POL – Del Turco: Orgoglioso di un paese governato da Berlusconi
Roma, 9 gen (Velino) – ”Finalmente uno squarcio di luce” . Crolla il castello accusatorio nei confronti dell’ex governatore dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che ad un anno e mezzo dal clamoroso arresto, in attesa del processo, torna a parlare della sua vicenda giudiziaria e si definisce metafora ”la metafora vivente della situazione della giustizia italiana”. Una vicenda cominciata nel luglio del 2008 quando la Procura di Pescara, guidata da Nicola Trifuoggi, chiese il suo arresto, ipotizzando un pagamento di tangenti nel settore della sanità privata della regione Abruzzo. Dopo un mese passato nel carcere di Sulmona, il governatore ottenne gli arresti domiciliari ribadendo la propria totale estraneità alla vicenda. La giunta regionale di centrosinistra, travolta dallo scandalo, venne sconfitta alle elezioni che si sarebbero tenute cinque mesi più tardi. Oggi viene fuori che dalle carte processuali, sono emersi alcuni rapporti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Banca d’Italia che vanno nella direzione opposta da quella imboccata dalla procura di Pescara: Del Turco, da governatore dell’Abruzzo non favorì affatto la le cliniche private – come invece aveva sostenuto il suo principale accusatore, il re della sanità privata abruzzese, Vincenzo Angelini – “ma avviato invece un drastico taglio alle richieste illegittime dello stesso Angelini”.
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