CAPEZZONE AGGREDITO: LA ROSA SUL GRUGNO

(foto di Aldo Vincent tratta da “Berlusconi chi è”

di Wildgreta

Non concordo con la storpiatura del nome presente sulla foto, che però mi serviva per il titolo di questo post.Infatti avrete tutti letto del pugno sferrato ieri, pare da un passante, al povero portavoce del PDL. Nebulosa appare la ricostruzione, così come oscuri i motivi del gesto sconsiderato.In rete proliferano le teorie più varie, ma siccome nessuna è confermata, diciamo solo che è un po’ presto per i iscrivere Capezzone fra i martiri della “sinistra violenta”, come qualche esponente politico non ha mancato di sottolineare.Auguri a Capezzone per una pronta guarigione e speriamo che venga presto fatta chiarezza.Noi, come tutti, siamo contro la violenza.

Pdl/ Bonaiuti: Aggressione Capezzone segno clima insopportabile

Rotondi e Brambilla: ecco i risultati di chi addita ‘nemici’

postato 15 ore fa da APCOM

Roma, 26 ott. (Apcom) – Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, portavoce del Premier Silvio Berluisconi, esprime solidarietà a Daniele Capezzone “per l’ignobile aggressione di cui è stato oggetto”.

“Purtroppo questo gesto è la conferma di un clima di violenza insopportabile nella politica italiana, aggiunge Bonaiuti.

“Non basta – aggiunge di suo il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi – la solidarietà a Capezzone. La continua tensione della politica porta il Paese a diventare un’arena. E chi va in televisione va protetto, c’è poco da gridare alla casta l’alternativa è questa qui”.

“Daniele Capezzone – fa eco la ministro Vittoria Brambilla- è stato aggredito per strada a pochi passi dalla sede romana del Pdl. C’è chi fa propaganda di odio e non perde occasione per segnare a dito il nemico. Ecco gli effetti nefasti di questa campagna”.

D’ADDARIO/BERLUSCONI: INTERCETTAZIONI (AUDIO E TRASCRIZIONI)

sabina began

(Sabina Began, detta “l’ape regina” ritratta durante una delle feste a Villa Certosa-fonte Dagospia)

LEGGI E ASCOLTA: Berlusconi/D’Addario: Intercettazioni (trascrizioni e audio)

Su Internet gli audio della D’Addario Scontro gruppo Espresso-Berlusconi

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BERLUSCONI/D’ADDARIO, INTERCETTAZIONI: NUOVI AUDIO L’ESPRESSO

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DI WILDGRETA

Ecco le registrazioni audio che Patrizia D’Addario ha fatto a conferma di quanto ha dichiarato a inquirenti dell’inchiesta di Bari e ai giornali. Era tutto vero. Capezzone consiglia a L’Espresso di farsi una vacanza, io consiglio a Capezzone il ritiro dalla politica.Infatti lui non fa più politica, essendo impegnato a difendere l’indifendibile. Se volete ascoltare le registrazioni ecco il link, più avanti, invece, c’è l’articolo in cui il governo se la prende con L’Espresso, perchè “pesca nel torbido”. Forse Rotondi, Capezzone e la Boniver non hanno capito che qui non si tratta più di pescare, in quanto tutta la melma possibile è già emersa e una parte di quella melma siede addirittura in parlamento e vota i provvedimenti che riguardano milioni di cittadini. E’ questo il vero scandalo, Rotondi, non la sesso-dipendenza di un uomo sul viale del tramonto.

Su Internet gli audio della D’Addario Scontro gruppo Espresso-Berlusconi

ROMA
S’infiamma la polemica tra il gruppo Espresso e Berlusconi. Le registrazioni audio degli incontri con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fatte dalla escort Patrizia D’Addario a Palazzo Grazioli sono on line sul sito dell’Espresso. Gli incontri riguardano una festa a metà ottobre 2008, poi quella del 4 novembre; mentre sono pubblicate anche due telefonate del 5 novembre, una della D’Addario con Giampaolo Tarantini e l’altra ancora con Berlusconi.

La maggioranza insorge e protesta contro quella che viene definita dal ministro Rotondi una «violazione di ogni etica nella comunicazione». La divulgazione delle registrazioni – rincara Rotondi –  «fa capire quanto alta è l’intimidazione sul governo e quanto sereno e pulito è il servizio di Berlusconi alla guida del Paese». «Il gruppo Espresso-Repubblica è come il proverbiale ultimo giapponese. Ma, nonostante tanti sforzi, la bolla del pettegolezzo e del fango contro Silvio Berlusconi e il Governo si è già sgonfiata. E allora resta solo il tentativo patetico di rianimare una campagna giornalistica già morta. Si rassegnino, e si facciano una vacanza: ne hanno evidentemente bisogno» dice il portavoce del Pdl Capezzone. Sulla stessa linea la deputata Margherita Boniver: «Ancora una volta L’Espresso si distingue per l’appassionato desiderio di verità: frugando e rifrugando nella spazzatura è riuscito a riciclare brandelli di registrazioni sconclusionate e datate. Sarebbe meglio che prendessero qualche tempo di meritato riposo».

LA STAMPA 20 LUGLIO 2009

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BERLUSCONI/D’ADDARIO, INTERCETTAZIONI: NUOVI AUDIO L’ESPRESSO

Così parlò Capezzone, prima di innamorarsi di Silvio

https://i0.wp.com/www.radicalparty.org/antiprohibition/luca_coscioni/staminali_20031203/capezzone.jpg

fonte: Dagospia, Wildreta e rete:

di Wildgreta

Ho raccolto qualcosa sul passato di Capezzone, nel caso qualcuno si fosse dimenticato cosa pensava, questo campione di trasformismo. In uscita un libro che raccoglie tanti esempi di politici volubili, è “Dichiarazia” di Mario Portanova.

Daniele Capezzone, il pupillo ripudiato di Marco Pannella divenuto portavoce del Pdl, amava Berlusconi sin da giovane? Non proprio. Alcuni esempi? Il 29 ottobre 2005 tuonava: “Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di lire di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo”. Il 1 marzo 2006, ascoltando il discorso del Cavaliere al congresso Usa, lo sfotteva per il pessimo inglese accostandolo a “Totò e Peppino a Milano col colbacco”. Il 19 marzo lo chiamava “lo sciancato di Arcore”.

Il 4 aprile, dopo che Berlusconi, in campagna contro Prodi, aveva definito “coglioni la maggioranza degli italiani”, dichiarava: “Mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna. Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato il pusher per fargli dire una cosa del genere?”. Nel maggio 2008 Capezzon cortese divenne portavoce di Forza Italia, poi del Pdl. Questi e altri preziosi ricordi nel libro di Mario Portanova ‘Dichiarazia’, Bur Rizzoli, in uscita il 3 giugno. (T. M.)

altre dichiarazioni:

18 gennaio 2006: Capezzone elenca tutte le numerose apparizioni in televisione di Berlusconi.

10 ottobre 2006 :Da quale personaggio politico si farebbe spalmare la crema solare Capezzone? «Dio ce ne scampi e liberi, avrei paura che si fregassero anche quella».

2006 PACS: Daniele Capezzone ha ricordato alla Binetti che nella coscienza del paese, credenti compresi, il Pacs è già accettato “qui nessuno vuole togliere qualcosa alla famiglia tradizionale. Si tratta, semmai, di consentire a nuove famiglie di formarsi, e di vedere riconosciuti alcuni diritti elementari“.

2006, EUTANASIA: Giovanardi ha citato Daniele Capezzone perchè il segretario dei Radicali italiani, intervenendo a Messina a un’assemblea della Rosa nel pugno, ha detto che le dichiarazioni sull’eutanasia di Giovanardi sono “ormai un caso governo”. Capezzone ha confermato “la richiesta di dimissioni del ministro”.

2007, CAPEZZONE APPREZZA AN: BOLOGNA: «STRAGE FASCISTA? DISCUTIAMONE» – In un’altra intervista in occasione dell’anniversario della strage della stazione di Bologna, Capezzone ha detto di non essere convinto della «indiscutibilità della tesi sull’origine fascista della strage», chiedendo un nuovo processo per Mambro e Fioravanti.

Capezzone (Radicali): lui Napoleone? Mi ricorda il matto che parla con Mosè

Il leader dei Radicali Daniele Capezzone sul premier: «Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice “Io sono Mosè (nell’ immagine) e Iddio mi ha dato le tavole della legge” e l’ altro, offeso “Ma guarda che io non ti ho dato niente!”. Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede». (corriere della sera 2006)

COMMENTI DI AN – Sull’apertura di Capezzone ci sono state varie repliche di personalità di An. Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera: «Vanno bene le convergenze su singoli temi. Ma la storia e i valori, sia nostri che suoi, rendono impossibile militare nello stesso partito».

Capezzone: la tragedia di un uomo ridicolo

di Wildgreta

“Facendo il portavoce hai messo una pietra sopra a ogni velleità di critica. Zitto e cuccia per cinque anni?
«Spero, nel mio piccolo, di favorire la maggioranza dicendo cose utili, liberali, non scontate». “
Questa pregevole battuta comica, è stata proferita da Capezzone in un’intervista a Il Giornale (Capezzone e il valzer da Pannella a Silvio (il Giornale. it-http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=269287&START=2&2col=) il 16 giugn0 2008 e se quella era la sua speranza, non credo che si sia realizzata. Ma qual’è il problema di Capezzone? Il fatto di essere trasparente, e purtroppo, non in senso morale. Capezzone è trasparente perchè nulla di ciò che dice interessa qualcuno. Il suo passare da una parte all’altra delle fazioni politiche lo ha reso inattendibile ed il suo arrampicarsi sugli specchi per salvare ciò che del governo non è salvabile, oltre che dannoso per il paese, appare quantomeno comico. E’ come se gli avessero fatto un regalo di compleanno che non gli piace, ma dovesse dire a tutti che è bellissimo e, soprattutto, dovesse convincere tutti che gli piace moltissimo. Mi dispiace per lui, ma credo che politicamente non abbia futuro. Però, potrà sempre contare sulle briciole che gli elargirà il magnate di turno. Dei “tuttofare” c’è sempre un gran bisogno.

L’ordinanza:«Del Turco, tangenti più care per fargli comprare la casa a Roma»

Cronache TANGENTI, L’ORDINANZA

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DAI NOSTRI INVIATI
PESCARA – Il re delle cliniche Vincenzo Angelini, la gola profonda che ha azzerato la giunta Del Turco in Abruzzo, è il protagonista assoluto dell’ordinanza di 442 pagine del giudice Maria Michela Di Fine. L’imprenditore in numerosi interrogatori parla dei politici di destra e di sinistra definendoli dei «roditori». Sì, dei topi famelici che sono saliti sulla sua imbarcazione per dare fastidio a lui che è un «magnifico nocchiero».

Loro, i politici, hanno fretta di incassare: «Vai a parlare con Ottaviano, ci stanno le vacanze, la corrente» gli dice il capogruppo del Pd Camillo Cesarone. Ma anche Angelini pretendeva sempre di più: «Hanno fatto una delibera che, perdoni l’espressione volgare signor giudice, è messa su misura per il mio sedere». Leggi il seguito di questo post »

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