittadino
- Cospirazione politica mediante associazione
- Banda armata
- Peculato
- Abuso d’ufficio
- Turbativa d’asta
- Millantato credito
- Illecita concorrenza con minaccia o violenza
- Sequestro di persona
- Violenza privata
- Furto
- Rapina
- Estorsione
- Truffa
- Usura
- Falso in bilancio
- Evasione fiscale
- Reati societari
- Truffa aggravata ai danni dello stato Leggi il seguito di questo post »
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Intercettazioni passa il DDL, Veltroni:”Che fretta c’era…meledetta primavera”
13 giugno 2008 — wildgretaThe Economist: “Veltroni: governo ombra o opposizione fantasma?”
Di Wildgreta
Lo scandaloso Disegno di legge contro le intercettazioni è stato approvato in Consiglio dei Ministri all’unanimità, e ora dovrà passare al vaglio del parlamento, sperando che si riesca a modificarlo. Veltroni ha detto che non c’era fretta e che le priorità del paese sono altre. Qui si fermano “le durissime” dichiarazoni di quello che avrebbe dovuto essere il leader dell’opposizione, prima che abdicasse al “trono”, in favore di persone molto più incisive come Di Pietro. Le ragioni di questo atteggiamento di Veltroni sono al vaglio di molti analisti politici e giornali esteri come l’Economist.Le ragioni di questo DDL sulle intercettazioni, invece, sono probabilmente riposte nell’incubo del processo Mills che potrebbe portare ad una sentenza negativa per il Cavaliere. Di seguito troverete le reazioni al disegno di legge di: Di Pietro, Unione Cronisti, Economist, Ministro Ombra Beni Culturali PD, Minniti. Da ricordare la riunione straordinaria della Federazione Nazionale della Stampa, la reazione durissima dell’Associazione Nazionale Magistrati e, in ultimo, la notizia che le intercettazioni saranno possibili se a richiederlo saranno le vittime di reato. Prima, però, la lista dei reati per i quali le intercettazioni NON SARANNO PIU’ POSSIBILI SE IL DDL NON VERRA’ MODIFICATO:
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