Berlusconi replica al “ciarpame” di Veronica: IL PDL non vuole candidati sciatti e puzzolenti

LA COMICA FINALE

DI Wildgreta

Non sapevo che i candidati di sinistra fossero maleodoranti. In effetti la scelta,                    secondo   Berlusconi, è quasi obbligata: O peschi dallo spettacolo, o ti devi accontentare di persone sciatte e puzzolenti. Chissà come si sentirà David Sassoli, e chissà come si sentiranno le candidate dell’IDV che, purtroppo, non hanno mai fatto un calendario. Dovranno accontentarsi dei manifesti elettorali con le loro foto semplici, della serie: ” Faccio il soffritto e  vi illustro  il programma” , oppure: ” Non ho trovato il parrucchiere aperto ma questo è il mio programma per l’Europa”, o ancora.” Scusatemi se sudo e ho un  vestito di tre anni fa “.  Che tristezza, ma sì, ha ragione Silvio; vuoi mettere una foto in bikini o sotto la doccia? Quello sì che è presentarsi bene. Non ci saranno più problemi a Bruxelles, e anche il suino italiano, potrà avere il suo dovuto riconoscimento. Anzi, sono sicura che sarà riconosciuto in quote sempre maggior e che, alla fine, in quelle quote includeranno anche i deputati italiani.

Veronica lo stronca, Berlusconi: «Non vogliamo politici maleodoranti e malvestiti»

«Ciarpame senza pudore». Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione, l’uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail – in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall’articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo – il suo stato d’animo di fronte a ciò che hanno scritto i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee.

Da Varsavia Berlusconi replica alle osservazioni di quella che è ancora sua moglie: «Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali, mi dispiace». Il premier italiano ha difeso le candidature del Pdl. «Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni e che magari non siano maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti».  Per Berlusconi tutta la vicenda è frutto  dell’ennesima manovra della sinistra sulle liste pdl, manovra che – ha detto – si ritorcerà come un boomerang contro chi l’ha scatenato.

Di ben altro tenore sono le dichiarazioni di Veronica Lario. «Voglio che sia chiaro – spiega nel suo messaggio – che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire». Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che «per fortuna è da tempo che c’è un futuro al femminile sia nell’imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C’è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile».

«In Italia – aggiunge la moglie del presidente del Consiglio – la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti».

«Qualcuno – osserva Veronica Lario – ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore.  Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere». La signora Berlusconi prende anche l’iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d’una ragazza di 18 anni: «Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato».

Intanto si sono chiuse le liste per le europee. Il deputato Pd Roberto Giachetti trova stucchevole e ipocrita il dibattito sulle candidature delle “veline”. “Perché non si parla anche dei velini?”, dice. “ Le candidature maschili avvengono forse in modo diverso? Tra queste c’è una selezione di merito? “.

E in effetti fra le ultime novità c’è la candidatura di Emanuele Filiberto di Savoia, reduce dal successo di “ballando sotto le stelle” nelle liste dell’Udc. Il principino si presenta “in nome dei valori della famiglia e cristiani” e, quanto alla sua dote politica dice “conosco la metà dei capi di stato europei e l’altra metà sono miei parenti”.

A proposito di parentele, con Berlusconi correrà anche Clemente Mastella, mentre sembra tramontare la candidatura di Paolo Cirino Pomicino (potrebbe però presentarsi la figlia).

Polemiche ancora aperte sulle candidature femminili del Pdl. Vittoria Franco (Pd) accusa: «La candidatura in massa di veline alle europee da parte del premier è uno scandalo». Ma non si sa ancora quali e quante new entries ci saranno nelle liste Pdl, dove sono riconfermati tutti o quasi tutti gli uscenti.

Il Pd ha chiuso le liste una settimana fa. Dario Franceschini ha deciso di non candidare se stesso nè altri leader come candidati di bandiera, ma solo persone che poi resteranno davvero nel Parlamento europeo. Tra questi c’è il giornalista del Tg1, David Sassoli. Il leader del Pd continua la sua battaglia non solo contro Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni, ma anche contro il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha fatto la stessa scelta. Di Pietro è capolista in quattro circoscrizioni su cinque, nelle Isole il nome di punta è Leoluca Orlando.

Nell’Udc oltre a Emanuele Filiberto di Savoia ci sarà, nella testa di lista, per la circoscrizione nord-ovest Magdi Cristiano Allam.
La sinistra comunista, che mette insieme Rifondazione comunista e Pdci, Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Consumatori uniti, sarà l’unica sulle schede elettorali delle europee ad avere falce e martello. «Siamo l’unico voto utile», sostiene Oliviero Diliberto . I capilista: Vittorio Agnoletto nel Nord-ovest e al Sud, il segretario Pdci Diliberto al Centro, Lidia Menapace nelle isole e l’astrofisica Margherita Hack nel Nord-est.

Nel Nord-est si presenta anche la lista Bonino Emma con Bonino (capolista), Marco Pannella, Marco
Cappato.

L’UNITA’ 29 aprile 2009

Noemi, la diciottenne che ha scatenato Veronica:” Io lo chiamo papi”

«Una sorpresa da “papi”. Eccezionale. Chi se lo scorda più questo diciottesimo compleanno. Ho pianto di gioia. E i miei amici: certo, sapevano che frequento da un po’ il mondo dello spettacolo, ma mai avrebbero immaginato».

Ecco Noemi Letizia, la diciottenne che alla sua festa di compleanno ha visto comparire il premier Silvio Berlusconi, da lei soprannominato «papi» e che ha scatenato le ire di Veronica Lario. «Lo chiamo presidente, ma qualche volta mi scappa papi, secondo al mio papà, ovvio. Quale regalo mi ha fatto? È entrato con quel sorriso e un pacchettino in mano», con all’interno «un collier».

Berlusconi, ha spiegato Noemi, è un amico di famiglia. Però con i genitori «non è che si siano incrociati sul lavoro: mio padre è un dipendente comunale, e poi abbiamo una profumeria alla periferia di Napoli». Per Noemi invece il futuro è lo spettacolo: «Ho partecipato a programmi Rai, ho fatto la valletta, qualche cortometraggio. Ora faccio la ‘gossippinà per una tv locale, Rete A». La politica dunque per adesso può attendere «però sosterrò “papi” fino alla morte», ha detto la ragazza.

«Mi vuole bene come una figlia. E anche io, noi tutti gli siamo legati. Come si fa a non volergli bene? – si chiede Noemi – È un mito, non sapevo che sarebbe comparso così dal buio della sala. Ci sono state urla. Ho guardato mia madre che è sbiancata, tesa ma felice». Erano le 22, ha ricordato la ragazza. «Gli invitati stanno dentro, io arrivo dopo, con l’autista. Una Mercedes bellissima. Mi presentano al microfono, nel buio. Ovazione. Poi vedo mamma con gli occhi che le brillano, mi dice ‘c’è una sorpresà». «Luci spente, si apre la porta, eccolo, vedo papi, il mio secondo papi. Ora sogno di fare la show girl. Perchè io so fare tutto. Una Carlucci, una Cuccarini».

CANDIDATE PDL: CIARPAME PER VERONICA, NATE PER L’EUROPA PER SILVIO

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Veronica Lario: «L’uso delle donne per le Europee? Ciarpame senza pudore»

«Potere senza ritegno offende le donne»

La moglie del premier: «Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici»

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(Barbara Matera, candidata confermata)

Pdl e Europee: fuori la«rossa», dentro l’ex tronista

Lara Comi confermata la sua candidatura: un video imbarazzante

ROMA – «Ciarpame senza pudore». Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione all’Ansa, l’uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail – in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall’articolo pubblicato lunedì dalla Fondazione Farefuturo – il suo stato d’animo di fronte a ciò che hanno scritto martedì i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. «Voglio che sia chiaro – spiega – che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire».

LA DONNA IN POLITICA – Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che «per fortuna è da tempo che c’è un futuro al femminile sia nell’imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C’è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile». «In Italia – aggiunge la moglie del presidente del Consiglio – la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti». Leggi il seguito di questo post »

Berlusconi contestato a Napoli da un abruzzese: salta l’incontro con la stampa

l presidente del consiglio a napoli

Un uomo grida al premier: «Vattene a casa, non tornare a L’Aquila». È stato subito identificato

Berlusconi (da SkyTg24)
Berlusconi (da SkyTg24)

NAPOLI – La contestazione subita da un abruzzese è stata la causa delle mancate dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine dell’incontro fuori programma in Prefettura a Napoli sui rifiuti con il Sottosegretario Guido Bertolaso.

IDENTIFICATO – Berlusconi aveva appena iniziato a parlare quando l’uomo ha iniziato a gridare: «Vattene a casa, non venire più all’Aquila…» (guarda il video). Il premier ha atteso alcuni istanti provando più di una volta a riprendere a parlare invitando con gesti delle mani alla calma. Ma la contestazione è proseguita ed il presidente del Consiglio ha quindi deciso, visibilmente contrariato, di smettere di parlare, congedarsi dai giornalisti e raggiungere la macchina per lasciare la Prefettura. La polizia, nel frattempo, ha identificato l’uomo e, insieme a lui, è stata identificata un’altra persona che, come altre volte in passato, aveva esposto striscioni di protesta davanti la Prefettura napoletana.

Corriere della Sera 27 aprile 2009

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Testo Discorso Berlusconi a Onna, 25 Aprile

(Emmevi)

(Emmevi)

Il presidente del Consiglio Berlusconi prende parte ad Onna alle celebrazioni per il 64° anniversario della Liberazione (Emmevi)

(foto Corriere della Sera)

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25 APRILE/BERLUSCONI PRESIDENTE-PARTIGIANO e I CADUTI “TUTTE E DUE LE PARTI”

Il presidente del Consiglio Berlusconi prende parte ad Onna alle celebrazioni per il 64° anniversario della Liberazione (Emmevi)

25 APRILE,ONNA: NASCE IL PRESIDENTE PARTIGIANO: LEGGI ARTICOLO

25 APRILE, SALVATORE BORSELLINO: “LA NOSTRA FESTA PIU’ SACRA”: LEGGI ARTICOLO

NOTE di Wildgreta: BERLUSCONI  A ONNA HA INVITATO   A COMMEMORARE ANCHE I CADUTI DELLA REPUBBLICA DI SALO’

Propongo di commemorare anche i tanti caduti nazisti che non avevano capito di essere dalla parte sbagliata.


25 APRILE: BERLUSCONI, “RISPETTO PER TUTTI I CADUTI, NON E’ NEUTRALITA’’”

L’Aquila – “Dobbiamo ricordare con rispetto tutti i caduti, anche chi ha combattuto dalla parte sbagliata sacrificando la propria vita ad una causa gia’ persa” Cosi’ il premier Silvio Berlusconi da Onna, paese simbolo del terrenmoto in Abruzzo in occasione della cerimonia del 25 aprile. “Questa non e’ neutralita’ o indifferenza – ha aggiunto – perche’ tutti gli italiani stanno con chi ha combattuto per la patria. La Resistenza, come il Risorgimento, e’ uno dei valori fondanti della nostra Nazione e rimanda alla liberta’ che viene prima delle leggi e dello Stato”. (aga)

25 APRILE:PIUTTOSTO FESTEGGIO DA SOLA

25aprile1

DI WILDGRETA

Franceschini sarà ad Onna con  il Premier, la rivista della fondazione del  “compagno Fini” dice che è ora di finirla con queste liti sulla liberazione, va festeggiata e basta, e i partigiani ci hanno liberato. Anche Maroni presenzia all’incontro con il Capo dello Stato. insomma restano solo La Russa, Pansa e i nostalgici del fascismo che, a Roma, affiggono manifesti in “onore dei camerati della RSI”. Per il resto, la “grande pacificazione” è fatta. Per questo, oggi, preferisco festeggiare da sola. Non ci credo.

“Benito Amilcare Andrea Mussolini proclamava in piazza San Sepolcro, nel 1919: “Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente”. Era la nascita dell’incubo chiamato Fascismo, del quale tra qualche ora proviamo a festeggiare la sconfitta. Ma è davvero chiusa quella storia? ” (fonte)

Terremoto: Operaio muore mentre demolisce edificio, la volgarità del TG2

moriti-sul-lavoro

OMAGGIO DI WILDGRETA  A TULLIO DI GIACOMO, OPERAIO MORTO A CAGNANO AMITERNO

di Wildgreta

Oggi muore un operaio: Il tg 2 annuncia la notizia e poi fa un bel servizio sulla nascita di un bambino in tendopoli. Non merita neppure un ricordo, l’operaio. “Un altro morto del terremoto”, è l’unica frase che gli viene dedicata. In realtà, dall’articolo di seguito, scopriamo che l’operaio stava lavorando per una ditta che stava demolendo un edificio per volontà dei propietari e non per il sisma, quindi la giusta categoria a cui appartiene questa morte, non è “Vittime Terremoto”, ma “Morti sul lavoro”.

Si chiamava Tullio Di Giacomo, ma non era un uomo della Protezione Civile, e neppuere uno sfollato, quindi niente servizio. Complimenti al Tg2, che dimostra una sensibilità rara nello svolgere il difficile compito di “fare informazione”. E che ai ricordi dell’operaio, ci pensino preti e familiari…

Muore travolto dalle macerie mentre demolisce edificio
Un uomo, che si trovava in un cementificio, dove stava lavorando su un escavatore per demolire un fabbricato, sceso dal mezzo, è rimasto schiacciato dalle macerie del palazzo

Un operaio di 43 anni, Tullio Di Giacomo, originario di Barete, piccolo centro alla periferia dell’Aquila, è morto a Cagnano Amiterno, un altro dei comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso, travolto dal crollo di un fabbricato che stava demolendo.
L’uomo si trovava in un cementificio, dove stava lavorando su un escavatore per demolire un fabbricato. L’uomo è poi sceso dal mezzo ed è stato travolto dalle macerie. La demolizione del fabbricato, non era dovuta ai danni riportati dal terremoto, anche se l’edificio era stato segnato dal sisma.

All’interno del cementificio infatti erano in corso lavori da tempo, perché chi lo aveva acquistato aveva deciso di eliminare il fabbricato, una piccola costruzione di una decina di metri quadrati.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri
(Il Centro 24 aprile 2009)

G8 A L’AQUILA, ALL’OMBRA DI GIULIANI

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PREMIER: “Inoltre, ha osservato, fra i temi nell’agenda del G8 c’è anche quello della prevenzione delle catastrofi naturali e dunque “quale sede è più appropriata di una terra ferita da un terremoto?”

G8, l’annuncio di Berlusconi: “E’ deciso, si farà a L’Aquila”

G8, l’annuncio di Berlusconi: “E’ deciso, si farà a L’Aquila” Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri

Una decisione che il premier e il commissario del G8 Guido Bertolaso (è stato lui a proporre l’idea al premier) meditavano da qualche giorno, ma che nessuno – al di fuori di una ristrettissima cerchia di persone – sapeva. Nemmeno i ministri che sono stati informati direttamente in Consiglio dei ministri dallo stesso Berlusconi

Il G8 non sui farà più a La Maddalena, ma a L’Aquila. La decisione è stata annunciata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in questo modo vorrebbe risollevare l’immagine di una città in ginocchio a causa del terremoto. Una decisione che il premier e il commissario del G8 Guido Bertolaso (è stato lui a proporre l’idea al premier) meditavano da qualche giorno, ma che nessuno – al di fuori di una ristrettissima cerchia di persone – sapeva. Nemmeno i ministri che sono stati informati direttamente in Consiglio dei ministri dallo stesso Berlusconi: penso sia giusto portare qui il summit, ha detto il premier ai membri del governo che, in occasione del varo del decreto sul terremoto, erano riuniti proprio nel capoluogo abruzzese. Altrettanto rapido e senza obiezioni il via libera da parte del governo che ha subito approvato la proposta del premier.

E’ stato lo stesso Berlusconi, poco dopo, in conferenza stampa, a spiegare le ragioni che lo hanno spinto a preferire l’Abruzzo alla Sardegna nonostante i lavori sull’isola siano partiti mesi fa. In primo luogo, ragioni economiche: i 220 milioni necessari a ospitare il summit, ha detto, potranno essere usati per la ricostruzione delle zone terremotate, mentre le eventuali strutture necessarie potranno restare ed essere sfruttate per altri scopi. Tra l’altro, ha aggiunto riferendosi alla caserma della Guardia di Finanza, “abbiamo la fortuna di avere questa scuola che ha tutti gli ambiti possibili per accogliere i capi di stato, le delegazioni e i giornalisti”. Inoltre, ha osservato, fra i temi nell’agenda del G8 c’è anche quello della prevenzione delle catastrofi naturali e dunque “quale sede è più appropriata di una terra ferita da un terremoto?”.

Giovedì 23 aprile 2009 20.57

Inceneritore Acerra: Quanto inquina secondo Berlusconi e secondo un tecnico

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(L’inceneritore di Acerra)

Le emissioni di Berlusconi

Parlando con gli studenti di un liceo, mi sono sentito dire: “Il Termovalorizzatore di Acerra inquina come tre auto di media cilindrata: l´ha detto Berlusconi. Quindi non c`è nessun pericolo”. Effettivamente Berlusconi questo ha detto inaugurando l´inceneritore di Acerra, ma è vero?
Sono andato sul sito dell`Ispra, l`Istituto del ministero dell`Ambiente (guidato da Stefania Prestigiacomo, ndr) dove si può consultare il catalogo delle emissioni delle varie tipologie di auto (www.sinanet.apat.it/it/) e ho trascritto i dati relativi alle emissioni di un’auto euro 3, di cilindrata 1400-2000, in ambiente urbano (quando si usano le marce basse che inquinano di più).
Poi sono andato sul sito del Commissariato Rifiuti della Campania (affidato a Guido Bertolaso, con il vicario Franco Giannini, ndr) dove si trovano i valori massimi di emissione (mg/mc di fumi) che la Fibe-Impregilo garantisce per l´inceneritore di Acerra. Mancava il dato sulla CO2 emessa, che ho ricavato da Wikipedia. Ho moltiplicato i dati forniti dalla Fibe per i metri cubi di fumo emessi in un anno e ho cosí potuto paragonare le emissioni di un’auto di media cilindrata (euro 3) con quelle dell´inceneritore di Acerra. Leggi il seguito di questo post »

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