Il caso Letizia «In questa storia nulla che non sia pulito»
Il premier: per l’opposizione sarà un boomerang
ROMA — La verità su Noemi non è ancora emersa. Lo dice Silvio Berlusconi. Aggiunge che la «vera situazione », la natura dei rapporti che ha intrattenuto in questi anni con la famiglia di Casoria, potrebbe essere oggetto di un suo intervento in Parlamento: «Sono tentato di andare a riferire in Aula, ma ci devo riflettere, in ogni caso non sarà subito…».
Il presidente del Consiglio apre di fatto la campagna elettorale in vista delle elezioni europee con una serie di interviste a tv locali e ad alcune radio. Lo fa a Palazzo Grazioli, nel suo studio, in una giornata caldissima che trascorre interamente in casa, per il secondo giorno consecutivo. Parla di politica, dell’opposizione, di riforme istituzionali, ma alla fine tocca anche l’argomento che ha causato la rottura con la moglie: l’amicizia con la famiglia della ragazza napoletana, la natura dei rapporti con Noemi Letizia.
Sull’argomento il premier ha una strategia, che ha una scansione temporale: «Prima li lascio andare avanti, perché così si mostrano per quello che sono. E sarà un boomerang tale che si vergogneranno, e perderanno consenso e la stima degli elettori, perché in tutta questa vicenda non c’è nulla che non sia più che pulito». Il riferimento è all’opposizione, a chi lo attacca toccando un argomento della sua vita privata, a chi insinua che nella frequentazione con la ragazza che aspira a fare la velina ci sia qualcosa di torbido o poco chiaro: «Il comportamento di molti giornali è veramente indegno, ignobile e direi sconcio, e quando la gente si accorgerà di quale è la vera situazione ci saranno molte persone che si dovranno vergognare».
Dice il Cavaliere che «in questa situazione non c’è nulla che sia meno di pulito e questo verrà fuori». Aggiunge che per ragioni di riservatezza ha consigliato alla famiglia Letizia di non parlare della genesi del rapporto: «Io mi sono divertito a dire alla famiglia di cui sono amico da molti anni che non dessero risposte su quella che è stata la nostra frequentazione in questi anni per il semplice motivo che mi sembra che debba essere chiaro a tutti come sia meschina e indebita la volontà di chi si immette nella privacy che riguarda ciascuno di noi».
Cosa potrà dire Berlusconi in Parlamento? Il suo avvocato e consigliere Niccolò Ghedini non dà dettagli ma dice che se veramente il presidente del Consiglio andrà in Aula a riferire lo farà «per tutelare il suo onore e la sua immagine, per smentire tutte le demenziali ricostruzioni circolate in questi giorni, per narrare e rendere pubblica la genesi di un rapporto che non ha alcuna implicazione di tipo sentimentale o sessuale…».
In chiave elettorale fa previsioni il ministro Gianfranco Rotondi: «Silvio cavalca l’antipolitica alimentata dalla sinistra e dai poteri forti. E’ la sua specialità: gli avversari gli preparano la corda e lui gliela avvolge intorno al collo. Vedrete che anche la doppietta Noemi-Mills elettoralmente faà male a chi l’ha sparata».
Marco Galluzzo
Corriere della Sera 24 maggio 2009
Rispondi