di Wildgreta
Ben alzato, Franceschini.
Da mesi la rete diffonde il malessere che si respira nelle tendopoli, da mesi i sindaci lanciano continui appelli.Sono arrivati fino a Roma, gli sfollati, per gridare che a l’Aquila non è partito niente e tutto è fermo al 6 aprile. Oggi anche Franceschini se n’è accorto. Bravo. E ora cosa propone? Di chiudere la stalla? Non si è accorto della massa di buoi che corre libera per i terreni agricoli espropriati a L’Aquila?
‘La new town prevede 3.500 appartamenti”
L’Aquila, l’allarme di Franceschini: ”A settembre 30mila senza casa”
L’Aquila, 25 lug. (Adnkronos/Ign) – Il segretario del Pd ha visitato le tendopoli ed ha incontrato Bertolaso e gli amministratori delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo: ”Aspettiamo risposte concrete, non di immagine, per capire qual è la soluzione per chi ancora non sa dove andare, tutte persone che sono nelle tende o negli alberghi”. La replica di Bonaiuti: ”Ricostruzione in tempi record”. Il sindaco Cialente contro il dl anticrisi: ”Sconsiderato far pagare le tasse agli aquilani”. L’Aquila, la caserma della Finanza sarà la casa di parte degli sfollati
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L’Aquila, 25 lug. (Adnkronos/Ign) – “Aspettiamo risposte concrete, non di immagine, per capire qual è la soluzione per chi ancora non sa dove andare”. Dario Franceschini ha incontrato gli amministratori delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, ha visitato le tendopoli e incontrato il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Ma nel bilancio di questa visita in Abruzzo il leader Pd, pur riconoscendo gli sforzi compiuti fino ad oggi nella ricostruzione, non risparmia critiche ai piano previsto dal governo e in particolare lancia l’allarme in vista dell’arrivo dell’autunno.
“Con responsabilità e spirito costruttivo bisogna dire alcune cose. I sindaci hanno spiegato che per metà settembre qui si tornerà ad accendere i termosifoni, la new town dell’Aquila prevede 3.500 appartamenti. Speriamo che tutto avvenga nei tempi previsti ma comunque restano 30mila persone con il problema di dove andare, tutte persone che sono nelle tende o negli alberghi”.
Franceschini ha sottolineato: “Per amore della verità bisogna dire che anche se il piano viene completato, resta il problema di 7mila nuclei familiari che vanno incontro al freddo, pur non tacendo che anche ad agosto vivere in una tenda non è agevole”. Il leader democratico ha infine denunciato che “c’è una distanza enorme tra quello che viene raccontato e ciò che avviene nella realtà”.
Stessa accusa per il dl anticrisi. ”Il nostro dovere di controllo di opposizione esige che denunciamo la vergognosa distanza tra le cose annunciate, gli atti parlamentari e quello che viene effettivamente realizzato” ha rimarcato il leader democratico.
Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, contesta il decreto nella parte che riguarda il trattamento fiscale per le aree terremotate. “E’ un atto sconsiderato, una cosa profondamente sbagliata che incide sulle aspettative della gente, un fattore fondamentale” ha detto il primo cittadino.
“Mi trovo alle prese con l’umiliazione, come sindaco, di dire che la mia popolazione non può pagare le tasse. Pensare che da qui a quattro mesi qui tutto torna normale e si possa tornare a pagare le tasse, che sia chiaro è un dovere, è falso ed è una miccia che viene accesa in un periodo delicato come quello di settembre e ottobre”, ha poi aggiunto, criticando anche il fatto “che la copertura degli interventi sta nei soldi che pagheranno gli abruzzesi”.
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