
di Wildgreta
La cronaca politica di questi giorni, non cessa di suscitare in me forti preoccupazioni. In pratica, non so dove si stia andando: Alla deriva? In un reparto di neuropsichiatria? Felici verso il disastro? Dubbiosi verso la salvezza? Facciamo una carrellata degli ultimi eventi:
Il caso Travaglio- Schifani provoca multe, rischiami, prese di posizione e alla fine, persino lo spostamento dell’orario dell’Approfondimento del TG3 Primo Piano che non c’entrava nulla. I giornalisti si ribellano, Veltroni dice che lui non c’entra.
Celentano si ricrede su Berlusconi e dice che, forse, Silvio è cambiato davvero.
D’Avanzo da Repubblica attacca Travaglio e non si capisce perchè.
Scalfari da Repubblica attacca Berlusconi definendolo un grande attore.
Travaglio da Repubblica attacca D’avanzo che, dice, lo detesta senza neppure conoscerlo.
La Spagna attacca l’Italia perchè si dimostra xenofoba (decreto sicurezza su rom e clandestini)
Frattini sull’immigrazione pensa sia auspicabile un disegno di legge in accordo con opposizione e inquadrato in norme UE.
Bossi dice alla Spagna che i primi a sparare sugli immigrati sono stati loro.
La Carfagna non da il patrocinio al Gay Pride perchè I GAY a suo avviso non sono discriminati e con queste manifestazioni vogliono soltanto arrivare al riconoscimento delle coppie omosessuali e magari al matrimonio. Un occhio di riguardo, lo invoca per le badanti.
La Libia si arrabbia con L’Italia per la nomina di Calderoli.
L’Italia risponde alla Libia che non vuole ingerenze nella formazione del governo
Le neoparlamentari del PDL non vogliono essre definite “pin up o topolone”.
A Napoli si temono epidemie per l’accumulo di rifiuti. Scoppiano disordini e roghi. Il prefetto è preoccupato. Che Silvio li salvi.
A Salerno si multano i padroni dei cani sprovvisti di paletta.
Giovanardi paragona Don Gelmini a Don Bosco.
La moglie del deputato Giorgetti della Lega Nord viene condannata per truffa alla Regione Lombardia.( Nasce Milano ladrona?)
Veltroni e Berlusconi liquidano in 30 minuti la pratica della collaborazione fra maggioranza e opposizione: è nata la “melassa tossica”?
D’Alema riunisce un gruppo del PD alla Fondazione Italiani, ma non si deve parlare di correnti, non si deve parlare di disaccordi con Veltroni, non si deve parlare di mettere in discussione la leadership del PD, insomma non si deve parlare. Parleranno solo loro, tra loro e senza dirci cosa si sono detti. Pare che, comunque, pur essendo passato qualche anno, D’Alema abbia ancora sullo stomaco la micidiale “crostata” del famoso patto e l’idea di passare i prossimi cinque anni a dosi massicce di bicarbonato per digerire la “frittata” del patto Veltroni- Berlusconi, lo spaventi alquanto.
Dal canto suo, Berlusconi, vestiti i panni di statista, decide di non rilasciare più dichiarazioni estemporanee per strada. Disappunto dei cronisti di Montecitorio che si annoiano molto di più.
Berlusconi ed il suo governo sono felici di andare d’accordo con l’opposizione, parlano di “bipolarismo maturo“, come se avessero mangiato banane verdi fino al giorno al prima. Forse, dopo l’amichevole chiacchierata, verrà concesso anche un riconoscimento al “governo ombra” di Veltroni. Non sappiamo ancora se si tratti di uno speciale dispositivo catarifrangente o di un riconoscimento istituzionale, quello che è certo è che non si chiamerà più “shadow cabinet”, in nome di un finalmente ritrovato spirito di Unità Nazionalista.
Bè, anch’io se fossi al governo auspicherei che l’opposizione non mi rompesse troppo le scatole. Se fosse del tutto assente, ancora meglio. Se quel che ne resta, poi andasse pure d’accordo con me, brinderei pure. Purtroppo, però, c’è ancora Di Pietro a fare da solo l’opposizione e questo rovina un quadro “quasi perfetto”…
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17 febbraio 2009 — wildgreta———————————————————————
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