PRIMARIE PD ROMA: PROGRAMMA STEFANO PEDICA

(Pedica in visita ad un centro anziani del VII Municipio)

Ecco il programma sintetico diviso per punti: i dati su come eliminare gli sprechi sono contenuti nel programma completo di 300 pagine.

Programma_Stefano_PEDICA_BELLAROMA

Basta sprechi e rinnovamento totale della classe politica romana. A differenza di chi non ha ancora un programma, noi abbiamo le idee molto chiare sul futuro della Capitale. Il nostro programma e’ pronto, lo abbiamo costruito giorno per giorno ancor prima di decidere di partecipare alle primarie.Continua a leggere

PRIMARIE ROMA, CANDIDATI IN TV DALLA ANNUNZIATA

(ANSA) – ROMA, 26 FEB – Primo confronto tra i sei candidati del centrosinistra alle primarie domenica 28 febbraio ore 14,30 Rai Tre. I sei parleranno dei loro programmi nel programma di Lucia Annuziata In 1/2 ora . A confrontarsi Roberto Giachetti, Roberto Morassut, Chiara Ferraro, Gianfranco Mascia, Stefano Pedica e Domenico Rossi. Le primarie per scegliere il candidato de centrosinistra che correrà alle elezioni per il sindaco di Roma si terranno il 6 marzo.

Elezioni 2016, sondaggio candidati centro sinistra

Sondaggio tratto da http://www.lastampa.it

Sondaggio La Stampa

Bertolaso: “Roma terremotata come L’Aquila”. E gli aquilani scrivono ai romani

“Ma non ti vergogni neanche un po’?”

 
“Roma è una città terremotata come L’Aquila” ha detto Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma per il centro destra, e gli aquilani rispondono con una lettera aperta ai romani,.
 “Cari romani, con questa lettera vorremo cercare di raccontarvi brevemente tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Guido Bertolaso sul nostro territorio: L’Aquila”. Autori della lettera sono l’Unione degli Studenti L’Aquila, il Comitato 3e32 /CaseMatte, Asilo Occupato L’Aquila, Appello per L’Aquila, Link Studenti Indipendenti L’Aquila, , Legambiente L’Aquila.

“Bertolaso, ma non ti vergogni neanche un po’?” “Fin da subito dopo il terremoto, Bertolaso, commissario per l’emergenza, ha utilizzato i suoi poteri per ostacolare in tutti i modi la partecipazione e l’autorganizzazione della popolazione, vietando assemblee e volantinaggi nelle tendopoli, trasferendo metà della popolazione in altre città e in altre regioni, e reprimendo ogni tipo di protesta, grazie alla complicità del prefetto e vice commissario Franco Gabrielli”.

I comitati di cittadini de L’Aquila parlano poi del “Progetto Case” , le famose New Town di cui andavano fieri sia Berlusconi che Bertolaso , “occupando circa 460 ettari fuori città (più dell’estensione del centro storico aquilano) e favorendo, grazie alla deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali alloggi a un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro…dopo 5 anni in alcuni di questi Progetti Case antisismici sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto”. “Il nostro è un appello ai romani (e a tutta Italia), questi personaggi appartenenti alla classe politica, che si definiscono come ‘tecnici’ o ‘bipartisan’ in realtà nascondono la peggiore politica”.

A Bertolaso ha risposto Stefano Pedica, candidato alle primarie PD, con un comunicato.

Roma: Pedica, Bertolaso chieda scusa a terremotati L’Aquila(ANSA) –

“Bertolaso è senza vergogna. L’ex capo della Protezione civile chieda scusa a tutti gli abitanti dell’Aquila che, purtroppo, sanno cosa significa vivere in una vera città terremotata”. E’ quanto afferma Stefano Pedica del Pd, candidato alle primarie del centrosinistra a Roma. “Bertolaso non faccia sciacallaggio mediatico sui terremotati per qualche voto in più – sottolinea Pedica – E, soprattutto, rifletta bene prima di parlare. Se Roma è una città da ‘ricostruire’ e’ grazie ai danni fatti da quel centrodestra che ora sostiene la sua candidatura a sindaco”.

Stefano Pedica, candidato primarie 2016

SONDAGGIO PRIMARIE PD:VINCE PEDICA

Sondaggio La Stampa

Roma:”Di che colore è la notte? Nera”

Dopo la vittoria Alemanno dà appuntamento ai suoi in piazza del Campidoglio
“E’ rabbia, è amore, Roma tricolore”; “Rutelli in Romania”. E spuntano i saluti romani

Scoppia la festa degli ex missini
“Veltroni, ora dacci le chiavi”

di MATTEO TONELLI

ROMA – Un tricolore sventola in mano a Marco Aurelio. Ed è così che il condottiero romano, che troneggia in mezzo alla piazza del Campidoglio, diventa l’involontario testimonial del trionfo di Gianni Alemanno. Lui, un passato missino alle spalle, uno che porta, orgogliosamente, la celtica al collo, ex ministro gettato nell’agone della sfida della Capitale, ce l’ha fatta. Travolgendo Rutelli e portando, per la prima volta, un ex fascista al Campidoglio. Un fatto epocale per Roma che archivia la lunga stagione a guida centrosinistra e si affida, con entusiamo, alla destra.

E la destra festeggia. Per le strade, dove i tassisti, massicciamente schierati per Alemanno, improvvisano cortei a colpi di clacson. Nel comitato elettorale dove la tensione si scioglie quasi subito. Con il passare dei dati che levano ogni dubbio sull’esito finale. Tanto che Alemanno annuncia la vittoria a scrutinio in corso. Si affaccia dalla finestra, il candidato del Pdl. Saluta, tricolore in mano, la folla che blocca la strada. In testa, come al solito, i tassisti che invocano a gran voce un posto da senatore per il loro leader Bittarelli.

“Ci vediamo al Campidoglio” annuncia Alemanno. E’ quello il luogo simbolo. La collina da conquistare bandiere al vento. E mentre su Roma cala la sera, sono circa 500 quelli che rispondono all’appello del loro sindaco. Forse non moltissimi, ma conta poco. Tricolori ovunque e poi bandiere di An e del Pdl. Di celtiche nemmeno l’ombra, se non quella che si scorge al collo di qualche ragazzo. Si vede invece qualche saluto romano.

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Elezioni: Affluenza ancora in calo in tutta Italia nei ballottaggi

Affluenza ancora in calo in tutta Italia nei ballottaggi per i sette comuni capoluogo. Alle 22 il ministero dell’Interno informa che si sono recati alle urne per il secondo turno delle comunali il 46,258% degli aventi diritto contro il 58,744% del primo turno. Una flessione di circa 11 punti.Queste le affluenze rilevate dal Viminale nei 7 comuni capoluogo: Sondrio 51,702% contro il 63,836% di due settimane fa.Massa 43,727% (61,118%), Pisa 40,944% (64,206%), Vicenza 48,37,231% (54,703%), Viterbo 49,598% (66,385%), Roma 46,880%, (57,451%).

La Storta, stupro studentessa: molti dubbi, atti secretati

 

ADOLFO PAPPALARDO Ieri mattina erano vicini all’Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile. Facce serrate, certo, ma nulla faceva prevedere le ostilità che si consumeranno da lì a poco. Francesco Rutelli e Gianni Alemanno, i due contendenti alla poltrona del Campidoglio, hanno vissuto così l’ultima giornata di campagna elettorale. Prima l’aplomb, poi gli affondi pesanti. In cima alla lista delle reciproche accuse c’è un caso: la violenza contro una studentessa di colore perpetrata, il 17 aprile scorso, da Joan Rus un clandestino romeno. Questa volta, però, non è il fatto di cronaca ma i sospetti che vi sono dietro e che da giorni volteggiano sulla sfida romana. E ieri i veleni irrompono con forza diventando accuse pesantissime tra i due candidati del ballottaggio. «Una vicenda sospetta, bisogna chiarire» dice il candidato del Pd; «Noi dietro? Fantascienza» replica il candidato del Pdl. Tutto nasce da una lettera pubblicata da «Dagospia» tre giorni fa e rimbalzata su diversi blog della rete. «Come può un romeno senza fissa dimora avere un famoso penalista come Francesco Saverio Pettinari?» è scritto nella lettera pubblicata sul sito di Roberto D’Agostino. E ancora, nella missiva vengono rilanciati altri due dubbi. «Inoltre l’avvocato risulta iscritto in gioventù all’Msi. E guarda caso uno dei soccorritori della ragazza firma con Alemanno, con tanto di foto sul “Il Messaggero” del 22 aprile 2008, il patto per la legalità e la sicurezza». La lettera è firmata con una sigla (Md) e si chiede di farla girare. Chi c’è dietro? Chi l’ha mandata? Mistero. Ad occuparsene è solo la rete. Per due giorni diversi blog rilanciano il caso e ci tessono sopra una serie di teorie complottistiche secondo cui lo stupro (o presunto tale, a questo punto, come scrivono anche molti investigatori improvvisati) sarebbe stato architettato da qualcuno per farlo diventare a forza argomento di questa campagna elettorale. Veleni, boatos che diventano la scenografia degli ultimi giorni di questo duello. Solo Sebastiano Messineo della lista «Moderati per Rutelli» esce allo scoperto tre giorni fa e chiede «che si faccia chiarezza su quanto emerso perché si aprirebbe un fosco scenario». Ma più che indagini o chiarimenti s’ingrossano solo i sospetti. Velati fino a ieri quando Rutelli ne fa improvvisamente un’arma politica. «Alcune di queste vicende degli ultimi giorni – dice il candidato del Pd senza fare espliciti riferimenti ma forse già sapendo che i magistrati vogliono vederci chiaro – sono state un po’ sospette. Ma non tocca a me parlarne, indagheranno le forze dell’ordine e la magistratura». La replica, durissima, di Gianni Alemanno arriva a stretto giro. «Sott’acqua – dice il candidato del Pdl – dicono che è stata la destra a organizzare lo stupro della studentessa del Lesotho. È una cosa talmente fantascientifica che non so se fa più ridere o piangere. Come si fa a strumentalizzare il dolore? Sono dei cialtroni e vanno rimandati a casa». Accuse a parte il giallo (o presunto tale) rimane irrisolto anche se il particolare che ha innescato la girandola dei sospetti sembra chiarirsi ieri sera poco prima del duello tv a «Matrix» tra Alemanno e Rutelli. E riguarda proprio la nomina di uno dei difensori del presunto stupratore: Francesco Saverio Pettinari, un principe del Foro e quindi non certo alla portata delle tasche di uno senza fissa dimora. Pettinari assisterebbe il sospettato numero uno della violenza di La Storta in virtù del fatto che un suo cugino gli ha chiesto di affiancare il proprio figlio nominato legale d’ufficio di Joan Rus.

Il mattino 26 aprile 2998

Campagna elettorale, battute finali:Rutelli punta su aiuto per i mutui

Rutelli punta sui mutui. Per far presa sugli indecisi, il candidato del Pd si concentra sulla casa presentando la campagna Il comune ti paga la rata. “Se sarò eletto sindaco – spiega Francesco Rutelli – per ogni mutuo stipulato a tasso variabile il Comune verserà una cifra tra i 1.300 e i 1.400 euro all’anno per contrastare l’aumento degli interessi. Questo calcolo riguarda mutui trentennali per un capitale di 140mila euro, valore medio dei mutui in essere”. Poi promette: “Faremo diecimila nuove case, appronteremo diecimila nuovi alloggi ad affitto agevolato e seimila alloggi per gli studenti. I primi cantieri potrebbero aprirsi a giugno“.

Fonte Repubblica 24 aprile 2008

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