Testo Discorso Berlusconi a Onna, 25 Aprile

(Emmevi)

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Il presidente del Consiglio Berlusconi prende parte ad Onna alle celebrazioni per il 64° anniversario della Liberazione (Emmevi)

(foto Corriere della Sera)

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25 APRILE/BERLUSCONI PRESIDENTE-PARTIGIANO e I CADUTI “TUTTE E DUE LE PARTI”

Il presidente del Consiglio Berlusconi prende parte ad Onna alle celebrazioni per il 64° anniversario della Liberazione (Emmevi)

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NOTE di Wildgreta: BERLUSCONI  A ONNA HA INVITATO   A COMMEMORARE ANCHE I CADUTI DELLA REPUBBLICA DI SALO’

Propongo di commemorare anche i tanti caduti nazisti che non avevano capito di essere dalla parte sbagliata.


25 APRILE: BERLUSCONI, “RISPETTO PER TUTTI I CADUTI, NON E’ NEUTRALITA’’”

L’Aquila – “Dobbiamo ricordare con rispetto tutti i caduti, anche chi ha combattuto dalla parte sbagliata sacrificando la propria vita ad una causa gia’ persa” Cosi’ il premier Silvio Berlusconi da Onna, paese simbolo del terrenmoto in Abruzzo in occasione della cerimonia del 25 aprile. “Questa non e’ neutralita’ o indifferenza – ha aggiunto – perche’ tutti gli italiani stanno con chi ha combattuto per la patria. La Resistenza, come il Risorgimento, e’ uno dei valori fondanti della nostra Nazione e rimanda alla liberta’ che viene prima delle leggi e dello Stato”. (aga)

25 APRILE:PIUTTOSTO FESTEGGIO DA SOLA

25aprile1

DI WILDGRETA

Franceschini sarà ad Onna con  il Premier, la rivista della fondazione del  “compagno Fini” dice che è ora di finirla con queste liti sulla liberazione, va festeggiata e basta, e i partigiani ci hanno liberato. Anche Maroni presenzia all’incontro con il Capo dello Stato. insomma restano solo La Russa, Pansa e i nostalgici del fascismo che, a Roma, affiggono manifesti in “onore dei camerati della RSI”. Per il resto, la “grande pacificazione” è fatta. Per questo, oggi, preferisco festeggiare da sola. Non ci credo.

“Benito Amilcare Andrea Mussolini proclamava in piazza San Sepolcro, nel 1919: “Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente”. Era la nascita dell’incubo chiamato Fascismo, del quale tra qualche ora proviamo a festeggiare la sconfitta. Ma è davvero chiusa quella storia? ” (fonte)

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