Violenze negli asili: le strane valutazioni della senatrice Puglisi

Fermo restando che rigorosi controlli nelle scuole sarebbero auspicabili, (visto che si continua a trascurare il tema ” telecamere”), la lettura di alcune di queste dichiarazioni mi ha lasciato senza parole. Informo comunque la senatrice Puglisi che i casi di maltrattamenti negli asili, nelle scuole materne e alle elementari, sono centinaia. Parliamo, quindi, di una vera e propria emergenza, considerando anche che non tutti i casi arrivano a processo e solo una parte ha una rilevanza mediatica. Continua a leggere

Roberto Cota:tutte le dichiarazioni dal libro “Il partito dell’amore”

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Chi è Roberto Cota?

Avvocato penalista, 42 anni, ha mosso i primi passi nella Lega Nord di Novara, dove è stato fra l’altro assessore alla Cultura. È stato segretario nazionale della Lega Nord Piemont, consigliere regionale, sottosegretario all’Attività produttive nei due governi Berlusconi, dal 2001 al 2006. Arrivato alla Camera per la prima volta nel 2006, nel 2008 è eletto capogruppo del suo partito.
È candidato alla presidenza della Regione Piemonte.
Da avvocato difende in tribunale i leghisti implicati nell’azioni più dure. Per esempio, le “camicie verdi” di Borghezio, che avevano dato fuoco ai materassi dove dormivano immigrati senza tetto a Torino, o i giovani che avevano bruciato il tricolore nella manifestazione di solidarietà al sindaco Monti. In quest’ultimo caso, Cota sostiene che bruciare una bandiera durante una manifestazione politica non sia un reato, ma “l’entrinsecazione di una libera manifestazione del pensiero”, e nella situazione specifica soltanto “una protesta contro un provvedimento ritenuto ingiusto”. (25 maggio 2001).
Raramente Roberto Cota si lascia andare a toni e gesti forti, ma questo non fa di lui, nell’ambito leghista, un moderato.
Quando un consigliere comunale leghista invoca il “metodo delle SS” contro gli immigrati, lui si limita a dire: «Frasi forzate, bisogna però capire che dietro c’è una vera e propria esasperazione» (5 dicembre 2007, Corriere della Sera).
Fin dagli inizi della militanza verde è in prima fila in molte proteste sul tema dell’immigrazione.
Manifesta contro il giorno di festa per il Ramadan concesso da una scuola di Ceva, in provincia di Cuneo e partecipa alla messa tradizionalista riparatrice, con predica “sull’invasione dei musulmani” (17 novembre 2001).
Intima il dietrofront al presidente della Regione Enzo Ghigo, di Forza Italia, quando quest’ultimo afferma che per far chiudere in tempo i cantieri delle Olimpiadi Invernali di Torino è necessario “importare” mano d’opera straniera (1 luglio 2003).
Così come per lui è una “provocazione” bella e buona l’idea, avanzata dalla provincia di Novara, che per un tratto la fiaccola olimpica sia portata anche da tedofoli “extracomunitari” (5 dicembre 2005).
Il futuro candidato presidente di una regione che conta circa 150 mila residenti originari di Paesi islamici è fermamente convinto che “l’integrazione dei musulmani rimane un’utopia” (11 agosto 2006).
Le religioni, peraltro, “non sono tutte uguali. Per esempio per quella cattolica la vita umana è un valore importante e nessuno riconosce un valore nel farsi saltare in aria per fare il kamikaze” (23 novembre 2006).
Di conseguenza “la legge sulla libertà religiosa è molto pericolosa: non si può concedere a qualcuno il diritto di non rispettare le nostre regole e di disintegrare il nostro sistema di valori” (10 gennaio 2007, su una legge proposta dal centrosinistra che non vedrà mai la luce).
Quanto alle moschee sono “potenziali bombe a orologeria” (21 luglio 2007), e stretto è il legame “tra l’immigrazione islamica e il pericolo di attentati terroristici” (8 ottobre 2007). La soluzione è “una moratoria a tempo indeterminato” della istituzione di nuovi luoghi di culto islamici (5 dicembre 2008).
Neppure le migrazioni sono tutte uguali. A differenza degli “extracomunitari” che si trovano oggi in Italia, secondo il capogruppo leghista gli emigranti italiani all’estero “furono sempre molto rispettosi” (14 novembre 2009), affermazione che, per esempio, la sezione antimafia dell’ Fbi difficilmente si sentirebbe di sottoscrivere.
Nell’ottobre del 2008 Cota è il promotore di una mozione alla Camera in favore delle “classi d’inserimento” riservate ai bambini stranieri, che non conoscono ancora la lingua italiana.
L’idea suona discriminatoria, molti vedono il rischio della nascita di “classi ghetto”, e non se ne farà nulla. Sempre a proposito di scuola, è sua l’idea di inserire l’insegnamento dei dialetti locali nelle scuole della sua regione, annunciata da un editoriale in “piemontese” sul quotidiano leghista “La Padania” (13 agosto 2009).
Altra differenza che Cota non gradisce è quella relativa ai gusti sessuali: «Purtroppo Torino è ormai una città simbolo dell’immigrazione clandestina e degli omosessuali» sintetizza il 17 giugno 2006 in occasione della sfilata del Gay Pride, a cui partecipa la presidente della Regione Mercedes Bresso, sua avversaria all’elezioni del 2010 per la coalizione di centrosinistra guidata dal Pd.
Da capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota si ritaglia un ruolo da pompiere di tutti i guai che coinvolgono Berlusconi, con l’obiettivo di convincere gli spettatori dei tiggi che “gossip” e processi non fermano l’indefessa attività del governo sui “problemi concreti”.
È un grande sostenitore, per esempio della norma sul “legittimo impedimento”, che renderebbe più facile per Berlusconi far rinviare le udienze dei processi dove è imputato.
«Il presidente del Consiglio è la mia alta istituzione eletta dal popolo» afferma impropriamente l’avvocato Cota. «Questa legge serve a garantire che il governo possa occuparsi dei problemi» (3 febbraio 2010).

* da “Il Partito dell’Amore” di Mario Portanova edizione Chiarelettere in libreria in questi giorni

26 marzo 2010 fonte:http://www.nuovasocieta.it/inchieste/5077-chi-e-roberto-cota.html

Risultati Europee: Proiezioni in continuo aggiornamento

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Vittoria Cappellacci: Commenti stampa e web

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Elezioni Regionali Sardegna 2009: I migliori commenti trovati in rete

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Sardegna, Vittoria Cappellacci: Commenti e analisi sconfitta Soru

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Sardegna addio, Cappellacci:”Ora modificheremo il piano paesaggistico”

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BERLUSCONI: “LA SINISTRA E’ IN DIVORZIO CON LA REALTA’ DEL PAESE”.MA IL MATRIMONIO DELLA DESTRA E’ GIA’ IN CRISI

DI PIETRO:La norma sull’aumento dell’Iva sulle pay tv è scandalosa. Berlusconi, come al solito, invece di lavorare per gli interessi dei cittadini, pensa a tutelare i propri affari”.

Di Wildgreta

Come si fa a pensare che le persone siano così stupide da non accorgersi che non esiste un solo provvedimento di questo governo che, di nascosto, non infili sempre qualche favore a Berlusconi o ai suoi amici? Come si fa a non andare oltre i proclami? E cosa c’entra l’IVA su SKY con gli aiuti alle famiglie? La storia dei libri di testo, poi, è tutta da verificare, perchè secondo le piccole case editrici specializzate, tale provvedimento penalizzarebbe fortemente loro, favorendo le grandi case editrici. Berlusconi, però, dice che “gli pare che la Mondadori abbia rinunciato alle edizioni scolastiche”. Fra un po’ scopriremo la verità, visto che ad ogni dichiarazione o proclama, corrisponde sempre un favore fatto a qualcuno (che non siamo mai noi cittadini). Riguardo i privilegi che, secondo La Russa andrebbero tolti a tutti perchè siamo in crisi, ci spieghi come mai con questo governo le spese per le consulenze sono aumentate, i voli di stato anche (eliminati i limiti imposti dal governo Prodi), il tetto dello stipendio massimo ai manager della Pubblica Amministrazione istituito dal governo Prodi è stato rimosso, così come il cumulo delle pensioni per tali manager. Molto divertente è poi l’idea che il dialogo con il PD possa farsi solo se il PD rompe con Di Pietro; già, così potrebbero mettersi d’accordo tra di loro spartendosi i privilegi e scambiandosi i favori come già qualcuno del PD ha atto in passato e recentemente (Caso VIllari-D’Alema). In ultimo, da sottolineare la dichiarazione di ieri fatta da Massimo D’Alema:”Devo tornare ad impegnarmi per il aprtito, perchè è necessaria una discussione serena”. Ma che bravo, si prepara a succedere a Veltroni? “Con questi leader non vinceremo mai”, diceva Nanni Moretti qualche anno fa. Non sapeva, allora Moretti, che questi non sono i leader della sinistra, ma persone che hanno fatto del potere , la loro ragione di vita.Persone alle quali della “sinistra” non importa assolutamente nulla, infatti è solo un termine per attirare consensi da utilizzare a proprio uso e consumo. Non si spiegherebbero,altrimenti, l’assenza di opposizione da parte del PD nei primi mesi di questo governo Berlusconi, nè l’affossamento del governo Prodi. Difendiamo Di Pietro, perchè, almento, non è connivente.

PENALIZZATE MEDIASET E MONDADORI. VERAMENTE LE PICCOLE CASE EDITRICI NON LA PENSANO COSI’

SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) – “E’ stata penalizzata anche Mediaset che sta facendo partire una tv a pagamento. Questo significa che la sinistra si è inventata ancora una volta la menzogna del conflitto di interessi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con il convegno della Dc autonomista, parlando dell’aumento dell’Iva per le tv a pagamento.

“La sinistra – ha detto Berlusconi – aveva dato a Sky per i rapporti che aveva con quella televisione il privilegio del 10% dell’Iva. Abbiamo tolto quei privilegi e abbiamo fatto ritornare l’Iva a Sky uguale a quella di tutti gli altri”. Berlusconi ha quindi ribadito: “Sky non è una concorrente di Mediaset perché viaggia sul satellite. Mediaset però è stata penalizzata”.

Il decreto Gelmini ha colpito anche la Mondadori. “Qualche settimana fa – ha spiegato Berlusconi – abbiamo introdotto la norma secondo la quale i libri di testo potranno essere adottati solo con una cadenza di cinque anni. In questo modo è stata colpita la Mondadori che, mi sembra, abbia deciso di uscire dal comparto della scolastica”. Berlusconi ha così accusato la sinistra di utilizzare il conflitto di interessi senza rendersi conto che, per esempio, il decreto Gelmini colpisce anche la Mondadori: “La sinistra – ha concluso – è in divorzio con la realtà del Paese”.

“Se la sinistra vuole veramente dialogare con noi una cosa potrebbe veramente farla: porre fine all’alleanza con il signor Antonio Di Pietro, calunniatore e violento. Farebbe un servizio al Paese”, ha aggiunto Berlusconi.

Il premier e’ a favore dell’abolizione dell’Irap

MILANO – Se sara’ mantenuto l’aumento dell’Iva per Sky dal 10% al 20% come previsto dal pacchetto anticrisi varato dal governo lo decidera’ il Parlamento che e’ chiamato a trasformare in legge il decreto, secondo il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. ”Lo dira’ il Parlamento” ha detto Sacconi arrivando a un incontro con i Giovani di Forza Italia a Milano.”Anch’io sono abbonato a Sky ma non bisogna dimenticare che quando nacque la pay tv noi demmo uno sconto che gli altri non avevano. Oggi è stata riportata a livello degli altri, è cioé stato tolto un privilegio”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a proposito dell’aumento dell’Iva per Sky inserito nel dl anticrisi del governo. “In tempi di crisi i privilegi vanno tolti a tutti” ha aggiunto La Russa.

“La norma sull’aumento dell’Iva sulle pay tv è scandalosa. Berlusconi, come al solito, invece di lavorare per gli interessi dei cittadini, pensa a tutelare i propri affari”. Lo afferma Antonio Di Pietro che sottolinea come “emerge, ancora una volta, il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio, un’anomalia tutta italiana che l’Idv ha chiesto di risolvere sin dal primo giorno che è entrato in Parlamento”. “Mentre la crisi economica – osserva Di Pietro- attanaglia tutto il Paese, Berlusconi pensa a tutelare la sua azienda di famiglia e a penalizzare il suo maggiore concorrente privato, per trarne profitto”. “E’ una vergogna, una norma da Repubblica delle banane”. conclude il leader dell’ Idv.

Veltroni annuncia in TV il suicidio politico del PD ma anche…

Paolo Ferrero, segretario del Prc: “Veltroni fa il furbo e non dice la verità… E’ del tutto evidente che la spina al governo Prodi l’hanno staccata da un lato Veltroni e il Pd con la loro pretesa di andare da soli alle elezioni e Mastella, Dini e la Binetti che si sono rifiutati di votarne la fiducia in Parlamento.

di Wildgreta

Veltroni divorzia da Di Pietro in TV. Ma perchè, stavano ancora insieme? Con Di Pietro è certamente schierata una parte del PD, quella che era in piazza Navona l’11 ottobre a firmare contro il LODO ALFANO. Quindi il problema non c’è. Il suo è stato un proclama inutile, anche perchè ha dovuto rispolverare la vecchia storia della mancata confluenza dell’Idv NEL GRUPPO UNICO ALLA CAMERA. E meno male che non è confluito, altrimenti non avremmo più alcuna opposizione. Cosa guadagnerà Veltroni da questa inutile dichiarazione? Che calcolo politico avrà fatto per dire in tv una bugia? PD e IDV saranno uniti nelle elezioni in Trentino, quindi dove sarebbe il divorzio? Veltroni crede davvero di poter battere il PDL da solo e senza fare alcuna opposizione? Si è svegliato dopo che tutte le leggi ad personam erano passate e ha cominciato, all’improvviso, a parlare male di Berlusconi. Ripete quello che Di Pietro dice dall’inizio e invece di combattere insieme, cosa fa? Si dissocia. Da cosa? Non dalla politica di Di Pietro,visto che ora la approva. E allora da cosa? Mi dispiace per la sinistra perchè se il PD perde voti, è tutta la sinistra a perdere, ma la classe dirigente del PD ha fatto il suo tempo. Siamo stanchi e, soprattutto, abbiamo troppi problemi per pensare ai piccoli giochi di potere degli altri, noi che di potere non ne abbiamo nessuno. Forse quei giochi non sono neppure troppo piccoli, magari sono grandissimi e , forse, più che interrogarci su Veltroni, è giunto il momento di preoccuparci di Veltroni.

Ecco le dichiarazioni ed il “ma anche”:

Veltroni: alleanza larghe “Ieri ho ripetuto le stesse cose che dico da mesi, cioè che Di Pietro è venuto meno all’impegno elettorale preso con i suoi elettori quando ha deciso di formare un gruppo da solo. Ciò non toglie che, a livello locale, bisogna cercare di creare le alleanze più larghe possibili”.  Il Pd vuole costruire alleanze su base programmatica – ha affermato Veltroni – e la sfida è su questo piano”.

Pd-Idv. Di Pietro: Il 25 contro governo, in piazza ugualmente
Veltroni? “Rompe per non dire che fa come me, ma c’è il ‘ma anche'” Leggi il seguito di questo post »

Alitalia, la trattativa è fallita. I dipendenti:”Meglio falliti che in mano a questi banditi”

A Fiumicino i dipendenti applaudono
“Meglio falliti che in mano a questi banditi”. Questo lo slogan con cui i dipendenti di Alitalia riuniti a Fiumicino hanno esultato alla notizia del ritiro dell’offerta da parte della Cai, la nuova ipotetica Compagnia Aerea Italiana che avrebbe dovuto rilevare la compagnia di bandiera. “E’ la dimostrazione che la politica dell’aut aut non ha alcun valore”, hanno commentato. “Ora il commissario dovrà trovare un altro modo per rialzare le sorti della compagnia”.

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