20 anni di illegalità: così la politica marcia ha distrutto l’Abruzzo

dal sito www.primadinoi.it

1993 LA SANITA’ DOPO GLI ARRESTI DELLA GIUNTA. ABRUZZO. Quando si scopre che da sempre si denunciano scandali su scandali, che la sanità è una palude dove si annidano illegalità su illegalità è difficile oggi credere ancora ad una minima speranza di ravvedimento della politica unica responsabile dei mali di oggi. Leggi il seguito di questo post »

DEL TURCO: RESPINTA LA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE

PESCARA – L’ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, arrestato lunedì scorso nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti della sanità, dovrà restare ancora a lungo nel carcere di Sulmona (L’Aquila): il gip di Pescara, Maria Michela Di Fine, ha infatti rigettato l’istanza di scarcerazione presentata lo scorso giovedì al termine dell’interrogatorio di garanzia, sostenendo che non sono emersi elementi nuovi tali da giustificare un’attenuazione della misura cautelare. Leggi il seguito di questo post »

Davanti ai giudici show di Ottaviano:tanta politica e nessuna autodifesa

Il governatore non ha risposto alle domande dei pm né si è scagliato contro Angelini
Un unico accenno all’inchiesta: controllate bene i movimenti sui miei conti correnti
dal nostro inviato CARLO BONINI

PESCARA – Tra le 11 e le 12 di ieri mattina, nella sala interrogatori del carcere di massima sicurezza di Sulmona, non è accaduto nulla, ma proprio nulla di ciò che gli addetti, come forse anche le persone di buon senso, ritenevano se non verosimile, quantomeno ragionevole dovesse accadere. Ottaviano Del Turco – riferiscono fonti qualificate presenti all’atto istruttorio – ha affidato al verbale del gip Michela Di Fine, del procuratore Nicola Trifuoggi e dei suoi sostituti Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, una lunga dichiarazione spontanea in cui non ha mai affacciato alcuna considerazione di merito sulle accuse che lo hanno portato in carcere. Né specifica, né generica. Leggi il seguito di questo post »

Scandalo sanità Abruzzo, Angelini: “Così cedevo ai ricatti di AN e Forza Italia”

Nell’ordinanza della procura le accuse dell’imprenditore Angelini
all’ex governatore Pace e al parlamentare Pdl Aracu
Il Grande Elemosiniere e la destra

dal nostro inviato CARLO BONINI Leggi il seguito di questo post »

Scandalo Sanità Abruzzo, l’inchiesta si allarga anche al PDL

Angelini

Vincenzo Angelini, il «ras» della sanità abruzzese che s’è messo sotto l’ala della magistratura
Angelini rivela: pagai anche uomini della corrente Cicchitto
FRANCESCO GRIGNETTI
INVIATO A PESCARA
Ci sono le accuse, nell’ordinanza che ha portato Ottaviano Del Turco in carcere. C’è la testimonianza accorata di Vincenzo Angelini, il «ras» della sanità abruzzese che sostiene di aver capito tutto della vita e finalmente s’è messo sotto l’ala della magistratura. Un attimo prima che lo arrestassero in quanto corruttore. C’è anche un quadro desolante di malcostume, di irregolarità amministrative, di raccomandazioni. Ma non c’è la prova del passaggio di denaro da Angelini a Del Turco. Quella «barca di soldi», secondo la definizione del procuratore capo di Pescara, Trifuoggi, 5 milioni e ottocentomila euro che Angelini dice di aver portato in contanti al governatore, che fine ha fatto? Con l’acquisto di tre appartamenti, uno per sé, uno per il figlio Guido e uno per la sua convivente, si possono seguire uscite dai conti di Del Turco per un milione di euro. E il resto? Le indagini proseguono. Oggi lo chiederanno a Del Turco nel corso dell’interrogatorio.

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Il parlamentare Pierluigi Mantini ha incontrato in carcere Del Turco.

martedì 15 luglio 2008

PRC:NON SIAMO TUTTI UGUALI
SULMONA – L’unica persona ad aver avvicinato il presidente della Regione Abruzzo arrestato ieri, nonostante i tre giorni di isolamento è stato il parlamentare del Pd Pierluigi Mantini. Il deputato è entrato nel carcere di Sulmona per una “ispezione” sulle condizioni dei detenuti in isolamento, aggirando così le disposizioni della Procura. “Il presidente Del Turco è apparso tranquillo – ha sottolineato Mantini – l’ho trovato ottimamente assistito, sereno, determinato, ironico come sempre e preoccupato per l’equilibrio del bilancio e i problemi della sanità”.

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Scandalo Sanità Abruzzo: una truffa cominciata nel 2004 con Pace(An)

In una inchiesta dell’Espresso del 2007 il fiume di denaro alle cliniche private
Le accuse alla giunta di centrodestra. La truffa proseguita dal centrosinistra
Sprechi d’Italia, scandalo Abruzzo Cento milioni alla loro salute

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Le foto che incastrano Del Turco:”Prendeva soldi, gli dava le mele”

L’ordinanza del gip: ecco perché crediamo a chi accusa il governatoredal nostro inviato CARLO BONINI


Ottaviano Del Turco nell’auto dei finanzieri che l’hanno arrestato

PESCARA – Scrive nelle 420 pagine della sua ordinanza il Gip Maria Michela Di Fine che, il 31 ottobre del 2007, Vicenzo Angelini, Grande Elemosiniere della sanità abruzzese, Grande Pentito di questa inchiesta, fece le cose con metodo e maligna astuzia. Perché c’era da salire ancora una volta a Collelongo per saldare il Presidente. Il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco. E Angelini, questa volta, non voleva restare a mani vuote. Era un mercoledì, il 31 ottobre del 2007. E, come sempre, Angelini chiese alla filiale della Banca di Roma su cui erano appoggiati i conti delle sue cliniche, di predisporre un prelievo contante per 200 mila euro. “In banconote di grosso taglio”. Leggi il seguito di questo post »

La Procura: “Ci sono le prove Stavano distruggendo la sanità”

Ottaviano Del Turco governatore Abruzzo arrestato, foto Ansa

PESCARA – “Ci sono le prove. Stavano distruggendo la sanità in Abruzzo”. Il procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi convoca una conferenza stampa per parlare dell’inchiesta che ha portato all’arresto del governatore Ottaviano Del Turco. “Meglio evitare di mandare in circolo notizie infondate e contraddittorie”, dice il magistrato. Leggi il seguito di questo post »

Di Pietro: Stiamo tornando a Tangentopoli ma non a Mani pulite

“Stiamo tornando a Tangentopoli ma non a Mani pulite, fino a quando c’è un Parlamento che fa delle leggi non per aiutare, ma per fermare la giustizia”. Lo afferma Di Pietro, leader dell’IdV. “Noi siamo sempre stati fuori dalla politica di governo nelle regioni -chiosa Di Pietro – e abbiamo sempre evitato di partecipare alla spartizione della torta. Ecco perché occorre un ricambio generazionale e io invito a guardare alle persone e non ai partiti”. “Questo sistema politico non ha nulla da invidiare a quello della Prima Repubblica”.

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