Sciolta nell’acido, Cordopatri: “Mantovano si dimetta”.Era stata esclusa dal programma di protezione

“Il ritrovamento dei resti sciolti nell’acido del corpo della testimone di giustizia calabrese Lea Garofalo è l’atto finale di una vicenda che si ripete periodicamente in casi di testimoni di giustizia privati della protezione in costanza di pericolo”. Lo afferma la testimone di giustizia Maria Giuseppina Cordopatri “pure privata – aggiunge – della protezione della stessa commissione centrale”. “Altri casi – dice la Cordopatri – di lupara bianca sono avvenuti recentemente in Calabria e i testimoni campani Domenico Noviello e Michele Orsi sono stati uccisi da killer a colpi di arma da fuoco, perché privati in modo analogo della protezione. L’esistenza di un procedimento penale, il 11630/09 alla Procura di Roma è la prova di un grave abuso d’ufficio. Le responsabilità dell’accaduto vanno ricercate in quell’organo amministrativo, la commissione centrale ‘protezione’ del Viminale, che, nel caso di Lea Garofalo, addirittura si è ostinata dopo una sentenza del Consiglio di Stato che annullava le sue avventate decisioni di espellerla dalla protezione, nel non applicare tale sentenza. Il suo presidente, il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano deve dimettersi”.

telereggio 18 ottobre 2010

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