Capezzone: la tragedia di un uomo ridicolo

di Wildgreta

“Facendo il portavoce hai messo una pietra sopra a ogni velleità di critica. Zitto e cuccia per cinque anni?
«Spero, nel mio piccolo, di favorire la maggioranza dicendo cose utili, liberali, non scontate». “
Questa pregevole battuta comica, è stata proferita da Capezzone in un’intervista a Il Giornale (Capezzone e il valzer da Pannella a Silvio (il Giornale. it-http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=269287&START=2&2col=) il 16 giugn0 2008 e se quella era la sua speranza, non credo che si sia realizzata. Ma qual’è il problema di Capezzone? Il fatto di essere trasparente, e purtroppo, non in senso morale. Capezzone è trasparente perchè nulla di ciò che dice interessa qualcuno. Il suo passare da una parte all’altra delle fazioni politiche lo ha reso inattendibile ed il suo arrampicarsi sugli specchi per salvare ciò che del governo non è salvabile, oltre che dannoso per il paese, appare quantomeno comico. E’ come se gli avessero fatto un regalo di compleanno che non gli piace, ma dovesse dire a tutti che è bellissimo e, soprattutto, dovesse convincere tutti che gli piace moltissimo. Mi dispiace per lui, ma credo che politicamente non abbia futuro. Però, potrà sempre contare sulle briciole che gli elargirà il magnate di turno. Dei “tuttofare” c’è sempre un gran bisogno.

Idv: Cristiano Di Pietro lascia partito

Perseguitato per via di mio padre. L’ex pm: gesto corretto
(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Il figlio di Antonio Di Pietro, Cristiano, chiamato in causa nell’ambito dell’inchiesta ‘Global Service’, lascera’ l’Italia dei Valori. Lo ha comunicato in una lettera che il padre ha pubblicato sul suo blog nel quale lo definisce ‘un gesto corretto’. ‘La mia unica colpa -si sfoga Cristiano nella lettera- e’ quella di essere figlio di mio padre: per colpire lui stanno colpendo me, mia moglie e i miei 3 figli, dimenticando che anche noi abbiamo la nostra dignita’ e il diritto di esistere’.

Berlusconi: “Se escono mie intercettazioni lascio il paese”. Si accende la speranza

di Wildgreta

Grande notizia, quella che ci ha dato oggi il premier. Si accende la speranza. In fondo di intercettazioni ne sono uscite tante, e se per miracolo dovesse toccare anche a lui, saremmo liberati. Ma è solo una speranza, e poi potrebbe sempre cambiare idea, invece che paese. Potrebbe dire di essere stato frainteso. Comunque la grande notizia di oggi è anche quella che riguarda i consumi: non sono calati. Forse il 31 dicembre, verremo a sapere che la crisi non esiste, e il 2 gennaio 2009 di essere diventati ricchi. Comunque, se ciò non dovesse avvenire, niente paura, perchè la ricetta per la crisi è già pronta: federalismo, e riforma della  giustizia. Come se non bastasse, sempre oggi, c’è stato l’annuncio che la Brambilla diventerà ministro:potremmo chiedere di più ad un uomo che, anche durante le feste, pensa al bene del paese?

Secondo il premier sono stati i giornali a montare il caso
Berlusconi: «Il presidenzialismo non è all’ordine del giorno»
«Prima il federalismo poi la giustizia. A seguire faremo le altre importanti riforme». «Nessun calo nei consumi» Leggi il seguito di questo post »

SCARPA DAY IDV PER “RINGRAZIARE” BERLUSCONI

Alitalia: IdV inaugura lo ‘Scarpa day’ contro Berlusconi

(ANSA) – ROMA, 26 DIC – L’Italia dei Valori lancia lo ‘Scarpa day’ e depone simbolicamente un mocassino usato, con fiocco natalizio, dinanzi a Palazzo Chigi. La manifestazione e’ stata organizzata dal senatore Idv Stefano Pedica contro ‘un governo capace solo di creare disoccupazione e di difendere gli interessi dei suoi amici’. Vi hanno partecipato in gran parte dipendenti Alitalia in cassa integrazione. Per Pedica il metodo utilizzato per la compagnia e altre grandi aziende, portera’ a 500.000 licenziamenti.

Articoli correlati: http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/652

ALITALIA:FIGLIO DEL MINISTRO MATTEOLI GIA’ ASSUNTO DA CAI?

di Wildgreta

Secondo indiscrezioni, il figlio del ministro Altero MATTEOLI,  Federico, sarebbe già stato assunto da CAI nonostante sia stato l’ultimo pilota assunto da Alitalia, quando vigeva già il blocco delle assunzioni. Sarebbe, quindi, tra i più giovani ad aver ricevuto la famosa proposta di assunzione da parte di CAI. Notizia da confermare, naturalmente. Comunque, di seguito, troverete una serie di articoli che parlano dell’assunzione del figlio del ministro, pochi anni fa, quando vigeva il blocco delle assunzioni. Buona lettura. Leggi il seguito di questo post »

Gasparri attacca Di Pietro per il figlio. Di Pietro:”Ne risponderà in tribunale”

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ALITALIA: 26 DICEMBRE ORE 17 SIT IN AL QUIRINALE

NAPOLITANO DEVE DIRE SE STA CON I DIPENDENTI O CON I DELINQUENTI
Alitalia: Pedica Idv, domani 26 alle 17 Scarpa day, dal Quirinale a Palazzo Chigi per dire no alle prevaricazioni e alle bugie

Anche oggi siamo con i dipendenti Alitalia per parlare con i cittadini e spiegare quello che non hanno mai ascoltato dai media, cioè che licenziano i lavoratori senza una ragione, che la gente muore e sta male per questo tipo di atteggiamento “Putiniano” che stanno usando, che nominano Cavalieri del lavoro soci Cai condannati per truffa e mazzette.

Saremo tutti i giorni in strada a spiegare cosa accade nel nostro Paese, e cosa accadrà se non fermiamo questo sistema dI repressione dittatoriale. Il 26 dicembre alle ore 17 saremo davanti al Quirinale poi a Palazzo Chigi per portare il disagio della brava gente che smarrita non sa a chi appellarsi. E regaleremo una scarpa come segno di indignazione per chi tace il problema della perdita del lavoro voluto dal regime di destra che governa senza dialogo.

Alitalia: Sara, figlia di una hostess licenziata risponde agli auguri di Natale inviati ai suoi genitori dalla compagnia

Sara: “Alitalia, non voglio auguri” dal sito: http://www.inviatospeciale.com/2008/12/sara-alitalia-non-voglio-auguri/
24 Dicembre 2008, 20:36

Auguri sono stati mandati dall’azienda ai cassintegrati. Lei è una ragazza di 13 anni, la figlia di un’assistente di volo ed ha voluto rispondere. Le sue parole ci sembrano uno straordinario urlo di dignità. Sara per “Tu Inviato”

Parlo a nome di mia madre…nè io, nè tanto meno lei, accettiamo i vostri auguri, visto che per colpa vostra questo sarà un Natale estremamente tristre.

Voi non potete neanche lontanamente immaginare quello che stanno passando i nostri genitori. Dopo 21 anni di lavoro ONESTO, SUDATO sono stati calpestati ed umiliati..senza una spiegazione, senza un motivo valido. Erano semplicemente un NUMERO DI TROPPO e così, dopo tanti anni di sacrifici, tutto il loro impegno e la loro passione per questo lavoro sono andati persi. Ho visto mio padre partire subito dopo la perdita di una persona cara, ho visto mia madre allontanarsi da casa quando io o mia sorella stavamo male, ma a quanto pare di questo non importa a nessuno…

Gli auguri non servono dopo aver distrutto intere famiglie, aver diviso marito e moglie, uno a Torino e l’altra a Catania, dopo esservi dimenticati di tutta quella gente che ha lavorato per voi con ORGOGLIO, spesso anche passando per PRIVILEGIATI agli occhi della gente, gli auguri non servono…

Noi figli non possiamo dimenticare quando a Natale vedevamo i nostri genitori andare dall’altra parte del mondo, invece che stare con noi. Ci dicevano:” Tesoro devo andare…ma il papà torna presto!”…e così noi trascorrevamo le feste con la nonna…o con la tata…

Non possiamo dimenticare tutte le volte in cui mamma, dopo una giornata faticosa, per stare un pò con noi, si metteva sul divano, ma dopo 5 minuti si addormantava…

Noi al contrario di tante persone queste cose non possiamo dimenticarle…

Noi figli siamo sempre stati FIERI del mestiere dei nostri genitori, anche se spesso quelli a subire più rinunce eravamo noi.

Questo sarà il Natale più triste per noi, ma ripeto, a nessuno importa…a nessuno interessa il fatto che le nostre mamme e nostri padri sono tristi, ma che cercano in tutti i modi di non farci accorgere di niente…

La sola cosa che avete saputo dire è: “Rivolgiamo un sentito ringraziamento a coloro che hanno appena perso il posto”, o almeno è questo il senso, e sono sicura che dopo questo ringraziamento, la vostra coscienza sarà a posto…ma vi sbagliate…continueranno comunque ad esserci madri disperate…padri che non sapranno cosa raccontarci sul fatto che stanno sempre a casa…

Vi giuro non ho parole…non ho parole per descrivere la meschinità di tante persone…non ho parole per spiegare che in molte occasioni ormai mi sto vergognando di essere italiana…perchè cari miei…è questo quello a cui avete portato.

Ma comunque resto dell’idea che tanti genitori devono solo essere fieri degli anni che hanno dedicato a questa Compagnia, devono vergognarsi, al contrario, coloro che l’hanno portata al degrado…

Sara

D’Alfonso libero, revocati i domiciliari all’ex sindaco di Pescara

Roma | 24 dicembre 2008
Revocati i domiciliari all’ex sindaco di Pescara
La revoca decisa dal Gip

Lusetti: dimostrerò la mia estraneità, nelle telefonate a Romeo tono scherzoso

L’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, torna libero. Lo anticipa oggi, dedicandogli l’apertura del giornale, il quotidiano “la Repubblica”. Dopo dieci giorni trascorsi agli arresti domiciliari, con l’accusa di avere incassato tangenti, il giudice per le indagini preliminari Luca De Ninis, notificherà a D’Alfonso la revoca della misura cautelare.

Repubblica annuncia che il giudice per le indagini preliminari ha firmato l’ordine di scarcerazione, che non è stato ancora depositato, per il sindaco di Pescara e segretario del Pd abruzzese Luciano D’Alfonso, ritenendo che le accuse che gli vengono imputate non riguardano
episodi di corruzione ma di finanziamento illecito. Il quotidiano critica il modo in cui è stata gestita l’inchiesta “Sette giorni e il giudice si smentisce, così scompare la banda dei corrotti”, “la capriola del gip è spettacolare. Perché non è la semplice ammissione di un errore. Se possibile, è qualcosa di più e di peggio”.

A questo articolo si accompagna anche il duro commento di Giuseppe D’Avanzo dal titolo “Tra pm avventurosi e cattivi legislatori”. Il quotidiano riferisce inoltre che, nell’inchiesta sugli appalti a Napoli, l’imprenditore Alfredo Romeo è stato intrerogato per cinque ore dai magistrati, respingendo tutte le accuse e che è stata ascoltata in procura anche il sindaco Rosa Russo Iervolino che si è detta “delusa” dai suoi assessori.

Lusetti: dimostrerò la mia estraneità, nelle telefonate a Romeo tono scherzoso
Intercettazioni al centro del confronto politico
Intercettazioni al centro del confronto politico
Vedi anche ~ Appalti a Napoli, arrestati due assessori. Coinvolti anche Bocchino (Pdl) e Lusetti (Pd)

Anche se delle sue intercettazioni ha visto solo stralci “scaricati da internet”, Renzo Lusetti, in un colloquio con il Corriere della Sera, conferma la sua intenzione di chiedere “ai colleghi parlamentari” di autorizzarne l’uso e che siano “rese pubbliche, ma tutte per intero”.

Lusetti cita Voltaire: “Prendete la frase di un galantuomo, estrapolatela dal suo contesto e ne farete un delinquente”.

Nelle sue intercettazioni, pur se nessuno gli ha mandato “quelle integrali”, ha notato “tanti puntini di sospensione, tanti ‘in.’ cioe’ incomprensibile..”. Lusetti, che possiede “solo la casa” in cui abita, è certo di “dimostrare la sua innocenza, davanti ai giudici” però, “non in tv”.

Riguardo alle sue intercettazioni con Romeo, spiega che “spesso quando uno diventa assillante mi capita di dare delle rassicurazioni per chiudere la telefonata”. Ma le trascrizioni “non danno conto” del “tono scherzoso” di tante affermazioni. Come quando dice “grande capo”: è chiaro, spiega, che il riferimento e’ a “Rutelli, ma è solo un modo per tagliare corto”.

Lusetti racconta di non aver parlato in questi giorni con Rutelli e che Veltroni non l’ha mai chiamato: “Però l’ha fatto Dario Francheschini. Nel Pd gli amici si sono fatti vivi. E’ bene fare pulizia nel partito, però non può bastare un’indagine: ci vorrà almeno un rinvio a giudizio”.
Rai news 24 24 dicembre 2008

Villari: vi racconto il mio amico Romeo. E per la vigilanza”lasciatemi lavorare”

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Il presidente della Vigilanza Villari: vi racconto il mio amico Romeo
«Lo conosco da 20 anni, aveva appalti ovunque: che sia un imprenditore capace?»

DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI – Riccardo Villari vive con il cuore a Napoli e la testa a Roma, in queste ore. Aspetta gli eventi. Quelli del Senato lo impegnano parecchio: la giunta del regolamento deve affrontare la questione della sua espulsione dal Pd. Ma quelli della sua città lo colpiscono sul lato affettivo. «Povera Napoli… È che ormai qui si è esaurito un ciclo politico. E questo è coinciso con la questione morale…». Povera Napoli: la bufera della magistratura ha colpito in pieno Alfredo Romeo, l’imprenditore dei mille appalti. «Un amico di vecchia data, un gran lavoratore», dice il senatore Villari. E sospira. «Io non lo so a quale conclusioni arriveranno i magistrati. Ma io non ci credo che Alfredo ha corrotto il mondo: aveva appalti ovunque, da Atene, a Venezia. Leggi il seguito di questo post »

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