BUON FERRAGOSTO ANCHE AL GOVERNO, SPERANDO CHE SI FACCIA VENIRE QUALCHE IDEA

ferragosto

DI WILDGRETA

La nostra crisi economica non sta affatto migliorando, il nostro deficit neppure.Le famiglie italiane, nella migliore delle ipotesi, sono indebitate in media per 15.000 euro a testa.Molti non sono  andati in vacanza come, del resto,  l’anno scorso.Prima potevano permetterselo, ma adesso no. La Gerit, concessionaria per la riscossione dei tributi, scrive ai contribuenti che devono ricevere un rimborso delle tasse, chiedendogli se intendono compensare il rimborso con i debiti nei confronti dell’erario come, ad esempio, le multe.Ti dà 60 giorni di tempo per dire “sì”.Se non rispondi significa che rifiuti l’allettante proposta (lasciare a loro il tuo rimborso tasse e pagare il tuo debito).Il problema è che di lettere ne hanno inviate due in due mesi (così ci scrive un lettore) e la seconda annullava la prima.Così i tempi per rispondere si sono allungati.A giugno avevi 60 giorni, ma mandandoti un’altra lettera alla fine di luglio, i sessanta giorni scadranno alla fine di settembre e i giorni  diventano così 90.In questo modo, anche il pagamente dei rimborsi delle tasse annunciati con orgoglio da Tremonti, slittano di 3 mesi.Non so quante persone non abbiano neppure una vecchia multa rimasta in sospeso.

Questa come altre idee geniali fanno ormai parte del corredo di questo governo, al quale, però vorrei suggerire di farsi venire qualche altra buona idea per la crisi economica, la disoccupazione e le imprese che rischiano la chiusura.Pensate che nella sola Sardegna sono  200.000 posti di lavoro a rischio in autunno, mentre nella sola provincia di Varese sono 2000 le imprese che rischiano la chiusura.

Visto che i redditi da lavoro dipendente non possono sopportare ulteriori tassazioni, i liberi professionisti che non evadono ormai sono quasi sul lastrico, molti lavoratori sono in cassa integrazione o hanno già perso il lavoro, eccetera eccetera, o si pensa ad interventi più incisivi delle social card e delle “preghiere alle banche perchè aiutino le imprese”, o il  futuro del paese non sarà nero ma nerissimo.

Di solito si dice che l’allenatore “non arriverà a mangiare il panettone”, ma qui, probabimente, l’allenatore non riuscirà neppure a far stappare lo champagne che ha promesso di far trovare a novembre nelle c.a.s.e dei terremotati dell’Aquila arredate dall’Ikea….

Di Pietro: ”Craxi incallito corrotto”, Stefania Craxi:”Di Pietro cancro della politica da isolare”

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leggi l’articolo:

Di Pietro: ”Craxi incallito corrotto”, Stefania Craxi:”Di Pietro cancro della politica da isolare”

Di Pietro se la prende con il ministro Bondi per aver sovvenzionato la Fondazione Craxi.Dal sito della fondazione, però, leggiamo che sono tre i ministeri che la sovvenzionano, quindi estenderei la protesta anche a Frattini e alla Gelmini, titolari degli altri due ministeri che sovvenzionano la fondazione in questione:

“La Fondazione Bettino Craxi è stata costituita a Milano il 18 maggio 2000, per volontà di Stefania Craxi, che ne è il Fondatore e Presidente Onorario.
La Fondazione, che non ha fini di lucro e non può distribuire utili, ha come finalità principale la tutela della personalità, dell’immagine, nonché del patrimonio culturale e politico di Bettino Craxi. Il 19 marzo 2001, la Fondazione Craxi ha ottenuto il riconoscimento giuridico ed è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano, al numero 3.
Il 28 ottobre 2003, le carte dell’Archivio Craxi sono state dichiarate, dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio, di “notevole interesse storico”. Lo stesso provvedimento è stato esteso, in data 24 marzo 2005, alle foto, ai video e al materiale a complemento.
Dal novembre 2003, la Fondazione Bettino Craxi è membro effettivo dell’ ICA (International Council of Archives).
Il 31 marzo 2004 si è costituito il Comitato Scientifico della Fondazione Bettino Craxi, composto da eminenti personalità del mondo accademico e culturale italiano.
Negli triennio 2004-2006, la Fondazione Craxi ha usufruito del contributo annuale ordinario rivolto agli “Enti a carattere internazionalistico”, essendo stata inserita nell’apposita tabella del Ministero degli Affari Esteri.
Nel triennio 2004 – 2006, la Fondazione Craxi ha ottenuto il contributo annuale ordinario per gli Istituti Culturali dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2006 la Fondazione ha ottenuto infine il contributo del Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) per gli Istituti Scientifici speciali.

BOSSI E LA LEGA CONTRO IL SUD

Manifesto_legaNord_2008

(MANIFESTO LEGA NORD 2008)

La Lega e il Sud, così Bossi e i suoi tolgono 2 miliardi alla Sanità meridionale

di MARCO ESPOSITO

NAPOLI (13 agosto) – Cosa vuole la Lega? È la domanda che si fanno i commentatori sui giornali, stupiti e forse un po’ storditi dalla raffica di proposte su gabbie salariali, bandiere e dialetti. Le cose, forse, sono molto più semplici: la Lega vuole soldi. I primi conti sul federalismo fiscale, infatti, mostrano che il cosiddetto dividendo per il Nord non ci sarà o sarà molto modesto.

Al contrario di quel che si pensa, infatti, il Sud non è affatto il bengodi della spesa bensì la patria della cattiva spesa. Per la sanità, la principale voce dei bilanci regionali, la spesa procapite è in Campania e in tutte le regioni del Mezzogiorno (Molise escluso) inferiore alla media nazionale. Certo, i servizi offerti al cittadino sono molto carenti, ma secondo i principi che ispirano la riforma federalista gli standard di qualità del servizio dovrebbero migliorare. Quindi il Sud dovrà imparare a spendere bene le risorse ma non dovrebbe vedersele tagliare.

La Lega allora ha pensato di aggirare il problema ripescando un’ipotesi già presente nel disegno di legge sul federalismo fiscale approvato dalla Regione Lombardia e poi accantonato. La proposta era di ridurre la perequazione, cioè il fondo di solidarietà verso le regioni deboli, in proporzione al minor costo della vita. Se per gestire un ospedale in Veneto si paga 100, è il ragionamento, per un identico ospedale del Sud devono bastare meno soldi perché al Sud la vita è meno cara. La Banca d’Italia ha stimato in un 16% il differenziale Nord-Sud e questo vorrebbe dire che 100 in Veneto si traduce in 84 in Sicilia o Campania. Leggi il seguito di questo post »

FACEBOOK FA INGRASSARE?

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