Abruzzo, progetto C.A.S.E.: Ecco il “mostro” di Camarda

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Guarda la scheda: CAMARDA

di Wildgreta

Il progetto C.A.S.E ha fatto di Berlusconi e Bertolaso quasi degli eroi, ma da questa scheda inviataci da un volonteroso navigatore, si evince quanto poco sia importato al duo delle meraviglie, rispettare il paesaggio.In deroga a qualunque vincolo ambientale, infatti, sono sorti una ventina di insediamenti che nulla c’entrano con vallate e monti in cui sono inseriti.Un pugno nell’occhio sempiterno, targato Berlusconi che, forte della sua esperienza di costruttore, ha mostrato come si possa fare edilizia a basso costo in poco tempo.Il problema è che il costo è doppio rispetto a quello dei prefabbricati, e che 2.700 euro al metro quadro per quelli che alcuni abruzzesi hanno già definito “loculi”,  sono davvero troppi. Fra un po’, forse, scopriremo chi ha davvero guadagnato in questa impresa economicamente fallimentare per lo stato, ma certamente interessantissima per le ditte che si sono giudicate gli appalti in Abruzzo e per quelle che, in futuro, si aggiudicheranno quelli per le altre New Town promesse dal premier.

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Terremoto, Piano C.A.S.E.: Chiodi cambia idea, da “fallimento” a “risultato incredibile”

29 settembre- CHIODI, ALL’AQUILA INCREDIBILI RISULTATI

12 agosto-Il Presidente Chiodi a L’Aquila: “devo ammettere il fallimento del piano C.A.S.E.”

di Marco Sebastiani

Ancora una volta i comitati cittadini incontrano le istituzioni locali. Ancora una volta per cercare di fare il punto della situazione e ribadire l’importanza della partecipazione dei cittadini aquilani terremotati alle scelte che devono essere fatte per una ricostruzione che diventi un’opportunità per la città e non la sua tomba.

L’incontro si è svolto nella serata di lunedì 10 agosto, ultimo giorno disponibile per la consegna del modulo per l’assegnazione dell’alloggio temporaneo, nel parco Unicef di via strinella a L’Aquila, sede del comitato cittadino 3e32, un posto sempre più reale e importante, piazza e palcoscenico di una cittadinanza attiva e responsabile che chiede a gran voce di essere protagonista del proprio futuro. A rispondere alle domande di un centinaio di aquilani il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Al dare il via all’incontro, che si è protratto fino a notte fonda, è stato il portavoce del comitato “Associazione ricostruiamo l’Aquila” Pietro, che ha rapidamente ripercorso gli eventi che hanno spinto molti cittadini aquilani terremotati a costituirsi in comitati, come la delusione per il decreto 39, punto di partenza per la ricostruzione ora convertito in legge, o la campagna promossa da tutti i comitati per il 100% ricostruzione del danno subito dal sisma, 100% trasparenza da parte delle istituzioni e Protezione Civile, 100% partecipazione dei cittadini alle scelte fatte sulla loro pelle nel loro territorio. Leggi il seguito di questo post »

Terremoto:Berlusconi in Abruzzo fra miracoli insesistenti e “nuova moralità”

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Terremoto Abruzzo: Berlusconi, “Stiamo riuscendo nel miracolo”

29 Settembre 2009 09:06

L’AQUILA – Silvio Berlusconi, in collegamento con Uno Mattina, ha ricordato che oggi all’Aquila consegnera’ ai terremotati dell’Abruzzo 400 appartamenti. “Stiamo riuscendo nel miracolo di costruire una citta’ per 30mila abitanti in meno 5 mesi: oggi daremo i primi 400 appartamenti, poi ne consegneremo altri 4mila”. Il premier e’ tornato a parlare di moralita’, dopo il comizio di domenica alla Festa del Pdl, a Milano: “C’e’ una moralita’ nuova nella politica, l’abbiamo introdotta noi: quella di mantenere gli impegni che si prendono con cittadini”. (RCD)

di Wildgreta

Ennesima farsa del premier in occasione del suo compleanno.Infatti il miracolodel post terremoto è, amio avviso, che gli sfollati non lo abbiano ancora contestato in massa, ma solo in ordine sparso.Infatti, se facciamo i raffronti con quanto era avvenuto nei precedenti terremoti, scopriamo che dopo 6 mesi gli sfollati erano stati tutti sistemati nei prefabbricati e a costi molto inferiori di quelli affrontati finora per alberghi, tende e alloggi in affitto.Il fatto che poi dopo i precedenti terremoti, non si sia provveduto celermente alla ricostruzione e molte persone siano rimaste nei prefabbricati per anni, è un discorso che affronteremo successivamente, in quanto non sappiamo quanto tempo resteranno in sistemazioni provvisorie gli aquilani. A oggi, quello che conta è che persino il governatore Chiodi (pdl) ha affermato che il “piano c.a.s.e” è stato un fallimento. Secondo un tecnico del comune de L’Aquila, infatti, conti alla mano sono  26.000 le persone che non hanno un alloggio.Quanto costerà mantenere tutte queste persone ancora negli alberghi o in affitto se la ristrutturazione delle case lesionate in modo non grave non è ancora cominciata?

Quindi parlare di miracoli è assolutamente ridicolo, ma se lo si fa ad Uno Mattina, lo scopo è quello di convincere milioni di casalinghe che il governo ha mantenuto le promesse.I tg, poi, faranno il resto, non mostrando eventuali contestazioni o manifestazioni già previste a L’AQUILA PROPRIO OGGI.Quello che il premier chiama miracolo, non è altro che una speculazione edilizia che corono il suo sogno di una “new town” in ogni città.Lo aveva annunciato nella campagna elettorale 2008, e finalmente  il sogno si è realizzato. Si parte da L’Aquila, e poi, chissà…

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“D’ora in poi decido io quali domande potrete farmi. Alle altre nè io nè i ministri risponderanno”. “Fatemi solo domande su L’Aquila “. 21 domande a Berlusconi sul terremoto

di Antonio Rispoli (Julie News)

Il governo in questi giorni sta discutendo la legge Finanziaria del 2009, che deve essere presentata entro il 30 settembre, come legge prescrive. Non ci sono ancora i dati precisi, ma si sa già che sarà una Finanziaria leggerissima, di soli 3 miliardi di euro. Il perchè l’ha detto lo stesso Tremonti: la Finanziaria è solo un artificio perchè in realtà i conti sono quelli del decreto fiscale approvato nel luglio 2008 e valido fino al 30 giugno 2011. Cioè restano validi i tagli di 3 miliardi di euro per i Tribunali, di 3,5 miliardi per le Forse dell’Ordine, di 87 mila insegnanti e 63mila bidelli nelle scuole e così via. E i 3 miliardi a che servono? Oltre un miliardo servirà probabilmente per il rifinanziamento della missione in Afghanistan (sono ipotesi, perchè non sono state pubblicate le tabelle); 500 milioni serviranno, come annunciato dallo stesso Tremonti, per coprire la vacanza contrattuale del contratto per il pubblico impiego, che scade nel 2010, ma che il governo non intende assolutamente discutere. Il resto probabilmente sono adeguamenti dovuti all’aumento dell’inflazione o cose del genere. Eppure non sono passati molti giorni da quando, all’inizio del mese, lo stesso Tremonti disse che c’erano ingenti risorse da impiegare per gli ammortizzatori sociali. E 10 giorni fa il Ministro del Welfare Sacconi aveva assicurato che sarebbero stati disponibili 30 miliardi, a questa voce. Oggi invece Tremonti dice che non c’erano alternative perchè “sarebbe da folli aumentare il deficit.

Ora, questa è probabilmente l’unica cosa giusta detta da Tremonti negli ultimi 10 anni, ma le cose non basta dirle, bisogna farle.

I dati di agosto indicano un fabbisogno statale che, per i primi otto mesi dell’anno, è salito a 61 miliardi, contro i 28 dello stesso periodo del 2008. Cioè sono stati spesi – a fronte di entrate fiscali costanti – 33 miliardi in più dell’anno scorso, in questi otto mesi. Ma attenzione, il dato è ingannevole. Infatti, è vero che le spese sono aumentate (a sentire il Ministero del Tesoro, per colpa delle Regioni e degli altri enti locali), ma il fatto che le entrate sono rimaste abbastanza costanti, indica che le stesse sono in calo. Può sembrare un paradosso, ma così non è.  Infatti le tasse, se non vengono toccate aumentano naturalmente a causa dell’aumento degli stipendi legato ai rinnovi contrattuali e agli scatti di contingenza, da una parte; e dell’aumento dei prezzi dei beni dovuto all’inflazione dall’altro.

Quindi se le entrate restano costanti in valore numerico, vuol dire che in realtà sono diminuite.E se sono diminuite, questo è causato soprattutto da un aumento dell’evasione fiscale, incentivata da leggi come lo scudo fiscale e da un sempre più ridotto numero di controlli fatti dalla Guardia di Finanza, che al massimo va a tartassare in negozietto che non fa lo scontrino fiscale, ma si guarda bene dall’ispezionare la grossa azienda.
Ma anche il fatto dell’aumento delle uscite nasconde un grosso inganno.  Infatti c’è una voce, tra le uscite, che è in grande riduzione, da settembre 2008 ad oggi: gli interessi sul debito pubblico. Nessun giornale e nessun economista ne parla, e men che meno ne parla Tremonti, ma l’Italia oggi paga un 10-20 miliardi di euro in meno, rispetto all’anno scorso, di interessi sul debito. Infatti la crisi rende l’andamento delle borse estremamente volatile. Inoltre, gli aumentati controlli statali sulle banche quasi ovunque costringono queste ultime a non avventurarsi troppo in speculazioni. Risultato: si sono gettati tutti sui titoli di Stato. E questo ha fatto crollare l’interesse di 2-3 punti percentuali (a seconda del titolo di Stato che si esamina), e l’ha portato ai minimi storici.

Un paio di settimane fa ho riportato una notizia che ha interessato pochi, ma che invece è da considerare: il tasso si interesse netto per i BOT a 3 mesi era negativo. Cioè, se dall’interesse lordo (o,55%) si tolgono le tasse che lo Stato prende e lo 0,10% delle commissioni bancarie, il tasso netto diventava dello -0,03%. Cioè se io investo 10000 euro, ne ricevo, tra capitale ed interessi, 9997. Dimostra quanto siano alte le richieste rispetto all’offerta. Ma questo fa risparmiare allo Stato italiano enormi cifre. Dove sono finiti questi soldi? Non si sa. O meglio sono stati assorbiti dall’aumento di evasione fiscale e dall’aumento delle spese. Senza che il governo facesse nulla per impedirlo.
Ed oggi la ciliegina sulla torta. Berlusconi che in conferenza stampa si permette di dire: “D’ora in poi decido io quali domande potrete farmi. Alle altre nè io nè i ministri risponderanno”. A parte che questo già avviene da prima del 2001 per il Presidente del Consiglio, che non risponde ad una domanda fatta da un giornalista non servile da decenni; ma comunque un atteggiamento del genere non solo è censurabile; è gravissimo. Per molto meno i capi di governo di altri Paesi democratici sono stati letteralmente distrutti da campagne stampa tese ad ottenere rispetto per i giornalisti; invece in Italia, a dimostrazione che ormai non c’è più una stampa libera, il tutto è passato nel massimo silenzio.

Berlusconi ha detto che risponderà solo a domande su L’Aquila, ma scommettiamo che non risponderà neppure a quelle?  Pubblico di seguito 21 domande, rigorosamente sul terremoto, scritte da Roberta Lerici, esponente dell’Italia dei Valori che ha seguito da vicino la ricostruzione. E scommetto che nessuna di queste avrà risposta.

1) Come mai avete preferito lasciare la popolazione nelle tende per sei mesi?

2)Come mai non avete utilizzato i prefabbricati se non quando è emerso che le case non sarebbero bastate?

3) Come mai non avete valutato le conseguenze negative che avrebbe avuto la disgregazione delle comunità?

4) Dal momento che saranno permanenti, come mai avete deciso di costruire delle palazzine che nulla hanno a che fare con il paesaggio in cui sono collocate?

5) Come mai avete sottostimato il numero di sfollati di ben 26.000 unità, visto che le C.A.S.E. e i MAP potranno ospitare solo 14.000 persone?

6) Come mai avete esautorato gli enti locali da qualsiasi decisione riguardasse il loro territorio?

7) Come mai avete deciso di spendere 2700 euro al mq per le c.a.s.e., più i soggiorni nelle tendopoli e negli alberghi (50 E. al giorno a persona per più di sei mesi) se i prefabbricati costavano solo 800 euro al mq?

8) Come mai avete tenuto congelati i prefabbricati ricevuti in donazione per periodi che vanno da uno a due mesi?

9) E’ vero che per il progetto c.a.s.e. è stata usata anche una parte delle donazioni ricevute dai cittadini? (intervista Costantini, IDV da Vasto)

10) Come valuta la dichiarazione del governatore Chiodi, che qualche settimana fa ha affermato, “Dobbiamo ammettere il fallimento del “piano c.a.s.e?

11) Come mai a sei mesi dal sisma non avete dato inizio alla ricostruzione o alla ristrutturazione delle case lesionate?

12) Ci sono interi paesi in cui la situazione è immutata dal 6 aprile.I cittadini sono nelle tende, e nessuna opera è stata iniziata. Come mai?

13) Come pensate di affrontare la situazione delle persone che rifiutano il trasferimento lontano dal loro paese? I cittadini del campo di Collemaggio hanno presentato un esposto-diffida contro il loro trasferimento in località decise dalla Protezione Civile e dal governo, come intendete rispondere?

14) Come mai durante la consegna delle case a Onna, pare siano stati diffusi applausi registrati?

15) Dal momento che finita la fase dell’emergenza, avete affermato che tutti i poteri torneranno nelle mani degli enti locali, questo significa che, terminati il piano case, il piano MAP e la requisizione degli alloggi sfitti, il governo lascerà l’onere della ristrutturazione e della ricostruzione agli enti locali?

16) Come mai, secondo lei, il primo giorno di scuola Bertolaso ha distribuito agli studenti un foglio con le istruzioni in caso di terremoto, quando nei tre mesi precedenti al 6 aprile, non è stato fatto nulla per preparare la popolazione?

17) Qual’è la sua opinione sull’inchiesta in corso nei riguardi della riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009?

18) A l’Aquila, per non allarmare la popolazione, non furono predisposti piani di evacuazione.Come lei sa, Zamberletti ne attuò uno per 100.000 persone in Garfagnana nel 1985 e, sempre negli stessi anni, predispose un altro piano di evacuazione da 400.000 persone in Campania per il bradisismo.Come mai 25 anni fa la protezione civile si occupava anche di prevenzione, mentre oggi si occupa, per esempio, dei grandi eventi?

19) Non crede che l’aver chiesto in dono al comune di Ferrara delle statue in marmo per abbellire i giardini delle c.a.s.e., quando agli scolari di Paganica è stato destinato un container che si è allagato non appena ha piovuto, sia un controsenso?

20) E’ vero che i nuovi quartieri creati alla periferia de L’Aquila saranno il modello su cui verranno edificate le New Town di cui parlò anche nella campagna elettorale per le politiche 2008?

21) Nel terremoto dell’Irpinia, il numero di sfollati da assistere nelle prime fasi, fu di 500.000, a L’Aquila è stato di 100.000.Come mai Lei parla sempre de l’Aquila, come un evento “unico nella storia” e di “miracolo” per l’alto numero di persone che si sono assistite?

fonte

L’AQUILA, LA RIBELLIONE DEGLI SFOLLATI: DIFFIDE, VIDEO E TESTIMONIANZE


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Fabio Pelini, segretario di L’AQUILA PRC-SE: “Purtroppo siamo giunti al punto tante volte temuto: la mancanza di alloggi certi per tutti genera inevitabilmente una guerra tra poveri, fatta di sospetti, veleni, delazioni. Una lacerazione, in una comunità già fortemente provata, che poteva essere evitata dando avvio tempestivamente e con strumenti certi alla ricostruzione leggera, e offrendo moduli provvisori e casette in legno a tutti.

L’Aquila, Diffida-Esposto degli sfollati del campo di Collemaggio

L’AQUILA, CAMPO SAN GREGORIO: FINITA LA SOLIDARIETA’, ARRANGIATEVI DA SOLI (VIDEO)

L’AQUILA, LISTE ASSEGNATARI “PROGETTO CASE”: SCOPPIA IL MALCONTENTO DEGLI ESCLUSI

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Berlusconi a Onna: Si paragona a De Gasperi, ma ricorda Mussolini (video)

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Mussolini inaugura le case popolari di Forlì, Berlusconi quelle di Onna (video)

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note di Wildgreta: il titolo dell’articolo è mio, qui sotto potrete leggere l’amarezza di Pierangelo Giovannetti del quotidiano “l’Adige” per il comportamento del premier Silvio Berlusconi a Onna e a Porta a Porta del 15 settembre.

De Gasperi e Berlusconi,i fatti e le parole

TRENTO – Martedì sono state consegnate ai terremotati dell’Abruzzo le prime 94 casette realizzate ad Onna dai volontari trentini e finanziate dalla Provincia di Trento e dalla Croce Rossa. Duemilatrecento sono stati i volontari trentini, la maggior parte a titolo gratuito, che in questi cinque mesi dal sisma di aprile, si sono rimboccati le maniche per assicurare un tetto agli abruzzesi. Alla fine saranno 350 le case realizzate dai trentini, più tre chiese. Anche se il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ignorato tutto questo nel suo show d’Abruzzo (e poi nel suo monologo televisivo in prima serata a Porta a Porta), attribuendo a sé tutto il merito di quanto fatto e realizzato, quello che conta è che un centinaio di famiglie abruzzesi da ieri hanno una casa. E se ce l’hanno è merito dei trentini, non di chi va a fare il pavone da Vespa, senza averne i titoli e i meriti. L’offesa più grossa, però, a questa terra e alla sua gente, il Premier l’ha arrecata nel comizio su Rai1 non solo scippando al Trentino il merito di quanto realizzato ad Onna, ma infangando l’uomo simbolo del Trentino e dei suoi valori, quello che più di tutti ha fatto per l’Italia tra i presidenti del consiglio: Alcide De Gasperi. Ancora una volta nella sua manìa di onnipotenza che non conosce ormai più limiti e pudori, Silvio Berlusconi ha ironizzato su De Gasperi e sulla sua guida dell’Italia della ricostruzione e della rinascita, facendo capire che non è nulla rispetto a quanto ha fatto lui. De Gasperi ha preso una Nazione distrutta e divisa, messa ai margini dalla comunità internazionale e per vent’anni priva di democrazia e libertà, e ne ha fatto un Paese libero e democratico, fortemente europeo, capace di diventare uno dei più progrediti al mondo. Perché De Gasperi i fatti li faceva, non andava a millantarli a Porta a Porta.

Pierangelo Giovanetti

l’Adige 17 settembre 2009

L’AQUILA:IL DISASTRO MASCHERATO

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L’AQUILA: IL DISASTRO MASCHERATO DALLA STAMPA DI SUA EMITTENZA

La lettera di Helene Benedetti e Pier Paolo Cirillo da L’Aquila.

Cosa succede a L’Aquila? Visto che l’informazione da lì non arriva, e se arriva sembra talmente rosea da far pensare che ci sia stato un party di veline e politici quando la realtà è che c’è stato un terremoto che ha spazzato via un capoluogo e 49 paesi limitrofi, siamo andati a vedere di persona. E infatti no, la situazione non è affatto rosea come il nostro Premier ce la vende, forse nel tentativo di utilizzare il terremoto dell’Aquila come palcoscenico e trampolino di lancio per recuperare consensi.continua a leggere

L’Aquila, la scoperta di Franceschini: ”A settembre 30mila senza casa”.

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di Wildgreta

Ben alzato, Franceschini.
Da mesi la rete diffonde il malessere che si respira nelle tendopoli, da mesi i sindaci lanciano continui appelli.Sono arrivati fino a Roma, gli sfollati, per gridare che a l’Aquila non è partito niente e tutto è fermo al 6 aprile. Oggi anche Franceschini se n’è accorto. Bravo. E ora cosa propone? Di chiudere la stalla? Non si è accorto della massa di buoi che corre libera per i terreni agricoli espropriati a L’Aquila?

‘La new town prevede 3.500 appartamenti”

L’Aquila, l’allarme di Franceschini: ”A settembre 30mila senza casa”

L’Aquila, 25 lug. (Adnkronos/Ign) – Il segretario del Pd ha visitato le tendopoli ed ha incontrato Bertolaso e gli amministratori delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo: ”Aspettiamo risposte concrete, non di immagine, per capire qual è la soluzione per chi ancora non sa dove andare, tutte persone che sono nelle tende o negli alberghi”. La replica di Bonaiuti: ”Ricostruzione in tempi record”. Il sindaco Cialente contro il dl anticrisi: ”Sconsiderato far pagare le tasse agli aquilani”. L’Aquila, la caserma della Finanza sarà la casa di parte degli sfollati

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L’Aquila, 25 lug. (Adnkronos/Ign) – “Aspettiamo risposte concrete, non di immagine, per capire qual è la soluzione per chi ancora non sa dove andare”. Dario Franceschini ha incontrato gli amministratori delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, ha visitato le tendopoli e incontrato il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Ma nel bilancio di questa visita in Abruzzo il leader Pd, pur riconoscendo gli sforzi compiuti fino ad oggi nella ricostruzione, non risparmia critiche ai piano previsto dal governo e in particolare lancia l’allarme in vista dell’arrivo dell’autunno.

“Con responsabilità e spirito costruttivo bisogna dire alcune cose. I sindaci hanno spiegato che per metà settembre qui si tornerà ad accendere i termosifoni, la new town dell’Aquila prevede 3.500 appartamenti. Speriamo che tutto avvenga nei tempi previsti ma comunque restano 30mila persone con il problema di dove andare, tutte persone che sono nelle tende o negli alberghi”.

Franceschini ha sottolineato: “Per amore della verità bisogna dire che anche se il piano viene completato, resta il problema di 7mila nuclei familiari che vanno incontro al freddo, pur non tacendo che anche ad agosto vivere in una tenda non è agevole”. Il leader democratico ha infine denunciato che “c’è una distanza enorme tra quello che viene raccontato e ciò che avviene nella realtà”.

Stessa accusa per il dl anticrisi. ”Il nostro dovere di controllo di opposizione esige che denunciamo la vergognosa distanza tra le cose annunciate, gli atti parlamentari e quello che viene effettivamente realizzato” ha rimarcato il leader democratico.

Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, contesta il decreto nella parte che riguarda il trattamento fiscale per le aree terremotate. “E’ un atto sconsiderato, una cosa profondamente sbagliata che incide sulle aspettative della gente, un fattore fondamentale” ha detto il primo cittadino.

“Mi trovo alle prese con l’umiliazione, come sindaco, di dire che la mia popolazione non può pagare le tasse. Pensare che da qui a quattro mesi qui tutto torna normale e si possa tornare a pagare le tasse, che sia chiaro è un dovere, è falso ed è una miccia che viene accesa in un periodo delicato come quello di settembre e ottobre”, ha poi aggiunto, criticando anche il fatto “che la copertura degli interventi sta nei soldi che pagheranno gli abruzzesi”.

L’Aquila, terreni espropriati non ideonei. Salterebbero le c.a.s.e. per 2500 persone


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LEGGI L’ARTICOLO

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Terremoto, Appelli e Testimonianze dalle Tendopoli: Pubblichiamoli tutti

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di Wildgreta

Di seguito alcuni articoli e testimonianze che non hanno avuto diffusione sui media nazionali. Invito, quindi, quanti siano interessati ad aiutare la popolazione che vive nelle tendopoli a scegliere uno o tutti gli articoli da pubblicare sul proprio blog in modo che vengano diffuse informazioni che, altrimenti, rimarrebbero circoscritte a pochi. Questo aiuterà le istituzioni ad agire più in fretta. A quanto ho letto, la ricostruzione non è mai partita e persino le case prefabbricate donate dalla provincia di Trento sono state bloccate. Perchè? Non lo sappiamo, ma forse, diffondendo queste informazioni, un giorno qualcuno chiederà spiegazioni ai diretti interessati. Sono gli stessi sfollati a chiedere che si diffonda il più possibile la reale condizione di vita nelle tendopoli, quindi aiutiamoli tutti insieme. Grazie a quanti vorranno partecipare a questa iniziativa umanitaria e assolutamente non politica.

Messaggi dalle tendopoli:”In televisione e sui giornali stanno raccontando solo bugie”

TERREMOTO: LA RICOSTRUZIONE NON E’ MAI PARTITA E LE CASE DONATE SONO STATE BLOCCATE

L’AQUILA, TESTIMONIANZA AGGHIACCIANTE: QUELLO CHE NON SI DEVE SAPERE

E la tendopoli diventa un incubo “Non resistiamo fino all’autunno”

Diario dal container (http://miskappa.blogspot.com/)

ABRUZZO: LAVERITA’ UFFICIALE … LE TESTIMONIANZE DAL CAMPO

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