I giudici lo hanno riconosciuto colpevole ritenendo valido l’impianto dell’accusa secondo cui Mills fu corrotto “con almeno 600mila dollari” da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in due processi al fondatore della Fininvest.
di Wildgreta
Berlusconi ha appena cominciato a festeggiare la vittoria in Sardegna, ed ecco un’altra tegola cadergli sulla testa.La condanna di Mills, infatti, significa che l’impianto accusatorio è stato ritenuto valido. Mills è stato corrotto da Berlusconi per testimoniare il falso in un processo contro i manager Fininvest. Ma siccome il denaro che ha ricevuto per questo “favore” è stato nelle disponibilità di Mills solo nel 2000 e non nel ’98 (data del versamento), la prescrizione slitta al 2012. Se la Corte Costituzionale ritenesse inammissibile il Lodo Alfano, quindi, si riaprirebbe il fascicolo che riguarda Berlusconi.
Non oso pensare a quale legge vedremo prossimamente in discussione in parlamento. Forse una riduzione retroattiva dei termini di prescrizione? Comunque c’è ancora il processo di appello, nel quale Mills ripone molte speranze.
Milano, Mills condannato a 4 anni e 6 mesi
Oltre che a quattro anni e sei mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari, David Mills è stato condannato a risarcire 250 mila euro alla parte civile Presidenza del Consiglio. Leggi il seguito di questo post »
VELTRONI, ADDIO AL PD: “IL SOGNO SPEZZATO”
17 febbraio 2009 — wildgretaDopo la sconfitta del partito alle regionali in Sardegna
Veltroni: «Mi dimetto». Pd nel caos
DI WILDGRETA
Il profetico titolo del libro che Veltroni scrisse su Bob Kennedy, suona oggi abbastanza sinistro. Dispiace sempre quando qualcuno non riesce a raggiungere un obiettivo ambizioso dopo aver convinto tante persone a credere in lui e nel suo progetto. Ma, a mio avviso, la colpa del fallimento del progetto-Veltroni era già scritta. Se fate una ricerca in questo blog, troverete innumerevoli articoli nei quali in molti ci domandavamo come mai Veltroni agisse in quel modo. Dal loft al caminetto, passando per Tafazzi, tutto sembrava allontanare il partito democratico dalla gente per cui era nato. Perchè un partito nasce per rappresentare chi lo ha votato, e non il segretario che lo ha creato. Ma Veltroni, come segretario, non si è mai posto il problema di rappresentare altri fuorchè se stesso e la sua creatura, “il PD”. Un contenitore asettico di milleanima diverse che, messe tutte insieme, non davano al partito alcuna identità. Questo è stato il fallimento di Veltroni. Strano che lo avessimo capito tutti, fuorchè lui. E ora che si “scannino” tra loro coloro che lo hanno contestato. E se non riuscissero, neppure dopo essersi liberati del segretario, a trovare un’identità, allora vorrà dire che la colpa non era tutta di Veltroni.
Votate i due sondaggi di Paturnio, qui non sono riuscita a metterne. Uno dei due sondaggi era partito prima che si sapesse delle dimissioni, quindi potete rispondere alle altre domande. Nell’altro si chiede se secondo voi ha fatto bene a dimettersi. Poi pubblicherò qui i risultati.
ARTICOLI CORRELATI:
Veltroni lascia la guida del PD. Le reazioni
Share this:
Mi piace: