GIUSTIZIA:MANIFESTAZIONE 28 GENNAIO ROMA PIAZZA FARNESE

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Antonio Di Pietro: Mercoledì 28 gennaio 2009 dalle 9.00 – 14.00 in piazza Farnese l’appuntamento è con la democrazia, ed i protagonisti saranno i cittadini che invitiamo caldamente a partecipare. CONTINUA

UDC: CASINI FA FESTA SUL CIMONE E MINACCIA REFERENDUM SUL FEDERALISMO

Aborto, Vaticano attacca Obama: scelta peggiore

CITTA’ DEL VATICANO – “Tra le tante cose buone che poteva fare, Barack Obama ha scelto invece la peggiore” quella di non fermare “la strage di innocenti” nel mondo: così il presidente emerito della Pontificia Accademia della Vita, mons. Elio Sgreccia, ha commentato con l’ANSA, la decisione del nuovo inquilino della Casa Bianca di concedere nuovamente i finanziamenti alle Ong e alle cliniche che contemplano anche l’aborto come mezzo di pianificazione familiare. CONTINUA A LEGGERE Leggi il seguito di questo post »

Villari:Veltroni? Fuori è come Obama ma dentro sembra Stalin

“Per due mesi assediato dalla Casta”

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Note di Wildgreta

Non so se credere a Villari, quel che è certo è che il paragone con Stalin lo aveva già fatto Berlusconi. Berlusconi, però, usò questa strategia durante le elezioni dipingendo il leader del PD come “il nuovo Stalin” Villari, invece, paragona Veltroni ad Obama, per quello che riguarda la sua immagine esterna e a Stalin per il suo autoritarismo  nel gestire il partito. Forse c’è del vero in quel che dice Villari, infatti se Stalin fosse stato come Veltroni, nessuno si sarebbe accorto del suo passaggio nella storia.

PAOLO FESTUCCIA
ROMA
E’ il solito Riccardo Villari quello che sfugge ai cronisti assiepati sotto la sede della Vigilanza Rai, e si materializza al caffè della galleria Alberto Sordi. Tirato a lucido – dopo la fine della riunione con Sardelli e Beltrandi (quest’ultimo, radicale, sta facendo lo sciopero della fame ed è stato ricoverato in serata) che gli hanno conferito il mandato per il ricorso alla Consulta contro la revoca della Commissione – stringe mani, lancia sorrisi e allunga le orecchie per ascoltare i commenti della gente che lo accompagnano con lo sguardo mentre scarta le telecamere. I due mesi in sella a Palazzo San Macuto, «mi hanno dato grande visibilità, sono tutti con me… sanno che è una storia di poltrone…». E già, poltrone, «quella che mi hanno tolto – riprende – per accordarsi sulle altre: il cda Rai, le reti e i Tg della tv pubblica». Leggi il seguito di questo post »

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