Il disegno di legge Carfagna rende le prostitute prigioniere


Mercoledi’ 15 ottobre 2008

Trovate le generalità della prostituta investita Si chiamava James Loveth, aveva 24 anni ed era arrivata in Italia 4 mesi fa

«Esprimiamo vivo cordoglio per la donna nigeriana che a Bari venerdì scorso è morta investita da un’auto, mentre cercava di scappare dalla polizia. Non si tratta di una prostituta, bensì di una prostituita».

E’ quanto dichiarano le deputate pugliesi, tra cui Anna Paola Concia, e due ex ministre del Partito Democratico, Livia Turco e Barbara Pollastrini.

«La tratta delle donne non può essere affrontata come un problema di ordine pubblico, essendo – invece – un problema di ordine sociale. L’apparente giro di vite, introdotto con il Disegno di Legge Carfagna, non tiene conto che le ragazze non potranno mai più scappare dalle organizzazioni criminali e continuare ad aiutare le Forze dell’Ordine nelle attività di indagine e di contrasto alla criminalità.»

Le deputate chiedono dunque al Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna di costruire insieme « un percorso condiviso volto alla effettiva soluzione del problema delle donne prostituite contro ogni loro volontà».
Christian Poccia

L’indirizzo di questa pagina è:
http://www.babiloniamagazine.it/new.php?p=2447

La “schiava del sesso” travolta sulla tangenziale individuata grazie alla collaborazione di due sue amiche

Trovate le generalità della prostituta investita Si chiamava James Loveth, aveva 24 anni ed era arrivata in Italia 4 mesi fa

di Antonio Scotti

Sono arrivate in Questura per aiutare la polizia ad identificare il nome della loro amica deceduta. La prostituta nigeriana travolta venerdì sera da un Opel Vectra mentre tentava di attraversare la statale 16 per sfuggire a un controllo della polizia, si chiamava James Loveth. Aveva 24 anni e viveva a Bari. E’ entrata in Italia quattro mesi fa e non possedeva regolare permesso di soggiorno.
Per tutta la giornata di ieri, gli agenti della polizia hanno cercato di risalire all’identità della giovane donna, condannata a prostituirsi all’altezza della località San Giorgio. Dopo che il sistema automatico d’identificazione, il cosiddetto Afis/Dna, non ha fornito alcuna indicazione precisa sulle impronte digitali della ragazza, nel corso del pomeriggio, è arrivata la svolta per gli investigatori. Due amiche di James Loveth, infatti, hanno deciso di collaborare con la polizia comunicando l’identità della defunta.

Al Policlinico ieri è stato eseguito l’esame necroscopico esterno disposto dal pubblico ministero inquirente Francesca Romana Pirrelli. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha deciso di proporre al consiglio comunale la copertura delle spese per il funerale delle ragazza 24enne.

La Procura di Bari ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incidente di venerdì sera. Nel registro degli indagati è finito il conducente della Opel, un insegnate 43enne che al momento del sinistro si trovava in compagnia della moglie. Le sue responsabilità, con ogni probabilità, sono alquanto relative se si considera che nessun pedone può arbitrariamente decidere di attraversare la tangenziale.
Sembra che James Loveth, alla vista della Volante della polizia, fosse scappata temendo di essere rimpatriata. Il suo arrivo in Italia rappresentava un sogno di liberazione e di raggiungimento del benessere. Poi c’è chi è intervenuto per distruggere le sue aspettative costringendola alla prostituzione.

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: