di Wildgreta
Ecco tre versioni di quanto accaduto allo stadio di Sofia per la partita Bulgaria-Italia. Inutile dire che i giornali filogovernativi mistificano la realtà. Una realtà inquietante, se pensiamo che è stato proprio il Ministero dell’Interno ad autorizzare la trasferta dei 144 ultrà fascisti noti alla polizia. Ma ormai, visto che è stata proposta anche una tassa sull’immigrato e la riforma scolastica mira a spazzare via la “pericolosa ideologia progressista” annullando il Tempo Pieno, appare sempre più chiaro che la paura di una “dittatura dolce” evocata da Antonio Di Pietro, più che una paura sia una certezza. E sul “dolce” avrei qualche dubbio. Di seguito gli articoli più signficativi sulla partita.
Cori fascisti e botte per Bulgaria-Italia. La partita finisce 0 a 0, Lippi soddisfatto
Simboli nazifascisti allo stadio
Gli Ultras Italia erano arrivati allo stadio a piedi, scortati da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso per le strade di Sofia e’ stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un colpo di pistola di un agente di polizia italiano, e soprattuto di ‘Faccetta Nera’, ‘Duce Duce’ e altri cori fascisti. Leggi il seguito di questo post »
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