FEMMINICIDIO-VIOLENZA, IDV: LEGGE PER INASPRIMENTO PENA DOMANI PRESENTAZIONE DDL, CON PEDICA, LERICI E PARENTI VITTIME

(Carmela, suicida a tredici anni dopo aver subito una violenza sessuale)

(DIRE) Roma, 9 mar. – Giungeranno in Senato, da diverse parti d’Italia, le mamme e i parenti delle donne uccise dai loro compagni, ma anche alcune delle donne miracolosamente sopravvissute alla furia cieca dei loro mariti o ex mariti. Attendono da tempo che la politica si occupi di loro, prevedendo una pena certa per i carnefici delle loro figlie o sorelle. Giovedi’ 10 marzo, alle 16 nella sala stampa del Senato, il senatore Stefano Pedica (Idv), facendosi portavoce delle loro istanze, presentera’ un disegno di legge i cui cardini sono la certezza e l’inasprimento della pena per i reati di omicidio volontario, omicidio aggravato dalla presenza di vincoli familiari o rapporti affettivi (anche conclusi) e omicidio premeditato.

Tra coloro che saranno presenti: Clementina Ianniello, mamma di Veronica Abbate, uccisa il 3 settembre 2006 all’eta’ di 19 anni dal suo ex fidanzato, Mario Beatrice, con un colpo d’arma da fuoco sparatole alla nuca, a bruciapelo e di spalle; in appello il suo assassino e’ stato condannato a 18 anni, la sentenza e’ stata annullata con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Napoli ed ora si e’ in attesa del nuovo giudizio; se verra’ confermata, Mario Beatrice passera’ in carcere solo 13 anni. Letizia Lopez, sorella di Rosaria Lopez, violentata ripetutamente e assassinata l’1 ottobre 1975 nella cosiddetta strage del Circeo da Gianni Guido e Angelo Izzo; il primo dopo appena 5 anni e’ fuori, il secondo, uscito per un permesso e’ stato condannato ad un ergastolo per aver ucciso altre due donne, dopo Rosaria. Ancora: ci sara’ Letizia Marcantonio, madre di Rosanna Jane Wade, uccisa a 19 anni da Alex Maggiolini. E’ stata strangolata, strozzata ed il suo cadavere e’ stato occultato. Lui e’ stato condannato a 23 anni ma e’ uscito dal carcere dopo soli 12 anni.

E poi Filomena Di Gennaro, sopravvissuta al suo carnefice Marcello Monaco ma costretta su una sedia a rotelle a causa dei danni provocati dai ripetuti colpi d’arma da fuoco con cui e’ stata attinta; lui e’ stato condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione ma trascorrera’ in carcere effettivamente 5 anni e 4 mesi. Sara’ presente Angela Di Natale, madre di Nunzia Castellano, accoltellata a morte il 14 novembre 2003 da Luca Carafa; il suo assassino e’ stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione, ma ha scontato in carcere solo 10 anni.Alfonso Frassanito, papà di Carmela, suicida a tredici anni dopo aver subito violenza sessuale da parte di alcuni adulti.

De Magistris: «Non ho litigato con Di Pietro. Anzi sostengo la sua mozione»

Non ci saranno primarie in vista del congresso del prossimo febbraio

I due ex magistrati: «Non c’è alcun problema all’interno dell’Idv. Obiettivo è l’alternativa a Berlusconi»

De Magistris e Di Pietro (Ansa)
De Magistris e Di Pietro (Ansa)

ROMA – Luigi De Magistris sosterrà la mozione di Antonio Di Pietro al congresso di Italia dei valori. «Non c’è nessun mio problema relativo al congresso. Sottoscriverò la mozione di Di Pietro, che guiderà questo progetto per i prossimi anni con l’obiettivo di dar vita a un pilastro dell’alternativa a Berlusconi», ha detto l’europarlamentare al termine dell’esecutivo nazionale dell’Idv che ha deciso la convocazione del congresso nazionale il prossimo febbraio a Roma.

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NO ALLE PRIMARIE – Di Pietro ha reso noto che l’Idv non terrà le primarie: «Le primarie aperte ai non iscritti lascerebbero spazi a gruppi organizzati provenienti da altri partiti. I dirigenti verranno scelti solo da chi è tesserato». Sia De Magistris che Di Pietro hanno ribadito che «non c’è nessun problema all’interno del partito». «L’unico errore che abbiamo fatto», ha aggiunto Di Pietro, «è stato di ingenuità, abbiamo parlato con il cuore in mano ma non c’è nessuna voglia di divisione, alcuna rottura e nessuna guerra interna. Anche nei confronti di chi ha lasciato il partito non abbiamo rimorsi o rancori».


corriere della sera 16 novembre 2009

SCUDO FISCALE: D’ALEMA SPIEGA LE ASSENZE NEL PD (VIDEO)

Sull’assenza nel giorno della votazione per la pregiudiziale di incostituzionalità dello Scuso Fiscale presentata da IDV:” Ero a una manifestazione, non mi era stato spiegato che era un voto importante”

G8, SIMULAZIONE DEL TERREMOTO PER LE FIRST LADY:CHISSA’ COME SI SARANNO DIVERTITE

LEGGI L’ARTICOLO

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Travaglio: Un voto contro ma anche per. Rivoterò per IDV

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Un voto contro ma anche per di Marco Travaglio (da Micromega 3/2009)

Rivoterò per l’Italia dei Valori, come già nel 2006 e nel 2008. E per gli stessi motivi delle ultime due elezioni politiche. Ma con l’aggiunta di due nuovi. Quelli vecchi: com’era facile prevedere, il partito di Di Pietro – per quanto ancora troppo “personale” e poco collegiale e scarsamente selettivo in alcune scelte di classe dirigente, specialmente a livello locale – è l’unica reale opposizione presente in Parlamento contro il regime berlusconiano. Il solo partito che si sia davvero battuto nelle aule parlamentari contro il cosiddetto Lodo Alfano e le altre leggi-vergogna (ammazza-intercettazioni e bavaglio alla stampa in primis), contro lo scandalo Cai-Alitalia, contro le nuove minacce a quel che resta della libertà d’informazione. Ma anche per un’altra causa che ritengo fondamentale per la storia di questi anni: la richiesta di verità sulla fogna politico-giudiziaria di Catanzaro, che ha inghiottito l’uno dopo l’altro onesti servitori dello Stato come Luigi de Magistris, Gioacchino Genchi, Clementina Forleo e i pm salernitani Apicella, Nuzzi e Verasani, il capitano Pasquale Zacheo (per non parlare di un giornalista coraggioso come Carlo Vulpio). Su questi fronti il Pd ha fatto il pesce in barile, mentre troppo spesso le formazioni della sinistra radicale (con la lodevole eccezione di Claudio Fava e pochi altri) parlavano d’altro. Soltanto una pesante sconfitta del Partito democratico, ancora prigioniero della linea del “dialogo” col regime, cioè dell’inciucio, direi quasi della sindrome di Stoccolma, può accelerare l’azzeramento della classe dirigente del centrosinistra e assicurare all’Italia qualche speranza di uscire dall’incubo. E ora le novità, anzi le piacevoli sorprese. Di Pietro e Leoluca Orlando hanno avviato, modificando lo statuto dell’Idv, uno sforzo – che mi auguro proseguirà con iniziative più stringenti – per trasformare un movimento personale in un partito vero e proprio, con regole interne di completa democrazia e trasparenza, anche nella gestione dei finanziamenti pubblici e della selezione delle classi dirigenti. E poi hanno saputo spalancare le sue liste a esponenti della società civile, al punto da candidare quasi tutti personaggi esterni alla nomenklatura dell’Idv: da De Magistris a Vulpio, da Zipponi a Sonia Alfano, da Brutti a Vattimo, da Tranfaglia a Pressburger, da Arlacchi all’avvocato Pesce a Gloria Bardi. Resta il vizio di qualche candidatura spot di troppo (come la hostess Alitalia) e di un paio di riciclati che si potevano evitare, ma nel panorama italiota si tratta di pagliuzze, non di travi. I sondaggi indicano che molti italiani, anche tra le fasce più scolarizzate, apprezzano. Spetterà a Di Pietro evitare di ricadere negli errori del passato e non deludere i tanti che, prevedibilmente, gli daranno fiducia. Spetterà ai suoi nuovi compagni di strada aiutarlo a non sbagliare di nuovo.

ELEZIONI EUROPEE: PERCHE’ E’ IMPORTANTE ANDARE A VOTARE

ELEZIONI EUROPEE:L’IMPORTANZA DI QUESTO VOTO

Europee 2009, Candidati IDV: Elenco per circoscrizione, Biografia, Siti internet

DI ROBERTA LERICI

Ritengo molto importante questo voto. Gli ultimi avvenimenti che sotto forma di gossip hanno svelato la vera natura del potere, ci dimostrano quanto sia importante invertire la rotta. Ritengo, infatti, che non ci sia alcuna speranza di rinascita per il nostro paese se le regole non cambiano e se la gestione personalistica del potere non viene fermata. Berlusconi ed il suo governo hanno distrutto in pochi mesi tante certezze che tutti noi credevamo incrollabili. Oggi abbiamo una scuola pubblica senza più fondi, una compagnia aerea svenduta a qualche amico, una disoccupazione galoppante, migliaia di esercizi commericali e fabbriche che hanno  chiuso, una crisi economica che non cenna a fermarsi, una crisi dei rifiuti non risolta (i rifiuti in Campania sono stati spostati a Ferrandelle), con una serie di inchieste che hanno portato a decine di arresti. L’informazione è completamente controllata, e milioni di cittadini pagano gli svaghi degli uomini di potere. Berlusconi dice che la gente lo voterà di nuovo perchè forse  pensa che di Noemi non importi nulla a nessuno. Io, invece, credo che Noemi sia il simbolo di un sistema dove ormai tutto è permesso.CONTINUA  A LEGGERE

Decreto Abruzzo: Ambiguità per i terremotati, certezza di guadagno per Fintecna

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Decreto Abruzzo: Ambiguità per i terremotati, certezza di guadagno per Fintecna

Mascitelli dell’Idv: voto contrario in commissione Bilancio sul Decreto Abruzzo

“Con i propri emendamenti sul Decreto Abruzzo, il Governo continua un gioco ambiguo delle tre carte che rischia di declassare la provincia dell’Aquila in serie B rispetto alle condizioni attuate in analoghe, precedenti e drammatiche situazioni”. CONTINUA A LEGGERE

Elezioni Europee: Tutti i candidati

DE MAGISTRIS: SE ELETTO SI OCCUPERA’ DEI FONDI EUROPEI

Luigi De Magistris: chiarezza sui fondi europei

dal blog di Antonio Di Pietro

D.Martinelli. Lei andrà a Bruxelles, ovviamente se sarà eletto: pensa di occuparsi del destino dei fondi europei, visto che non si sa mai da chi partono, dove sono destinati e tramite chi?
L. De Magistris: Se dovessi essere eletto il tema della trasparenza, dell’onestà e della legalità sarà il filo conduttore che caratterizzerà la mia attività e quella di tutte le persone che verranno elette nella lista proposta dall’Italia dei Valori. Il tema dei finanziamenti pubblici è uno dei più importanti perché si tratta del modo con cui vengono investite le somme di tutti, non solo quelle degli italiani.
Noi dobbiamo essere attenti all’immagine del nostro Paese. Per adesso ci conoscono come una nazione che ha sperperato ingenti somme di denaro pubblico senza produrre lavoro, progresso e senza aver avuto una crescita dal punto di vista economico. Dobbiamo dare un’immagine diversa.
Basta con i politici che fanno chiacchiere e che vanno a Bruxelles solamente per fare i propri interessi e quelli dei loro amici. Dobbiamo dire, innanzitutto, che i finanziamenti pubblici non vanno necessariamente aboliti con la scusa che possono creare mera assistenza. Il problema è in che modo vengono investiti, come vengono spese le somme che sono destinate all’Italia.
Io credo che bisogna fare come in Spagna o in altri Paesi, dove il denaro pubblico è stato destinato soprattutto alle zone più disastrate dal punto di vista economico. Pensiamo all’Italia meridionale. Le somme devono essere gestite in modo corretto e devono servire soprattutto a creare impresa nel senso buono, veicolare sostanzialmente attività che non siano dannose per il territorio, ma che creino uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle risorse naturali.
Queste somme servirebbero in zone come la Calabria, ma anche in altre zone del Sud come, ad esempio, la Campania, la Puglia e la Basilicata, dove c’è un tasso di disoccupazione enorme. Questo denaro servirebbe a migliorare la situazione economica e a creare posti di lavoro. Ovviamente non deve avvenire quello che è accaduto negli scorsi anni, quando si è potuto ricostruire con diverse inchieste giudiziarie, non solo quelle, ovviamente, da me condotte e delle quali non parlo. Attraverso una gestione illegale del denaro pubblico si sono creati una serie di comitati d’affari che hanno gestito in modo illegale questi soldi. Hanno condizionato l’intero sistema economico e hanno soffocato l’impresa privata libera creando un’economia che ruota attorno alla spesa pubblica, controllando tutti gli appalti, i progetti, gestendo tutte le assunzioni, controllando anche il voto e producendo, alla fine, quella che io chiamo una sorta di metastasi democratica e una corruzione sistemica davvero impressionante.
Adesso c’è l’occasione per voltare pagina. Non sono soltanto le elezioni europee, che sono il primo passaggio straordinariamente importante, ma anche la possibilità di costruire, tutti insieme, un cantiere che porti trasparenza e legalità, che non può che comportare sviluppo, rispetto del nostro Paese e, come io sono certo, un’immagine finalmente diversa da non doverci più vergognare di essere italiani quando andiamo in Europa.

D.Martinelli: Una domanda d’obbligo gliela devo fare per quanto concerne le critiche che le sono già giunte da diverse parti, non le chiedo di analizzarle una ad una perché potrebbero non interessarci.
L. De Magistris: Anche perché sono tante.

D.Martinelli: Esatto, ma come ci si sente quando si è criticati, da Pubblico Ministero prima e da candidato politico ora?
L.De Magistris: Guardi, sono molto abituato, ovviamente, perché io, per anni, ho svolto l’attività di Pubblico Ministero a livelli impegnativi, quindi sono stato impegnato anche da magistrato e sono stato sottoposto in modo, secondo me ingiusto, a critiche serrate alle quali non mi sono, ovviamente, sottratto. Adesso, da politico, sono ancor più contento di essere destinatario di critiche che favoriscono il dibattito e il confronto. Credo che la dialettica politica sia il sale della democrazia, poi le accuse false e infondate non mi toccano più di tanto, perché io credo che non dobbiamo far perdere tempo agli italiani con un “ping pong” di battute su ciò che “quello ha detto e tu che rispondi”, ma di ciò che realmente interessa il nostro Paese: il lavoro, l’economia, l’ambiente e la giustizia.
Ripeto, ci metterò tutto l’entusiasmo e la passione per costruire un nuovo modo di fare politica insieme agli altri amici che hanno deciso di scegliere questa opportunità che ci ha dato l’Italia dei Valori.

ELEZIONI EUROPEE: IDV CANDIDA DE MAGISTRIS


TOGHE LUCANE, PM DE MAGISTRIS A PALAZZO DI GIUSTIZIA POTENZA

Luigi De Magistris in Europa

di Wildgreta

Sono felice di questa candidatura che, però, non piace a Mastella e neppure a Paragone. E allora, come facciamo? Bè, diciamo ai Pietro di dire a De Magistris che siccome l’idea non è piaciuta nè a Gianluigi Paragone, nè a Mastella, dobbiamo annullare la sua candidatura e che, magari, sarà per un’altra volta….

DE MAGISTRIS CANDIDATO ALLE EUROPEE CON IDV

Questa brutta, brutta candidatura di De Magistris

| 17/03/2009 | Blog di Gianluigi Paragone |

Com’era prevedibile e soprattutto com’era nell’aria, Luigi De Magistris si candiderà alle Europee con Tonino Di Pietro. Il magistrato che inquisì, tra gli altri, Prodi e Mastella ora rischia di trovarsi come collega proprio l’ex Guardasigilli.

Siccome alcune recenti sentenze della magistratura vietano di parlare di giudici politicizzati, ci limitiamo a domandare se questa candidatura non sia quantomeno… affrettata. Su Why Not (inchiesta tolta a De Magistris da suoi colleghi, non da organi parlamentari) sono legate code velenose e aspetti da chiarire, uno su tutto il ricorso straordinario al consulente Genchi e – di conseguenza – lo spropositato uso delle intercettazioni telefoniche.

Il tentativo processual-mediatico con cui si è cercato di far fuori una classe politica o singoli politici si sta rivelando non più una suggestione ma una intenzione. Anche se solo di pochi.

Lo dico apertamente: la candidatura di De Magistris non mi piace e il fatto che avvenga nel partito di Tonino Di Pietro dimostra che in Italia il virus del giustizialismo ha ormai attecchito. La candidatura dell’ex pm di Catanzaro, timbrata di vittimismo, ne è una prova.
Europee, Mastella vs De Magistris, che non replica

‘Ora capisco tante cose’. Lo ha detto Clemente Mastella nel commentare la candidatura dell’ex pm di Catanzaro alle Europee, Luigi De Magistris, con l’Idv.

‘Non ho nulla di dichiarare – ha replicato De Magistris a margine di un incontro a Fano organizzato dagli Amici di Beppe Grillo – domani ci sarà una conferenza stampa, e io mi voglio concentrare sui programmi, sui proggetti e le idee. E non stare a ribattere alle legittime opinioni di una persona’.

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