Potenti e furbetti, le tante vittime del Grande Orecchio
Note di Wildgreta:
In questo articolo l’autore ha dimenticato le telefonate di Berlusconi che, comunque, trovate qui
MARIO AJELLO Roma. Ci sono dei versetti di Stefano Bartezzaghi che fanno così: «Mi hanno messo una pulce nell’orecchio./ Ho una cimice dentro all’apparecchio./ La mosca salta al naso. I tarli mi hanno invaso». Dura, tremenda, insopportabile, insomma, la vita dell’intercettato. Secondo il ministro Alfano lo siamo quasi tutti. E comunque la legge delle intercettazioni non è uguale per tutti: ci sono gli intercettati semplici e gli intercettati celebri, i simplex e i vip. Molti di questi che, poveretti, sono caduti nella trappola del Grande Orecchio hanno anche regalato a quell’impiccione frasi cult, espressioni storiche, veri e propri slogan. Del tipo: «Abbiamo una banca», come disse Fassino a Consorte. Consorte chi? «Ah, lei è Consorte?», scherza D’Alema, sempre nei verbali delle registrazioni balzate fuori nell’agosto del 2005, quello delle scalate bancarie, parlando con l’amico di Unipol: «Quel Consorte di cui parlano tutti i giornali?». Oppure la vittima del Grande Orecchio è l’allenatore di calcio, il Mancio cioè Roberto Mancini, pizzicato in conversazioni con un tipo losco, col rischio di mandare in fumo lo scudetto che i nerazzurri stavano per agguantare e proprio si trattò, mai come in quel caso, di Inter-cettazioni. Leggi il seguito di questo post »
IL PARLAMENTO DELL’IMPUNITA’
DI ANTONIO DI PIETRO
Luigi Grillo, senatore del Pdl, è stato rinviato a giudizio in merito alla mancata scalata alla banca Antonveneta insieme a altre 17 persone. Tra queste compaiono l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e l’ex amministratore della Banca Popolare di Lodi Giampiero Fiorani.
Le vicende giudiziarie di Luigi Grillo erano già note prima delle elezioni e la sua candidatura può essere letta come un tentativo di sottrarsi a un’eventuale condanna grazie all’immunità parlamentare. Luigi Grillo è stato anche nominato presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato. Leggi il seguito di questo post »
Da Ciarrapico a Tanzi, da Cragnotti alla dark lady Gucci, da Previti a Fiorani. Fanno la bella vita, abitano in ville da sogno ma risultano non possedere nulla. E da anni evitano di risarcire le vittime dei loro misfatti