FOTO MANIFESTAZIONE 8 LUGLIO 2008-ROMA-FONTE: CORRIERE.IT
DI WILDGRETA
Il ministro Carfagna deve aver pensato che la vendetta è un piatto che va consumato freddo, anzi gelato.Infatti è passato un anno da quel famoso No Cav Day, in cui Sabina Guzzanti lanciò dal palco di piazza Navona la sua invettiva contro le donne che diventano ministro non per meriti politici.Anche la Guzzanti, in realtà, non fece altro che riprendere il contenuto di un articolo pubblicato da un quotidiano spagnolo e, quello era il momento clou del presunto scandalo delle intercettazioni hard di cui L’Espresso aveva annunciato la pubblicazione. La pubblicazione non arrivò mai, ma ne parlò tutta la stampa. E allora, perchè mai, Repubblica avrebbe dovuto ignorare l’intera questione? Non è dato a sapersi.Ma se chi ha ingiuriato il ministro Carfagna è Sabina Guzzanti, come mai il ministro querela Repubblica che ha solo riportato le sue parole? Anche questo è un mistero.L’ipotesi più probabile, è che a qualcuno sia sembrato opportuno ingrossare il numero delle querele ai giornali per non sentirsi troppo solo e far apparire alcuni quotidiani come strumenti lesivi della dignità altrui. “Non solo hanno scritto che il premier aveva problemi di erezioni, ma anche che il ministro Carfagna era….”
E’ solo un’ipotesi, naturalmente. Comunque, in questo articolo troverete tutte “le frasi ingiuriose” e devo dire che, rileggendole, forse se fossi stata il ministro Carfagna, avrei preferito non ricordarle al mondo. (Molti di noi le avevano già dimenticate)
Rispondi