Giù tutti i ministri tranne Gelmini, ma scende anche il Pd
Roma, 9 dic. (Apcom) – Cala la fiducia degli italiani nel governo Berlusconi. Tra i ministri rafforza il consenso solo la titolare dell’Istruzione Maria Stella Gelmini mentre agli altri il sondaggio realizzato da Crespi Ricerche in esclusiva per ‘Con’, la rivista diretta da Italo Bocchino, assegna il segno meno.Rispetto al mese di ottobre, la rilevazione effettuata a novembre da Crespi per misurare la notorietà e la fiducia di vari esponenti del governo, della maggioranza e dell’opposizione evidenzia un calo di consenso di 6 punti per il premier Silvio Berlusconi: dal 62 per cento del mese scorso al 56 di questo mese. Scende la fiducia in Renato Brunetta (-1) anche se aumenta la sua notorietà; perdono due punti anche Gianni Letta, Roberto Maroni, Ignazio La Russa, Franco Frattini, Angelino Alfano, Giorgia Meloni, Umberto Bossi, Altero Matteoli, Elio Vito. Mentre ne perdono tre Luca Zaia e Andrea Ronchi. Cala di quattro punti la fiducia nel ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e in quello dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Lieve invece la discesa del consenso per Claudio Scajola e Sandro Bondi: -1 rispetto al mese di ottobre.
Sorpresa per le donne del governo che accrescono il proprio consenso, guidate dal Ministro Gelmini: la titolare dell’Istruzione sale dal 50 al 52 per cento nella fiducia degli italiani; il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e quella delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, salgono di un punto.
Al calo del governo, tuttavia non corrisponde una risalita del Pd: Walter Veltroni registra un calo della fiducia di due punti (da 52 a 50 per cento), Massimo D’Alema è stabile al 50 per cento, Francesco Rutelli perde tre punti (da 38 a 35). Boom per l’Italia dei Valori, non tanto per il leader Antonio Di Pietro, che comunque guadagna un punto in più di fiducia rispetto a ottobre, quanto per Leoluca Orlando, per mesi candidato dell’opposizione alla presidenza della commissione Vigilanza Rai poi escluso per il veto del Pdl. Il portavoce dell’Idv guadagna ben 5 punti (da 17 a 22). Perde due punti anche il leader dell’altra opposizione, il presidente dei deputati Udc, Pier Ferdinando Casini.