(Ansa) BARI – Dalla procura di Bari escono allo scoperto e confermano: “L’indagine è seria”. Non aggiungono altro e se lo fanno il patto è che i microfoni siano spenti. Così arrivano le conferme che dagli atti giudiziari emerge sempre più chiaramente che Gianpaolo Tarantini aveva una scuderia di donne, anche escort, che in cambio di mille euro a serata partecipavano a feste in luoghi esclusivi, come Palazzo Grazioli e Villa Certosa. E che lui sapeva, quasi certamente da persone vicine al Cavaliere, è il sospetto degli inquirenti, quando c’erano da organizzare delle feste.
Feste alle quali hanno partecipato tante ragazze. Alle donne solitamente venivano consegnati mille euro per la sola partecipazione agli eventi. Altri mille euro andavano a quelle che si fermavano per il dopocena. A pagare – dicono quasi all’unisono le ragazze finora ascoltate dalla Guardia di finanza – era il trentaquattrenne Tarantini, sposato e padre di due bimbe, che vive tra Giovinazzo (Bari), Roma e le sontuose ville della Costa Smeralda. Perché lo faceva? “Per compiacere i politici, perché conosceva il loro punto debole”, ammette chi ha letto gli atti. E uno degli uomini – viene confermato – che aveva qualche debolezza, il cui nome circola in più di un’intercettazione telefonica, è quello del vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd).
Berlusconi, Times:”Le peggiori rivelazioni devono ancora arrivare”
20 giugno 2009 — wildgretaPatrizia D’Addario e Silvio Berlusconi
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