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DI WILDGRETA
Ecco le registrazioni audio che Patrizia D’Addario ha fatto a conferma di quanto ha dichiarato a inquirenti dell’inchiesta di Bari e ai giornali. Era tutto vero. Capezzone consiglia a L’Espresso di farsi una vacanza, io consiglio a Capezzone il ritiro dalla politica.Infatti lui non fa più politica, essendo impegnato a difendere l’indifendibile. Se volete ascoltare le registrazioni ecco il link, più avanti, invece, c’è l’articolo in cui il governo se la prende con L’Espresso, perchè “pesca nel torbido”. Forse Rotondi, Capezzone e la Boniver non hanno capito che qui non si tratta più di pescare, in quanto tutta la melma possibile è già emersa e una parte di quella melma siede addirittura in parlamento e vota i provvedimenti che riguardano milioni di cittadini. E’ questo il vero scandalo, Rotondi, non la sesso-dipendenza di un uomo sul viale del tramonto.
ROMA
S’infiamma la polemica tra il gruppo Espresso e Berlusconi. Le registrazioni audio degli incontri con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fatte dalla escort Patrizia D’Addario a Palazzo Grazioli sono on line sul sito dell’Espresso. Gli incontri riguardano una festa a metà ottobre 2008, poi quella del 4 novembre; mentre sono pubblicate anche due telefonate del 5 novembre, una della D’Addario con Giampaolo Tarantini e l’altra ancora con Berlusconi.
La maggioranza insorge e protesta contro quella che viene definita dal ministro Rotondi una «violazione di ogni etica nella comunicazione». La divulgazione delle registrazioni – rincara Rotondi – «fa capire quanto alta è l’intimidazione sul governo e quanto sereno e pulito è il servizio di Berlusconi alla guida del Paese». «Il gruppo Espresso-Repubblica è come il proverbiale ultimo giapponese. Ma, nonostante tanti sforzi, la bolla del pettegolezzo e del fango contro Silvio Berlusconi e il Governo si è già sgonfiata. E allora resta solo il tentativo patetico di rianimare una campagna giornalistica già morta. Si rassegnino, e si facciano una vacanza: ne hanno evidentemente bisogno» dice il portavoce del Pdl Capezzone. Sulla stessa linea la deputata Margherita Boniver: «Ancora una volta L’Espresso si distingue per l’appassionato desiderio di verità: frugando e rifrugando nella spazzatura è riuscito a riciclare brandelli di registrazioni sconclusionate e datate. Sarebbe meglio che prendessero qualche tempo di meritato riposo».
LA STAMPA 20 LUGLIO 2009
articoli correlati aggiornamento continuo:
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NELL’AMBITO DELLO SCIOPERO DEI BLOG CHE PROTESTANO CONTRO IL DDL ALFANO, L’ITALIA DEI VALORI ALLE ORE 18 Da’ APPUNTAMENTO IN PIAZZA NAVONA, DOVE ANTONIO DI PIETRO E IL COORDINATORE DEL LAZIO, SEN. STEFANO PEDICA, DISTRIBUIRANNO LE MAGLIETTE “GIORGIO NON FIRMARE”, OVVERO UN INVITO A GIORGIO NAPOLITANO A NON FIRMARE IL DDL INTERCETTAZIONI O DDL ALFANO, CHE OLTRE ALLE NORME CHE IMPEDISCONO LA PUBBLICAZIONE E LIMITANO FORTEMENTE LE INTERCETTAZIONI, CONTIENE LA NORMA COSIDDETTA “AMMAZZABLOGGER”.
ALLE ORE 19, SEMPRE IN PIAZZA NAVONA, SI TERRA’ LA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL COORDINAMENTO BLOGGER “DIRITTO ALLA RETE”, SEMPRE CONTRO LE LEGGI CHE VOGLIONO IMBAVAGLIARE INTERNET.
14 luglio 2009
DI WILDGRETA
Parlavano di sicurezza, volevano rendere le nostre città e le nostre vite più protette, ed ecco che in un solo colpo il governo dà il via libera a mafiosi, pedofili, delinquenti col colletto bianco, con l’autista o con la pistola. La pagina più nera di una democrazia, che forse non esiste nemmeno più dal giorno in cui la destra ha vinto le elezioni. Ma, come dice Berlusconi, “continuano a votarci, quindi andiamo avanti”. Come dargli torto? E invece si può dargli torto, pensando che avendo in mano l’informazione, la maggioranza degli elettori non sa cosa stia davvero succedendo nel nostro paese e di questo, purtroppo, dobbiamo ringraziare soprattutto i dirigenti del PD, ex DS, che nulla hanno fatto per impedire che accadesse qualcosa che sembra già irreparabile. Chissà se D’Alema, adesso, ha qualcosa da dire in proposito…
Alcuni dei commenti principali in questi articoli:
Volevo assistere con i miei occhi a questo risveglio improvviso di Paolo Guzzanti ma sono arrivata troppo tardi: il sito è inaccessibile. Con la copia cache egirando un po’ in rete sono riuscita a trovarei pezzi più importanti, eccolI:
DAL BLOG: www.paologuzzanti.it
NON PARLIAMO DELLA SIGNORINA MARA CARFAGNA, CALENDARISTA DALLE PARI OPPORTUNITA’, MA….
2 Novembre 2008 Leggi il seguito di questo post »
IL RETROSCENA. Telefonate registrate ma non utilizzabili nel processo
(foto tratta dal sito http://www.xantology.com)
ANM: “Ipotesi Inaccettabile”. Di Pietro: “E si si trova una prova, si butta via?”
di LIANA MILELLAROMA – Quando parla, in commissione Giustizia, lo ascoltano in quattro. La leghista Lussana che presiede (la Bongiorno è a Brescia per difendere la Forleo), il centrista Rao, la radicale Bernardini, la democratica Concia. La “bomba” di Niccolò Ghedini sulle intercettazioni, raccontata in giuridichese stretto come lui è solito fare, non viene avvertita in tutta la sua distruttiva potenza per il futuro delle indagini, per l’esito dei processi, per le garanzie dei cittadini, per le tasche dei contribuenti. Un fatto è certo: da ieri, il ddl del governo sulle intercettazioni, varato il 3 giugno e firmato dal Guardasigilli Angelino Alfano, non c’è più. Ben altro vuol fare Berlusconi. Leggi il seguito di questo post »
INTERCETTAZIONI: BERLUSCONI, SOLO PER CRIMINALITA’ E TERRORISMO
Roma, 2 ago. (Adnkronos) – “Il mio auspicio e’ che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite soltanto nelle indagini che riguardano organizzazioni criminali come la mafia, la ‘ndrangheta e via di seguito o che riguardino il terrorismo internazionale e spero che dal Parlamento venga fuori una legge cosi’ come io spero che sia”.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg 4.
03.ago Roma, 20:24 LaRepubblica.it
INTERCETTAZIONI: FRANCESCHINI, PAROLE PREMIER GRAVISSIME
“Una cosa gravissima”. Cosi’ il numero due del Pd, Dario Franceschini, ai microfoni del Tg1, giudica le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle intercettazioni. “Una cosa e’ impedire le intercettazioni sui giornali” per gettare discredito su una persona, “altra cosa – sottolinea Franceschini – sono le intercettazioni usate per combattere la criminalita’ e garantire la sicurezza dei cittadini”.
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