DI WILDGRETA
Ci eravamo già occupati della creatura di Michela Brambilla, ovvero il sito da 9 milioni di euro che in passato ne era costati 45 (poi chiuso da Rutelli), e nato per promuovere l’Italia.La rossa Brambilla, come sapete, ha voluto lanciarsi nell’impresa di rianimare il turismo italiano riesumando il vecchio sito, ma con un nuovo logo, una nuova architettura, ecc. Le visite, però, racconta l’Espresso, sono solo poche centinaia al giorno e provengono solo dall’Italia.In pratica, ne fa di più Wildgreta a costo zero.Come mai? Nel pieno dello scandalo Noemi, era proprio il premier a dare il benvenuto in Italia agli ipotetici turisti.Oggi, invece, abbiamo scoperto che Berluscon ed il suo messaggio al miele sono spariti, la homepage appare più varia e le voci sono aumentate.Eppure i risultati tardano ad arrivare.Sarà che la politica non va d’accordo con il web, visto che tutti i maggiori portali politici sono un autentico disastro.Ce lo racconta Flavia Amabile su La stampa.it, con l’articolo “You tube de noantri”.Anche i siti della Camera dei Deputati e della Gelmini sono un flop, perchè non sono aggiornati, sono scarsi di contenuti in alcuni casi sono anche vietati i commenti.La politica fa a botte con la rete, forse perchè proprio non sa usarla.E allora perchè buttare i soldi? Bè, magari, si può accontentare qualche amico con la scusa del nuovo sito internet, tanto a pagare non sono loro. Siccome mi rifiuto di credere che i politici non trovino webdesigner all’altezza, opto per l’ipotesi “vecchio amico”. Certo, poi, non bisogna lamentarsi se la rete batte la politica sia sul fronte dell’informazione che su quello dl design.Volete vedere come appare Italia.it senza il benvenuto del Premier? Cliccate qui: http://www.italia.it/it/home.html.A mio parere è meglio di prima, ma peggio di come lo avrebbe fatto “uno bravo” guidato da qualcuno “con la testa”.
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