CAPEZZONE AGGREDITO: LA ROSA SUL GRUGNO

(foto di Aldo Vincent tratta da “Berlusconi chi è”

di Wildgreta

Non concordo con la storpiatura del nome presente sulla foto, che però mi serviva per il titolo di questo post.Infatti avrete tutti letto del pugno sferrato ieri, pare da un passante, al povero portavoce del PDL. Nebulosa appare la ricostruzione, così come oscuri i motivi del gesto sconsiderato.In rete proliferano le teorie più varie, ma siccome nessuna è confermata, diciamo solo che è un po’ presto per i iscrivere Capezzone fra i martiri della “sinistra violenta”, come qualche esponente politico non ha mancato di sottolineare.Auguri a Capezzone per una pronta guarigione e speriamo che venga presto fatta chiarezza.Noi, come tutti, siamo contro la violenza.

Pdl/ Bonaiuti: Aggressione Capezzone segno clima insopportabile

Rotondi e Brambilla: ecco i risultati di chi addita ‘nemici’

postato 15 ore fa da APCOM

Roma, 26 ott. (Apcom) – Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, portavoce del Premier Silvio Berluisconi, esprime solidarietà a Daniele Capezzone “per l’ignobile aggressione di cui è stato oggetto”.

“Purtroppo questo gesto è la conferma di un clima di violenza insopportabile nella politica italiana, aggiunge Bonaiuti.

“Non basta – aggiunge di suo il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi – la solidarietà a Capezzone. La continua tensione della politica porta il Paese a diventare un’arena. E chi va in televisione va protetto, c’è poco da gridare alla casta l’alternativa è questa qui”.

“Daniele Capezzone – fa eco la ministro Vittoria Brambilla- è stato aggredito per strada a pochi passi dalla sede romana del Pdl. C’è chi fa propaganda di odio e non perde occasione per segnare a dito il nemico. Ecco gli effetti nefasti di questa campagna”.

BRAMBILLA:IL GOLF OPPORTUNITA’ PER ITALIA. FERRANTE (PD), IDEA BALZANA

golf immagine hamster.-89-1.jpg (399×294)

DI WILDGRETA

Cara Michela Brambilla, era stata in silenzio per diverso tempo, cosa mai la ha portata ad

interromperlo? E poi, mi scusi, perchè snobbare l’ippica?


NUMERO COSPICUO NUOVI VISITATORI RIATTIVANDO CIRCUITO VIRTUOSO.
(DIRE) Roma, 
16 apr. - "Il golf e in particolare  il turismo
sportivo legato al golf, rappresentano un'opportunita' 
per
portare un numero cospicuo di nuovi turisti nel nostro Paese e
riattivare un circuito virtuoso 
in grado di incentivare il giro
d'affari". Con queste parole il ministro del Turismo, Michela
Vittoria 
 Brambilla, commenta il disegno di legge approvato questa
mattina dal Consiglio dei ministri. 
"Il nostro obiettivo  e'
quello di costruire nel nostro paese, come hanno fatto ad esempio
Spagna,
 Portogallo, Tunisia e Marocco, un segmento forte
dell'offerta turistica legata al golf- afferma 
 Brambilla- per far
si' che l'Italia possa vincere la concorrenza internazionale
diventata fortissima
 nel bacino del Mediterraneo e non rimanere
esclusa da un mercato che muove miliardi di euro".
 A fronte della consapevolezza che il turismo estero "sia una
delle risorse potenzialmente piu' importa
nti per lo sviluppo
economico del Paese- continua il ministro del Turismo- si avverte
la necessita' di
 individuare settori specifici di business che
diano continuita', anche nei periodi di bassa stagione, 
alle
attivita' turistiche ricettive, ai servizi e alla vendita del
'prodotto Italia' in genere".
 (Com/Ran/ Dire)
16:31 16-04-10

 

TURISMO. FERRANTE (PD): CON IL GOLF NEI PARCHI ARRIVA CEMENTO

 

DA BRAMBILLA IDEA BALZANA, PRESTIGIACOMO SI OPPONGA.

 

(DIRE) Roma, 16 apr. - "I campi da golf in aree protette sono il

cavallo di Troia per avviare delle speculazioni edilizie dove il

cemento non dovrebbe assolutamente entrare". Lo dice il senatore

del Pd Francesco Ferrante in merito al ddl sul golf approvato

oggi dal Cdm. "Il golf, che coniuga sport e cura dell'ambiente,

puo' essere lo strumento per valorizzare aree degradate e da

recuperare- valuta Ferrante- ma il ministro Brambilla, con questa

idea balzana, autorizza invece una nuova aggressione al

patrimonio paesaggistico del nostro Paese in nome di interessi

privati".

Il golf "e' sicuramente uno sport interessante, che permette

un'attivita' fisica all'aria aperta a tutte le eta', e puo'

essere utile anche in funzione del rilancio del turismo in alcune

aree del Paese- prosegue il senatore Pd- ma di certo non puo'

essere il pretesto per dare il via libera ad alberghi e resort

nelle aree di maggior pregio dell'Italia".

Cio' detto, "mi auguro che il ministro dell'Ambiente Stefania

Prestigiacomo- conclude Ferrante- si opponga a questa trovata

della sua collega di governo, anteponendo la salvaguardia del

paesaggio a un campo a 18 buche, con mega resort annesso, che

potrebbe sorgere  nel bel mezzo della tenuta di San Rossore in

Toscana o nel parco naturale della Biderosa in Sardegna".

 

 

(Com/Ran/ Dire)

16:41 16-04-10

 

FESTE PREMIER: CHI NON C’ENTRA CON LE ESCORT ALZI LA MANO

Licia Nunez

(foto da Ipercaforum)

DI WILDGRETA

Insomma, quante sono le escort, o prostitute, quante le attrici, quante le ragazze immagine che partecipavano alle feste di Berlusconi? E quante sono le escort, o prostitute, le attrici, le ragazze immagine a cui è stato promesso un seggio a Strasburgo, una partecipazione al Grande Fratello o un ruolo in una fiction? Tanto una cosa vale l’altra, pur di avere un posto al sole.Ogni giorno leggiamo di qualche ragazza fra quelle che frequentavano le famose feste del premier, che si “dissocia dalle escort”.In pratica, alcune venivano pagate per le prestazion i sessuali, altre invece venivano aiutate “gratis”. Oggi è la volta di Licia Nunez che in una interessante intervista definisce Berlusconi un ” un paterno consulente artistico“. Altro che Lele Mora e compagni, la barese Nunez poteva ottenere consulenze artistiche prendendo appuntamento direttamente con il premier.Alla D’Addario, invece, Tarantini aveva parlato di un seggio in Europa. E così le ragazze con la “farfalla al collo” discutevano tra loro su cosa sarebbe stato meglio tra politica, fiction o reality. Tanto andare al Grande Fratello o diventare parlamentare europeo sono più o meno la stessa cosa.

Di seguito la raccolta delle interviste alle varie ragazze interrogate o “nominate” dopo l’inchiasta di Bari e le rivelazioni di Patrizia D’Addario.

LICIA NUNEZ:”Non c’entro con le escort.Berlusconi è un paterno consulente artistico”

D’ADDARIO:TARANTINI MI PARLO’ DI UN SEGGIO A STRASBURGO

Berlusconi/D’Addario: Anche l'”Angelina Jolie” di Bari alle feste di Silvio

Bari, Feste Premier: Chi è Sabina Began

Vernola:”La Brambilla chiedeva per le liste nomi di belle ragazze

con il book”

Feste Berlusconi, un’altra testimone:”A Palazzo Grazioli col premier e altre venti ragazze”


Turismo, Berlusconi:”Ecco il nuovo logo “Italia”, l’immagine del nostro paese era appannata”

https://i0.wp.com/mobile.ilmattino.it/MsgrNews/HIGH/20090606_berlusconi_el_pais.jpg

LEGGI L’ARTICOLO:Brambilla: ecco il nuovo logo “Italia”

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Berlusconi smentisce Berlusconi: mai annunciato nuovi ministri. Le due dichiarazioni

brambilla

Wildgreta

Ennesima smentita di Berlusconi, l’unico premier al mondo che passa più tempo a smentire se stesso che a proporre qualcosa di intelligente. Non vedevamo l’ora divedere la Brambilla ministro e invece, stasera, Berlusconi nega di aver mai detto una cosa del genere. Comunque, qui troverete la dichiarazione di oggi e subito dopo quella del 27 dicembre, solo dieci giorni fa, in cui spiega perchè vuole due ministri in più: sanità e turismo. Povera Brambilla…
GOVERNO: BERLUSCONI, MAI ANNUNCIATI NUOVI MINISTRI

(AGI) – Roma, 8 gen. – “Io non ho annunciato nuovi ministri, ho detto che ci sono materie, come ad esempio la sanita’ e il turismo, in cui serve un corrdinamento nazionale maggiore, visto che si tratta di competenze soprattutto regionali. Ne sto parlando con gli alleati, tutto qui. Non c’e’ stato nessun no e nessuna presa di posizione contraria”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrando i giornalisti apalazzo Grazioli. “Ne stiamo parlando – ha continuato – si discute se attribuire delle deleghe col titolo di ministro invece che di sottosegretario e di fare alcun viceministri per dare piu’ autorevolezza a chi gia’ svolge un determinato ruolo”.

Berlusconi: «Il Pd faccia con Di Pietro quello che ho fatto io con la Lega»

«Dialogo solo con divorzio Pd-Idv. Federalismo prima del presidenzialismo». Fazio e Brambilla nuovi ministri

ROMA (27 dicembre) – Silvio Berlusconi in serata durante un brindisi in serata a Palazzo Grazioli ha invitato «il Pd a fare quello che io ho fatto con la Lega. Ho preso un alleato che era secessionista e ora è federalista. Il Partito democratico avrebbe dovuto fare lo stesso con l’Italia dei Valori, ma mi pare si stia facendo permeare dal giustizialismo di Di Pietro».

Dialogo possibile solo con divorzio Pd-Idv. «Il divorzio tra Pd e Idv è una pregiudiziale per il confronto tra maggioranza ed opposizione?», è stato chiesto a Berlusconi.«Sì, perché come si fa? Di Pietro è irrecuperabile, è il giustizialismo fatto persona. Lo dice tutta la sua storia. Il divorzio tra Veltroni e Di Pietro è necessario, ma è il Pd che deve scegliere quale identità darsi, oggi è incerto, non sanno neppure di quale famiglia europea far parte». A proposito del dialogo, in particolare sul tema intercettazioni e giustizia, Berlusconi ha aggiunto: «Non vedo perché anche la sinistra non debba essere d’accordo con noi, quella sinistra che era garantista e che io da giovane guardavo con simpatia proprio perché era il garantismo fatto politica. Una sinistra che non partisse da un preconcetto antagonista nei miei confronti dovrebbe essere d’accordo soprattutto ora che la situazione si è ribaltata contro il Pd». Quanto al dialogo, il presidente del Consiglio ha ricordato di non aver mai usato questa parola perché «per parlare di dialogo servono due presupposti il rispetto e la lealtà » e «sarebbe una farsa se io mi sedessi con chi mi accusa di essere Hitler, di essere un dittatore argentino o di essere immorale».

Totale autonomia ai gruppi parlamentari. Berlusconi ha sottolineato che pur non intendendo sedersi al tavolo personalmente lascerà ai gruppi parlamentari «totale autonomia» per cercare soluzioni condivise: «Da vero liberale ho detto e dichiarato che i gruppi e i ministri hanno totale autonomia per concordare con la sinistra un progetto condiviso anche perché sarebbe un bene se così fosse. Tuttavia non posso essere io a sedermi al tavolo perchè sarebbe una farsa anche se io stesso sarei il più felice se vi fosse un accordo sulle riforma da fare». E sulla possibilità che il dialogo riparta dopo le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il Pd, Berlusconi ha aggiunto: «E’ un auspicio, speriamo di sì, ma se devo dire se ci credo rispondo di no perché da questo punto di vista sono pessimista».

Due ministri in più. Berlusconi ha infine annunciato che due Sottosegretari (Turismo e Sanità) saranno promossi al rango di ministri. «Sono molto contento della mia squadra di governo, sono tutti molto bravi oltre ogni previsione: l’allargamento della squadra non è certo la cosa più urgente ma su alcune materie, attribuite alle Regioni, si sente forte la necessità di una regia centrale». Proprio i settori del turismo e della sanità, ha aggiunto il premier citando uno studio delle Nazioni Unite, saranno quelli più in espansione nei prossimi anni e per questo è necessario avere un referente autorevole in queste materie: «Siamo 60 e 60 restiamo – ha spiegato – ci sarà solo il passaggio del Sottosegretario al Turismo a ministro senza portafogli e il ritorno del ministro della Sanità che penso sia indispensabile». i sottosegretari alla sanità, Ferruccio Fazio, e al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, saranno dunque promossi ministri.

Presidenzialismo non all’ordine del giorno. Nel pomeriggio, intervistato da SkyTg24 Berlusconi aveva detto che il presidenzialismo «non è all’ordine del giorno», sottolineando che nella conferenza stampa di fine anno aveva già chiarito che il presidenzialismo non era tra i temi da affrontare in questa fase, e che lo sarebbe stato «eventualmente nella seconda parte parte della legislatura».

Accuse ai giornali. Motivando il cambio di direzione Berlusconi ha lanciato le consuete pesanti accuse ai giornali. «Il presidenzialismo – ha detto – è un tema da affrontare», ma sempre «con il concorso di tutti. Ma i direttori dei giornali si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna e hanno fatto disinformazione».

«Prima il federalismo poi la giustizia», ha quindi affermato il Cavaliere. «A seguire faremo le altre importanti riforme».

La Costituzione? Senza consenso la cambieremo da soli. «Una parte specifica della Costituzione si può cambiare ma si deve avere il consenso di tutte le forze politiche», ha quindi affermato Berlusconi. «Lo faremo da soli se vi saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte», ha aggiunto.

Crisi, serve fiducia. Berlusconi è tornato poi a sottolineare l’importanza dell’ottimismo e della fiducia per superare la crisi. «L’impegno del governo – ha detto – è a far sì che quest’anno che abbiamo davanti non sia così terribile». «Dobbiamo avere fiducia – ha aggiunto il premier – e continuare con il nostro stile di vita, aiutando chi si trova in difficoltà».

Mai attaccato i giudici. «Nessun effetto». Il presidente del Consiglio ha risposto così a chi gli chiede che effetto prova nel vedere il Pd che «attacca i giudici». «Io – ha proseguito il premier – non ho mai attaccato i giudici, anzi è il contrario».

«Fortunatamente sono padre dei miei figli…». Così il premier ha infine risposto alla richiesta di un commento sulle vicende che stanno coinvolgendo il figlio di Antonio Di Pietro.

Berlusconi: “Siamo il governo dei FATTI”

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di Wildgreta

La dichiarazione “Siamo il governo dei fatti” pare sia stata fatta ieri da Berlusconi al termine della trattativa per Alitalia ad uno dei suoi più stretti collaboratori, come riferisce oggi il quotidiano “Il Tempo” . Guardando la galleria fotografica che segue, non si può dargli torto.

 

 

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Secondo qualcuno,”Mara Carfagna dovrebbe dimettersi”. Secondo altri, le intercettazioni potrebbero apparire sul web

Secondo il quotidiano “Il Tempo”, presto le intercettazioni potrebbero apparire sul web. E credo che,probabilmente potrebbe essere un bene. Non c’è niente di peggio del “non detto” e di ciò che si lascia all’immaginazione.Le registazione telefoniche bollenti e il ‘gossip’ di questi giorni ‘irritano’ il ministro delle pari opportunita’ e ne minano irrimediabilmente la credibilità

di Wildgreta

Secondo il giornalista Facci, la Carfagna dovrebbe dimettersi per tutto ciò che si è detto su tutte quelle famose “telefonate bollenti”. I pettegolezzi non hanno investito soltanto lei, visto che si è parlato anche di un’altra ministra  e di un sottosegretario (Brambilla, Gelmini, Prestigiacomo?), senza spingersi troppo oltre sulle altre. Il problema non è tanto il fatto in sè, visto che gli uomini di potere sono sempre dotati di un fascino che prescinde dallla loro età e dal loro magari non esaltante aspetto fisico. il vero problema è che ora, ogni volta che il ministro Carfagna apparirà in televisione per enunciare un qualche provvedimento del suo ministero, l’immagine che si sovrapporrà alle sue parole sarà “quella” immaginata nelle telefonate. E nessuno potrà togliersela dalla mente.Per cui, in realtà,  se il fatto che Berlusconi non sia un vero statista ormai è chiaro a quasi tutti, chi ne esce a pezzi è proprio la ministra su cui si è spettegolato di più.Con le mezze frasi, le mezze allusioni, e quella carriera fulminante che ha lasciato di sasso più di un osservatore politico e moltissimi cittadini che hanno sempre pensato che le istituzioni fossero una cosa seria. Come può, ora, parlare seriamente di “pari opportunità”, una persona esposta al pubblico ludibrio? E Berlusconi che farebbe pagare ai cittadini le sue avventure galanti? E i mille richiami a Caligola? E quelle indiscrezioni sulle sue prestazioni? Ha ragione Donadi quando paragona l’affair italiano a quello di Clinton. Clinton non ha fatto ministro la Lewinsky e lo hanno lapidato perchè ha mentito agli americani. In Italia se menti e usi il denaro pubblico per i tuoi capricci, per qualcuno sei un “mandrillo” o uno che fa il bullo, come ha detto Confalonieri, che ha aggiunto:”ma nessuno può fargli la morale”.  E, infatti, mi pare che nessuno abbia parlato di morale. Tutti hanno rilevato che ognuno della sua vita può fare ciò che vuole, ma non a spese dei cittadini. Di seguito gli articoli sul tema. Leggi il seguito di questo post »

Intercettazioni hard, Rotondi:”Le miserie di Berlusconi al telefono per la gente saranno grandezze”

(archivio Michela Brambilla e Berlusconi)

Rotondi, assicura che «l’Italia parla al telefono come Berlusconi e non come Eugenio Scalfari: gli italiani scherzano, alludono, dicono pure una porcheria ogni tanto, e gli piace così». Ora credono di illuminare con le intercettazioni le miserie di Berlusconi e, invece, per la gente saranno grandezze”

di Wildgreta

Non so cosa sappia della “gente” Rotondi del PDL. Non so neppure se la conosca “la gente”. Eh, sì, perchè quei poveracci che secondo lui archivieranno come “grandezze”, ciò che la stampa vorrà fare apparire come “miserie di Berlusconi”, personalmente non so chi siano. E anche se esistessero, nessuno di loro fa il Presidente del Consiglio.E se, a suo avviso, tutti gli italiani al telefono dicono “anche qualche porcheria”, questo non depone a favore delle frequentazioni dell’onorevole Rotondi. Personalmente, non conosco nessuno che dica porcherie al telefono parlando di qualcuno che ha fatto entrare in politica o nel governo.E infatti la differenza fra “la gente” di cui parla Rotondi e i rappresentanti del popolo eletti in Parlamento, è tutta qui. Di maiali sarà anche pieno il mondo, ma certamente non sono tutti al governo di una nazione e non tutti nominano ministri le loro amiche, nè modificano i  palinsesti televisivi o intervengono nelle scelte delle attrici delle fiction, per ragioni politiche.Vede, onorevole Rotondi, voi siete lì per occuparvi di noi e dovreste farlo mettendo in ogni ruolo le persone più capaci, i cervelli migliori. Dopodichè, il modo in cui passate il tempo libero, riguarda solo voi.

La dichiarazione di Rotondi Leggi il seguito di questo post »

L’elenco dei sottosegretari

 
ROMA (12 maggio) – I sottosegretari nominati oggi hanno giurato stasera nelle mani del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La cerimonia si è svolta in una sala della presidenza del Consiglio presso la Galleria Colonna.Ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio nominati oggi va aggiunto Gianni Letta, che ha ricevuto la nomina nei giorni scorsi. Ecco l’elenco completo.

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An vuole il Welfare, altro che governo PDL

“Non siamo disposti a rinunciare al ministero del Welfare”. Più che una dichiarazione quella di Alleanza nazionale, sembra una minaccia. Ad An proprio non ci stanno a rinunciare al terzo ministero. In fondo fanno capire era stato deciso così subito dopo la vittoria del PDL lo scorso 14 aprile e prima del ballottaggio che ha portato Gianni Alemanno a diventare sindaco di Roma. Ignazio La Russa, che nel nuovo governo Berlusconi ricoprirà probabilmente la carica di Ministro della Difesa salvo impensabili imprevisti, lo ripete: il Welfare spetta ad An e che An in questo senso non ammette no.
Rincara la dose Gianni Alemanno che il terzo dicastero con portafoglio, al quale era candidato prima della sua elezione a sindaco di Roma, dovrà avere un ministro di An, oltre alla Difesa e all’Infrastrutture con Matteoli. Fa molto di più il neo sindaco di Roma: fa nomi e cognomi di un eventuale ministro, fa pesare il ruolo avuto An nella vittoria del PDL alle recenti elezioni politiche, fa scatenare un vero terremoto sia nelle fila del suo partito che in quelle del PDL.Insomma Alemanno chiarisce che la vittoria di Roma non cambia le carte in tavola e che Berlusconi dovrà rispettare i patti. Certo le recenti dichiarazioni di Alemanno & Co fanno pensare che An, nonostante le continue dichiarazioni di Fini di un suo presunto confluire nel PDL, sia viva e vegeta e che voglia la sua parte nella formazione del nuovo governo. Sulla base di questi presupposti Alemanno ha prima fatto il nome di Roberto Mantovano, poi in un secondo comunicato ha candidato Andrea Ronchi. In questo modo il sindacoo fa pesare molto la sua carica che, almeno secondo lui, lo mette nella posizione di poter dettare condizioni al premier Berlusconi. E non perde tempo in questo senso proponendo anche la Meloni ad un ministero senza portafoglio come le politiche giovanili e Francesco Cognetti, noto oncologo, al Ministero della salute.
Ma il suo chiodo fisso, come di tutta A,n è e resta il Welfare. Così ospite di “Domenica in” ha rilanciato la questione dov’è scoppiato un vero e proprio putiferio visto che in un ulteriore comunicato Alemanno ha dovuto fare qualche passo indietro
“Non ho avanzato alcuna candidatura al Welfare, non sta a me entrare nel toto ministri. E’ compito del presidente Berlusconi definire la squadra di governo da presentare al Capo dello stato”. Poi, senza tener contro delle precedenti dichiarazioni spiega che “per quanto riguarda il Welfare la candidatura espressa da Alleanza nazionale è quella del portavoce Andrea Ronchi”.

Una vera e propria limatura nei toni e nelle parole ma Alemanno e tutto il suo partito non mollano questo pressing sul premier Berlusconi che presenterà il Governo. Fini sulla questione non interviene, come se An dopo la sua nuova investitura a Presidente della camera, non lo riguardasse più, ma ci torna La Russa tentando di smorzare i toni della debacle e precisando che l’uscita di An non era un di certo aut aut, comunque il Welfare spetta ad An e su questo intendono lavorare.
Welfare o non Welfare la questione appare quanto mai chiara: il PDL non è un partito ma un cartello elettorale e come tale mostra tutte le sue contraddizioni. La più evidente è che al suo interno si stiano già formando tante correnti, che toglieranno stabilità ed equilibrio al terzo mandato di Belusconi.

Ora la palla passa proprio a lui, a Silvio Berlusconi, che dovrà tenere conto delle aspettative e del peso di An, anche se ancora qualche giorno per decidere e confrontarsi. Bisogna capire se ne parlerà con Fini o con Alemanno, che forte della sua nuova e prestigiosa carica, fa’immaginare che d’ora in poi avrà sempre l’ultima parola. E difatti non perde tempo. Se dentro il PDL – dichiara Alemanno ai giornalisti accorsi in Abruzzo per un seminario rivolto ai giovani di An, Fi e Dc simbolicamente intitolato “Il ritorno delle elite” – non si avvierà un percorso veramente partecipato, allora è meglio pensare a un patto federativo”. Vedremo cosa succederà.

Nel frattempo, è stato il neocapogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri a confermare che An non ha alcuna intenzione di rinunciare al ministero del Welfare, sottolineando come il partito di Gianfranco Fini abbia ottenuto un grande consenso a destra. “Abbiamo posto la nostra candidatura in maniera seria e alla luce del sole e ci auguriamo che sia accolta”.

L’uNITà 5 MAGGIO 2008

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