Sciopero generale 13 febbraio: tre manifestazioni a Roma

Un venerdì di protesta indetto da Fiom e Funzione Pubblica.
Ampio il sostegno politico: Pd, Verdi, Idv e sinistra radicale
Tre manifestazioni a Roma per lo sciopero generale Cgil
Nello stesso giorno anche lo stop della scuola, indetto da Unicobas
Brunetta: “Scioperano? Allora rinuncino all’aumento di 70 euro”
Tre manifestazioni a Roma per lo sciopero generale Cgil

ROMA – Braccia incrociate domani per metalmeccanici e dipendenti pubblici della Cgil per lo sciopero generale di otto ore promosso da Fiom e Fp-Cgil. Ma a fermarsi saranno anche i dipendenti della scuola, per la protesta indetta da Unicobas. Allo stop indetto dalla Cgil hanno assicurato il loro sostegno molte forze politiche, da diversi esponenti del Pd alla sinistra radicale ai Verdi all’Italia dei Valori. A Roma ci saranno tre cortei, che confluiranno tutti in Piazza San Giovanni. Nella capitale gli aderenti alla manifestazione indetta dalla Cgil dovrebbero arrivare da tutta Italia, grazie anche a mille pullmann e 16 treni speciali. Provocatorio il ministro Renato Brunetta: “Domani la Cgil sciopera? Non se ne è accorto nessuno. Contro cosa o chi scioperano? Contro chi ha fatto un contratto che porta 70 euro in busta paga? Inizino con il rifiutarli allora, adesso che arrivano”. Leggi il seguito di questo post »

ENRICO MENTANA: LETTERA A VITTORIO FELTRI

Da Libero del 12 febbraio 2009
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Enrico Mentana ci scrive
“Ecco perché mi son dimesso”

Mentana: Caro Feltri ti scrivo, così mi distraggo un po’

Il conduttore: «scusarmi? su mia scelta ho messo la faccia»
Mediaset: «Matrix riprenderà, ma non sappiamo con chi»
Crippa: «Mentana si è messo fuori». Il giornalista: «Non ho mai chiesta la prima serata»

ROMA – Enrico Mentana rompe il silenzio. A 48 ore dall’annuncio delle dimissioni (fatto la sera della morte di Eluana Englaro) immediatamente accettate da Mediaset, il giornalista conduttore si sfoga e in una lettera inviata al direttore di Libero Vittorio Feltri (che mercoledì titolava in prima pagina «Ridateci Mentana») dà la sua versione dei fatti. «Se Mediaset vuol cacciarmi comunque, che lo faccia: basta che non si nasconda dietro i cavilli»: è uno dei passaggi della lettera. Nella missiva, pubblicata giovedì su Libero, Mentana spiega «come sono andate davvero le cose» e come le ha vissute «in prima persona». Il giornalista racconta che la sera della morte di Eluana non chiese lo spostamento in prime time di Matrix al posto del Grande Fratello ma che fece tre proposte: «Aprire nel programma (il Grande Fratello, ndr) una o due finestre del Tg5; oppure inserire attorno alle 22 dieci minuti di Matrix; o infine chiudere il Grande Fratello non alle 24, com’era previsto, ma un’ora prima, così da trasmettere una puntata di Matrix in grado di essere seguita da un pubblico meno sparuto». Tutte e tre furono bocciate, spiega Mentana. Seguì l’annuncio delle dimissioni. Leggi il seguito di questo post »

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