MANIFESTAZIONE CGIL 4 APRILE CIRCO MASSIMO: CORTEI, PERCORSI, ADESIONI

4 aprile, manifestazione: la Cgil al Circo Massimo
Si muove il sindacato  4 aprile, la Cgil in piazza

IDV ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE,  COME SD E RIFONDAZIONE.DEL PD ADERISCONO  25, DEPUTATI

Appuntamento a Roma, Circo Massimo. In gioco non solo salari e pensioni, in una crisi economica che il governo non sa affrontare, ma anche le regole della democrazia. Dall’accordo separato sui contatti al diritto di sciopero

Previsti 40 treni, oltre 4800 pullman e due navi. I cortei che confluiranno al Circo Massimo saranno 5 e partiranno da piazza della Repubblica, stazione Tiburtina, piazza Ragusa, piazzale dei Partigiani e piazza dei Navigatori. Quasi tre milioni e mezzo di no all’accordo separato. “Una prova di democrazia”
I percorsi dei cortei: Piazzale Partigiani, Piazza Ragusa, Piazza della Repubblica, Stazione Tiburtina, Piazzale dei Navigatori

I percorsi dei cortei: Piazzale Partigiani, Piazza RagusaPiazza della RepubblicaStazione Tiburtina, Piazzale dei Navigatori

Cgil/ Manifestazione 4 aprile, 5 cortei, 4.800 pullman: Adesioni e appelli

Sciopero Cgil, adesione di 25 deputati Pd

CONGRESSO PDL, DELIRIO FRATTINI: “TRA MOLTI ANNI POTRO’ DIRE, IO C’ERO”

CONGRESSO PDL, BERLUSCONI: DELIRIO DI UN’ORA E 23′ BENEDETTO DAI NEO-CAPEZZONI

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“Siamo solo noi”

Se Vasco Rossi non fosse di sinistra, la canzone che meglio riassumerebbe il discorso di apertura del congresso fondativo del PDL che Berlusconi ha regalato alla sua osannante platea, non potrebbe essere che “SIAMO SOLO NOI”. E se avesse ragione? Potremmo domandarci. Se davvero il PD non fosse ingrado di farcela a riorganizzarsi e il solo Di Pietro fosse condannato all’eterna opposizione (o dannazione?) Questa è la domanda del giorno, al di là dello sproloquio di un miliardario in lire che dalla vita ha avuto e preso davvero tutto e ora sogna il giusto premio di “fine carriera”: il Quirinale.

Berlusconi non è più un premier, non è più un uomo, non è più un politico: è un sogno che si moltiplica per mille quando pian piano diventa realtà. E noi assistiamo increduli al disastro, domandandoci: “Davvero la sinistra  non poteva far nulla per evitarlo?” E la risposta, purtroppo, la conosciamo già.

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Berlusconi apre il Congresso del Pdl
“Siamo l’unico governo possibile in Italia”

Si è aperto nel pomeriggio alla nuova Fiera di Roma il Congresso fondativo del nuovo partito di centrodestra fondato da Silvio Berlusconi. Nel suo intervento il premier esordisce con un omaggio a Bossi, “il nostro più fedele alleato”. Ma poi ringrazia anche Fini: “Hai contribuito a scrivere con noi questa pagina di storia”. E alla sinistra dice: “La Costituzione non è vostra prerogativa”. E a Franceschini: “E’ impegnato in un tentativo inutile”
20:07 L’intervento di Berlusconi è durato un’ora e 23 minuti Leggi il seguito di questo post »

L’ALTRA ACERRA: LA PROTESTA CONTRO L’INCENERITORE NON SI FERMA

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Data: 26/03/2009
[No agli inceneritori] Dopo il corteo di ieri sera, un migliaio di cittadini in strada per celebrare il funerale della democrazia. Occupata la sala consiliare.

Una festa ed un funerale. Mentre Berlusconi in “pompa magna”, con tanto di fanfara, rinfresco e bandiere italiane, inaugurava l’inceneritore, circa 500 persone partecipavano ad un funerale: “quella della democrazia e dello nostrà città” affermavano i manifestanti, alcuni dei quali col volto coperto da maschere di teschi e che portavano in spalla una bara.

Nel corteo, partito stamani poco dopo le 10 dalla centrale piazza Castello, c’erano, oltre ai comitati cittadini e regionali, centri sociali e operai Fiat, l’ex presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano, ferreo oppositore dell’impianto e padre Alex Zanotelli. Leggi il seguito di questo post »

Berlusconi: i licenziati si trovino qualcosa da fare. Io non starei con le mani in mano

Roma | 25 marzo 2009

Da Napoli il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lancia una proposta che farà certo discutere. Nella hall dell’Hotel Vesuvio afferma: “Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa da fare. Io non starei con le mani in mano”.

Era da poco terminato in Prefettura un incontro con i lavoratori della Fiat di Pomigliano d’Arco, ai quali il premier ha promesso di mettere “testa e cuore” nella soluzione dei loro problemi, garantendo un tavolo a Palazzo Chigi con governo e azienda ed il prolungamento della cassa integrazione. Ma piangersi addosso non si deve, dice Berlusconi, che torna sulle polemiche dei giorni scorsi e ribadisce di aver detto che “deve lavorare di piu’ chi ha la possibilita’ di farlo”.

“La situazione in generale è veramente difficile – osserva il premier – però c’è il sostegno del governo e delle banche”, che “grazie al governo, che ha dato una bella somma per le garanzie, hanno ora la possibilità di fare credito”. E qui l’invito ai meno fortunati a rimboccarsi le maniche, che Berlusconi fa per poi aggiungere: “Io spero comunque che si faccia di tutto affinchè non si lasci nessuno a casa. E anche gli imprenditori devono inventarsi qualcosa”.

Piano casa, Berlusconi e la “Bifamiliare di Arcore”

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Villa San Martino, ex monofamiliare di Berlusconi che, dopo l’ampliamento, è diventata una “bifamiliare”

Berlusconi:Piano casa non solo per ville, riguarda 50% famiglie Dal governo nessun passo indietro

di Wildgreta

Secondo ciò che afferma il premier, il 50% delle famiglie italiane vivrebbe in una casa mono o bifamiliare. Io non so se questo sia vero, in quanto non viene fornita la fonte di queste statistiche. Guardandomi attorno, però, sinceramente non vedo un paese pieno di “abitazioni mono o bifamiliari”, ma piuttosto moltissimi palazzi. Naturalmente mi sbaglierò. Comunque, d’ora in avanti, se vi siete comprati una villetta, sappiate che dovrete chiamarla “abitazione mono o bifamiliare“, perchè il premier le chiama così.In pratica, le sue sono ville o tenute, mentre quelle del popolo sono  “abitazione mono o bifamiliari”. Infatti, non sentiremo mai Berlusconi dire, “Abito in una bifamiliare ad Arcore” . Questo dimostra a chi pensa male, che il  “piano casa”non riguarda di certo Berlusconi, ma il popolo.

Berlusconi:Piano casa non solo per ville, riguarda 50% famiglie Dal governo nessun passo indietro

Roma, 25 mar. (Apcom) – Il piano casa del governo non riguarda solo le ville, come hanno scritto oggi alcuni giornali, ma “quasi il 50% delle abitazioni mono o bifamiliari”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rispondendo a palazzo Chigi alle domande dei giornalisti. Il premier ha osservato come, dai dati in possesso del governo, risulta che “dovrebbero essere il 25%-28% le case monofamiliari e il 13-15% quelle bifamiliari”. Insomma, ha sottolineato Berlusconi, “è una notizia che riguarda il 50% delle famiglie”, “non è affatto una disposizione che riguarda le ville, non c’è nessuna marcia indietro del governo”.

Megaraduno neofascista a Milano:«Tutti in piazza San Babila». La sinistra: va vietato

25/3/2009 (7:5) – INCHIESTA

Neofascisti d’Europa in marcia su Milano  La città devastata dagli autonomi

Forza Nuova organizza un megaraduno il 5 aprile. La sinistra: va vietato

FABIO POLETTI
MILANO
Piazza San Babila, 5 aprile. A volte tornano. Il convegno lo organizza Forza Nuova. Il tema è di quelli tutto in maiuscolo: «La nostra Europa: Popoli e Tradizioni contro banche e usura». Le adesioni stanno già piovendo da mezzo continente. La destra che non scompare riappare nella storica piazza dei neofascisti milanesi. Ci saranno i francesi del Front National di Jean Marie Le Pen che quattro anni fa dichiarò che «le camere a gas sono un dettaglio della Storia». Hanno aderito i neonazisti tedeschi del Nationaldemokratische Partei Deutschland di Udo Voigt, condannato a quattro mesi di carcere per incitamento all’odio e alla violenza, che sogna di rifondare «una Grande Germania su principi nazionalisti e gerarchici» e che ha stretto recentemente un’alleanza con i naziskin delle Skinheads Sachsiche Schweiz che si firmavano SSS. Tanto per non sbagliare e giusto per esagerare. Dall’Ungheria arriveranno i principali esponenti del MIEP il Partito della Giustizia e della Vita. Leggi il seguito di questo post »

Vulpio: P2, P3, P4… Uno alla volta, nottetempo, casa per casa – Occhi aperti

Scritto da Carlo Vulpio – carlovulpio.it
martedì, 24 marzo 2009 17:58

Quello su Genchi è solo un esperimento dei soliti noti

Lo avevamo detto. Anzi lo avevamo predetto. Questa sospensione dalle funzioni di poliziotto del vicequestore Gioacchino Genchi – per aver risposto su Facebook a un cronista di Panorama che gli dava del bugiardo,

e quindi per essersi difeso con la parola da un’accusa infamante – non sorprende, anche se rattrista.

L’ultimo in ordine di tempo era stato Luigi de Magistris. Il giorno dopo l’annuncio della sua candidatura come indipendente nell’IdV, sono arrivate in contemporanea: la notizia dell’apertura di un’inchiesta a suo carico da parte della procura di Roma per concorso in abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio, la “richiesta” del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, di dimissioni dalla magistratura (cosa che Mancino non ha mai osato chiedere, né fatto notare a nessun altro, da Violante in poi), la notizia della richiesta di archiviazione, avanzata dalla stessa procura di Roma, della querela che Luigi de Magistris e Clementina Forleo presentarono contro Letizia Vacca, membro laico del Csm in quota Pdci, che definì i due magistrati “due figure negative, due cattivi magistrati”, offendendoli e anticipando il giudizio prima ancora che se ne discutesse in Csm.

Oggi, tocca a Gioacchino Genchi. Vogliono fargliela pagare a tutti i costi perché è una persona onesta e ha dimostrato di avere carattere, non lasciandosi intimidire. Leggi il seguito di questo post »

Piano Casa, Berlusconi:”L’ho ridotto all’essenziale”. Solo le ville?

Piano casa, Berlusconi rivede il dl: «Ridotto all’essenziale»
Il piano casa del governo «lascia alle Regioni tutta la libertà di manovra che vogliono». Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi lasciando la Camera dove si è fermato al termine della votazione sul federalismo fiscale. Il premier ha anche sottolineato che la forma stessa che avrà il provvedimento è ancora da decidere: «Se decreto o Ddl lo vedremo domani. Abbiamo un appuntamento con le regioni», ha detto Berlusconi.

Il premier nel pomeriggio di oggi ha rivisto e corretto il decreto legge sul piano casa: «Ho fatto una sessione vedendo il testo del decreto – ha detto – l’ho amplissimamente corretto riducendolo all’essenziale e lo presenterò ridotto di molto all’attenzione delle Regioni» domani. «Sono aperto a sentire le loro ragioni e a decidere di conseguenza», ha continuato Berlusconi. Le Regioni, ha detto il premier, vogliono da parte del governo un invito per rimettere in moto l’economia – ha ribadito – ma non pensano che ci sia bisogno di un decreto legge.

L’INCONTRO CON LE REGIONI. Domani Berlusconi incontrerà il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ha confermato che «un decreto non è la strada giusta per gestire una materia così delicata. Se non si fa un decreto e ci mettiamo a discutere, nel rispetto delle competenze, siamo pronti al dialogo». Anche il leader della Lega, Umberto Bossi, è d’accordo sul confronto con le Regioni: «Bisogna trattare per evitare scontri. Molte hanno già un piano casa». Leggi il seguito di questo post »

DE MAGISTRIS: SE ELETTO SI OCCUPERA’ DEI FONDI EUROPEI

Luigi De Magistris: chiarezza sui fondi europei

dal blog di Antonio Di Pietro

D.Martinelli. Lei andrà a Bruxelles, ovviamente se sarà eletto: pensa di occuparsi del destino dei fondi europei, visto che non si sa mai da chi partono, dove sono destinati e tramite chi?
L. De Magistris: Se dovessi essere eletto il tema della trasparenza, dell’onestà e della legalità sarà il filo conduttore che caratterizzerà la mia attività e quella di tutte le persone che verranno elette nella lista proposta dall’Italia dei Valori. Il tema dei finanziamenti pubblici è uno dei più importanti perché si tratta del modo con cui vengono investite le somme di tutti, non solo quelle degli italiani.
Noi dobbiamo essere attenti all’immagine del nostro Paese. Per adesso ci conoscono come una nazione che ha sperperato ingenti somme di denaro pubblico senza produrre lavoro, progresso e senza aver avuto una crescita dal punto di vista economico. Dobbiamo dare un’immagine diversa.
Basta con i politici che fanno chiacchiere e che vanno a Bruxelles solamente per fare i propri interessi e quelli dei loro amici. Dobbiamo dire, innanzitutto, che i finanziamenti pubblici non vanno necessariamente aboliti con la scusa che possono creare mera assistenza. Il problema è in che modo vengono investiti, come vengono spese le somme che sono destinate all’Italia.
Io credo che bisogna fare come in Spagna o in altri Paesi, dove il denaro pubblico è stato destinato soprattutto alle zone più disastrate dal punto di vista economico. Pensiamo all’Italia meridionale. Le somme devono essere gestite in modo corretto e devono servire soprattutto a creare impresa nel senso buono, veicolare sostanzialmente attività che non siano dannose per il territorio, ma che creino uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle risorse naturali.
Queste somme servirebbero in zone come la Calabria, ma anche in altre zone del Sud come, ad esempio, la Campania, la Puglia e la Basilicata, dove c’è un tasso di disoccupazione enorme. Questo denaro servirebbe a migliorare la situazione economica e a creare posti di lavoro. Ovviamente non deve avvenire quello che è accaduto negli scorsi anni, quando si è potuto ricostruire con diverse inchieste giudiziarie, non solo quelle, ovviamente, da me condotte e delle quali non parlo. Attraverso una gestione illegale del denaro pubblico si sono creati una serie di comitati d’affari che hanno gestito in modo illegale questi soldi. Hanno condizionato l’intero sistema economico e hanno soffocato l’impresa privata libera creando un’economia che ruota attorno alla spesa pubblica, controllando tutti gli appalti, i progetti, gestendo tutte le assunzioni, controllando anche il voto e producendo, alla fine, quella che io chiamo una sorta di metastasi democratica e una corruzione sistemica davvero impressionante.
Adesso c’è l’occasione per voltare pagina. Non sono soltanto le elezioni europee, che sono il primo passaggio straordinariamente importante, ma anche la possibilità di costruire, tutti insieme, un cantiere che porti trasparenza e legalità, che non può che comportare sviluppo, rispetto del nostro Paese e, come io sono certo, un’immagine finalmente diversa da non doverci più vergognare di essere italiani quando andiamo in Europa.

D.Martinelli: Una domanda d’obbligo gliela devo fare per quanto concerne le critiche che le sono già giunte da diverse parti, non le chiedo di analizzarle una ad una perché potrebbero non interessarci.
L. De Magistris: Anche perché sono tante.

D.Martinelli: Esatto, ma come ci si sente quando si è criticati, da Pubblico Ministero prima e da candidato politico ora?
L.De Magistris: Guardi, sono molto abituato, ovviamente, perché io, per anni, ho svolto l’attività di Pubblico Ministero a livelli impegnativi, quindi sono stato impegnato anche da magistrato e sono stato sottoposto in modo, secondo me ingiusto, a critiche serrate alle quali non mi sono, ovviamente, sottratto. Adesso, da politico, sono ancor più contento di essere destinatario di critiche che favoriscono il dibattito e il confronto. Credo che la dialettica politica sia il sale della democrazia, poi le accuse false e infondate non mi toccano più di tanto, perché io credo che non dobbiamo far perdere tempo agli italiani con un “ping pong” di battute su ciò che “quello ha detto e tu che rispondi”, ma di ciò che realmente interessa il nostro Paese: il lavoro, l’economia, l’ambiente e la giustizia.
Ripeto, ci metterò tutto l’entusiasmo e la passione per costruire un nuovo modo di fare politica insieme agli altri amici che hanno deciso di scegliere questa opportunità che ci ha dato l’Italia dei Valori.

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