GUZZANTI TORNA ALLA CARICA CON LE FAMOSE INTERCETTAZIONI HARD


IL BLOG DI GUZZANTI DI NUOVO IN TILT PER LA QUANTITA’ DI ACCESSI.UN CONSIGLIO: FACCIA QUESTA BENEDETTA “MIGRAZIONE”.MAGARI RESTERA’ OFFLINE QUALCHE GIORNO, MA POI POTRA’ REGGERE GLI ASSALTI DELLE MIGLIAIA DI PERSONE CHE, A DISTANZA DI MESI, CERCANO ANCORA I TESTI DI QUELLE INTERCETTAZIONI…

Guzzanti attacca il Cavaliere: “Ha corrotto la femminilità italiana”

Sul suo blog l’ex deputato del Pdl: “Berlusconi ha un atteggiamento ‘puttaniero'”. E alla Dire conferma: Le intercettazioni sono vere e due deputati lo sanno…. Cariche altissime si raccontano cose indecenti’

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G8: CHI SARA’ LA FIRST LADY PER L’ITALIA?

BONDI CONTRO GLOB CHE HA PRESO DI MIRA LA CARFAGNA E NON LUI: ‘RIBUTTANTE E VOLGARE’

cicciolina

BONDI CONTRO GLOB ‘VOLGARE’, RAITRE SI DIFENDE

http://glob.blog.rai.it/
ROMA – E’ ancora una volta la satira nel mirino del governo e la rete che più la ospita, Raitre. L’ultimo attacco viene da Sandro Bondi, che scende in campo contro ‘Glob-L’osceno del villaggio”, il programma satirico condotto da Enrico Bertolino, che il ministro dei Beni Culturali definisce “ributtante e volgare” lanciando un appello al presidente della Rai Claudio Petruccioli e al direttore generale, Claudio Cappon. Della puntata di ieri pare che a Bondi non sia piaciuta una parte del servizio satirico sulla Carfagna proposto da Bertolino che aveva fra gli ospiti, Ilona Staller, Stefano Bartezzaghi e Massimo Cacciari.

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Paolo Guzzanti:”In Parlamento ci mandano un sms per dirci quando arrivare, quando uscire o andare in bagno”

Governo/ Guzzanti: Gelmini, Carfagna e altri sono circolo amicale.Tutti i ministri seguono rigido copione voluto da Berlusconi

Roma, 9 nov. (Apcom) – Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e altri sono diventati ministri “in quanto appartengono a un circolo amicale”. Paolo Guzzanti risponde così a Lucia Annunziata che nella trasmissione ‘In mezz’ora’ gli chiede di esprimere un parere sugli esponenti dell’esecutivo dopo lo scontro avuto con la ministra delle Pari Opportunità. Leggi il seguito di questo post »

Guzzanti: “Contro la Carfagna porto i testimoni in tribunale.” Chi ha visto i testi delle intercettazioni?

Guzzanti: le intercettazioni hard, il Ministro Carfagna e le querele

Dopo la richiesta di danni alla figlia Sabina ora tocca al padre
Il ministro Carfagna querela Guzzanti
Nel mirino le frasi sul blog: «Calendarista alle pari opportunità, inadatta. Una nomina di scambio»

Guzzanti risponde ad un lettore che gli chiede se le “nomine di scambio” fossero più d’una: “Per quel che ne so, dai testi oculari, più di una.

di Wildgreta

Volevo assistere con i miei occhi  a questo risveglio improvviso di Paolo Guzzanti ma sono arrivata troppo tardi: il sito è inaccessibile. Con la copia cache egirando un po’ in rete sono riuscita a trovarei pezzi più importanti, eccolI:

DAL BLOG: www.paologuzzanti.it

NON PARLIAMO DELLA SIGNORINA MARA CARFAGNA, CALENDARISTA DALLE PARI OPPORTUNITA’, MA….
2 Novembre 2008 Leggi il seguito di questo post »

Il disegno di legge Carfagna rende le prostitute prigioniere


Mercoledi’ 15 ottobre 2008

Trovate le generalità della prostituta investita Si chiamava James Loveth, aveva 24 anni ed era arrivata in Italia 4 mesi fa

«Esprimiamo vivo cordoglio per la donna nigeriana che a Bari venerdì scorso è morta investita da un’auto, mentre cercava di scappare dalla polizia. Non si tratta di una prostituta, bensì di una prostituita».

E’ quanto dichiarano le deputate pugliesi, tra cui Anna Paola Concia, e due ex ministre del Partito Democratico, Livia Turco e Barbara Pollastrini. Leggi il seguito di questo post »

Sabina Guzzanti, la Carfagna chiede un milione di danni. L’attrice: «Bella donna ma che tariffe»

ROMA (9 ottobre) – Questa mattina Sabina Guzzanti si è vista recapitare a casa l’attesa citazione dal ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, che ha querelato l’attrice per le frasi pronunciate nei suoi confonti nella manifestazione di luglio in piazza Navona.A renderlo noto è stata la stessa Guzzanti, che sul suo blog ha spiegato che il ministro «ha optato per una causa solo civile» (e dunque non per diffamazione) e chiede «un milione di euro». Ma ora, aggiunge l’attrice, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dalla Carfagna a Matrix, «posso farle causa anch’io».

Mercoledì sera il ministro, ospite di Enrico Mentana, aveva infatti descritto in questo modo l’attrice: «Non mi sembra una persona solida. Mi sembra fragile anche mentalmente». E ancora: «La signora Guzzanti mi fa compassione. Sarei disposta a ritirare la citazione se avesse la sensibilità di scrivere due righe di scuse ma non credo che lo farà. Lei ha costruito un pezzo della sua carriera sull’insulto».

Per tutta risposta, oggi la Guzzanti scrive che i contenuti della citazione «sono tutto materiale per sketch satirici: si sostiene nell’atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un’aggravante o una cosa anormale. Si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l’oggetto del discorso».

Per la Guzzanti, «l’atto di citazione cerca di introdurre un precedente pericoloso. Cioè che la satira debba stare entro certi limiti che l’atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge». Il ministro «chiede niente popò che un milione di euro. Bella donna – commenta la Guzzanti – ma che tariffe! Naturalmente – aggiunge – dopo le dichiarazioni di ieri posso farle causa anch’io, con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi i suoi su di me sono assolutamente gratuiti».

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Matrix/ Carfagna: Guzzanti una poveraccia fragile mentalmente. E chi ha detto che nelle intercettazioni il suo nome usciva, eccome? Non le ha mai parlato

Mara Carfagna si informa

Mara Carfagna: la Guzzanti? Mi fa pena

ROMA (8 ottobre) – «La signora Guzzanti mi fa compassione: poveraccia, non mi sembra una persona solida. Mi sembra fragile anche mentalmente». Lo ha detto il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, intervistata da Enrico Mentana a Matrix, riferendosi alle frasi che la comica Sabina Guzzanti ha pronunciato nei suoi confronti nella manifestazione organizzata a luglio a Piazza Navona. Leggi il seguito di questo post »

Dio la domenica si è riposato, Berlusconi no.

Delirio Berlusconi di domenica 5 ottobre 2008 

«La legge sulle intercettazioni non va: si devono eliminare quelle per i reati contro la pubblica amministrazione, altrimenti pronti ad una manifestazione».

«Si può governare solo con i decreti.Non è dittatura: c’è il capo dello Stato che firma»

«Per approvare un ddl 18-24 mesi: inaccettabile.  Opposizione nel buio dell’odio sociale»

«Sono il campione dei perseguitati dalla giustizia».

“Voglio che camorra e mafia spariscano dal nostro paese. Abbiamo cinque anni per sconfiggere tutte le criminalità organizzate”

“I sondaggi danno al governo il 68% di popolarità”

”Sporcare i bagni pubblici deve diventare un reato”

di Wildgreta

Peccato che Berlusconi non abbia seguito il modello dell’Altissimo, a lui tanto caro, che il settimo giorno si è riposato. Avrebbe evitato di straparlare anche di domenica. Oggi, poi, alla chiusura della festa del PDL,  credo abbia dato fondo a tutta la sua creatività. Leggendo i commenti in rete a queste sue ultime dichiarazioni, però, il paragone con il Duce è sempre il più gettonato. Un signore scrive:”Anche il re firmava i decreti di Mussolini”. E allora? Se ne avete la forza continuate a leggere, altrimenti scrivete a Giampaolo Pansa e chiedetegli come mai si è divertito tanto alla festa di Comunione e Liberazione.


MILANO (5 ottobre) – «I cambiamenti non si possono fare con i disegni di legge, ma con la decretazione. Il decreto è l’unico metodo che abbiamo per governare»: lo ha detto stasera il premier Berlusconi alla festa del Pdl. «E’ ridicolo parlare di regime o di dittatura – ha affermato Berlusconi – perché c’è sempre il capo dello Stato che firma, certificando la necessità e l’urgenza, che c’è quasi sempre. La nostra Costituzione, uscita dalla guerra con le paure lasciate dal periodo precedente, ha fatto nascere un sistema parlamentare dove il premier ha l’unico potere di stabilire l’ordine del giorno. Può dare degli ordini, ma basandosi solo sulla propria autorevolezza. Io credo che il decreto legge sia il solo strumento che il governo ha per governare. Senza i decreti, i disegni di legge, con gli attuali regolamenti parlamentari, possono restare in Parlamento 18-24 mesi».

«Oggi servono 18-24 mesi per approvare un ddl: inaccettabile». Il premier ha quindi rilanciato l’appello ai presidenti delle Camere affinché vengano cambiati i regolamenti parlamentari, tornando a lamentare la scarsa efficienza del Parlamento e citando l’esempio del ddl Carfagna contro la prostituzione. «Io avrei voluto un decreto legge – ha detto -perché se questo problema non è un urgenza, ditemi voi qual è. Oggi ho telefonato al ministro Carfagna per chiederle cosa fosse successo al provvedimento. Lei mi ha risposto che il disegno di legge non è stato ancora assegnato alla Commissione dopo più di un mese dalla sua presentazione. E’ chiara la necessità di riformare i regolamenti e rivolgo un invito forte ai presidenti delle Camere in questo senso, in modo che questo nostro Parlamento sia uno strumento di governo efficiente del nostro Paese. Un ddl, con gli attuali regolamenti, impiega tra i 18 e i 24 mesi per essere approvato, e ciò è inaccettabile».

«La legge sulle intercettazioni non va: pronti ad una manifestazione». «Se passa la legge sulle intercettazioni così com’è uscita dal Consiglio dei ministri non avremo la certezza, come italiani, di non essere più ascoltati» ha sostenuto Berlusconi, dicendosi fiducioso che «il Parlamento possa tornare alla formula che avevo proposto ai ministri e contro cui la Lega si è battuta. Penso ad un testo così come l’avevo concepito io, che escludesse le indagini sui reati contro la pubblica amministrazione, almeno per un periodo iniziale. Su questo tema penso ad una grande manifestazione popolare, perché non ho mai ricevuto così tante lettere e messaggi di indignazione dagli italiani come su questo tema: non è possibile andare avanti così, convincerò i miei alleati».

«L’opposizione è passata dal comunismo allo sfascismo». «L’opposizione è ormai sprofondata dal comunismo allo sfascismo, immersa nelle tenebre dell’invidia e dell’odio sociale. Ora faremo fronte all’esigenze di governo basandoci solo sulle nostre forze» ha detto Berlusconi, sostenendo di avere, secondo i sondaggi, una popolarità pari al 68,1%.

«Sono il campione dei perseguitati». «Siete di fronte al campione universale dei perseguitati dalla giustizia» ha detto il premier attaccando i giudici, ma senza fare alcun cenno alla vicenda Mills. Dopo aver elencato i meriti della riforma proposta dal Guardasigilli Angelino Alfano, a partire dalla divisione delle carriere, Berlusconi ha ribadito che in Italia ci sono «alcuni pm che esercitano il loro ruolo seguendo principi di lotta politica».

«Faremo sparire la criminalità con l’autorità dello Stato». Il premier ha anche parlato di criminalità. «Ho mandato i militari in Campania e c’è chi ha gridato al rischio di una dittatura – ha detto Berlusconi – Il vero rischio è che un Paese civile come il nostro debba sopportare mafia, camorra e criminalità organizzata. Abbiamo cinque anni di lavoro davanti di lotta a tutte le criminalità organizzate. Voglio che spariscano dal nostro Paese e faremo questo con l’autorità dello Stato».

«Sporcare i lughi pubblici diventerà reato». «Non è possibile che ancora ci siano certi comportamenti: vorrei che sporcare i luoghi pubblici diventi un reato – sostiene il premier – Sull’argomento presenterò un ddl al prossimo Consiglio dei ministri di venerdì a Napoli. Bisogna farla finita con i cosiddetti graffiti, perché in alcune nostre città non sembra di stare in Europa, ma in Africa».

«Alitalia: ora avremo una compagnia di bandiera in attivo». «Per quanto riguarda la vicenda Alitalia, il premier ha detto che «d’ora in avanti l’Italia avrà una sua compagnia di bandiera in attivo, il primo e principale richiamo per far visitare il nostro Paese dai turisti delle nazioni emergenti», contrapponendo questo scenario a quando «la sinistra ironizzava e scherniva chi parlava di cordata italiana e di progetto industriale».
Il messaggero 5 ottobre 2008

 

Berlusconi: ”Sporcare i bagni pubblici deve diventare un reato”
“Non è possibile che ancora ci siano certi comportamenti: vorrei che sporcare i luoghi pubblici diventi un reato. Sull’argomento presenterò un ddl al prossimo consiglio dei ministri di venerdì a Napoli”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando alla festa del Pdl. “Bisogna farla finita con i cosiddetti graffiti perché – aggiunge – in alcune nostre città non sembra di stare in Europa ma in Africa”. 05/10/2008 22:51

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