Un esercito di escort nel carnet della cricca
L’imprenditore Diego Anemone
FRANCESCO GRIGNETTI
PERUGIA
Quelle imprese vanno commissariate perché sono una distorsione permanente del mercato. I pubblici ministeri di Perugia vanno all’attacco delle imprese di Diego Anemone: lui è in carcere, accusato di corruzione continuata, ma le sue imprese stanno lavorando ancora ai Grandi Appalti. Epperò la legge è chiara, esiste una responsabilità giuridica anche delle società. «Occorre tenere presente che l’attività di indagine fino a questo momento svolta ha evidenziato la sistematicità con la quale le persone poste ai vertici delle società coinvolte nel presente procedimento sono incorse allo strumento della corruzione per ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici». I magistrati sostengono anche di più. Questi imprenditori hanno adottato la corruzione «come normale modus operandi». Leggi il seguito di questo post »