Gelmini Mariastella: voto 2-Copiato! Quella riforma è della Moratti

Un'estate al lavoro

di Wildgreta

Questa davvero non ce la aspettavamo da una “secchiona” come la Gelmini. Abbiamo scoperto, infatti, che la sua cosiddetta “riforma della scuola” è copiata da quella della Moratti del 2003. Ma come? Non era rimasta a Roma persino in agosto, per prepararla? Non era comparsa ai primi di settembre, bianca e con le borse sotto gli occhi, mentre i suoi colleghi erano nerissimi e ancora con  il sale tra i capelli? E allora analizziamo il grande bluff del DDL Gelmini, presentato come nuovo ma vecchio e contestato già nel 2003 quando a proporlo fu Letizia Moratti.  Do per scontato che conosciate ormai tutti il DDL Gelmini, per cui riporto sono quelli della Legge Moratti (l’articolo da cui ho estratto queste notizie lo trovate qui e ulteriori documenti qui)

Riforma Moratti anno 2003:

1) Maestro Unico: Leitizia Moratti vuole proporlo già nel 2001 ma dopo aver  ordinato un sondaggio all’ISTAT, rinuncia perchè l’idea risulta sgradita alla maggioranza di genitori e insegnanti  (vedi qui)

 2) Per i docenti in situazione di soprannumerarietà, la riconversione professionale, pena la cassa integrazione ed il licenziamento dopo due anni.

3)  Graduale riduzione ore di insegnamento.L’intento è di portare tutte le cattedre a 18 ore, anche mediante l’individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre. Leggi il seguito di questo post »

Scuola, sciopero generale il 30 ottobre.Sindacati sul piede di guerra: “no” al maestro unico della Gelmini

Ministro Gelmini diventa “Beata Ignoranza”

di Wildgreta

Oltre allo sciopero generale del 30 ottobre, vi ricordo lo sciopero degli studenti del 10 ottobre (tutto su www.studenti.it) e quello dei Cobas Scuola del 17 ottobre.

I sindacati bocciano la riforma Gelmini e proclamano lo sciopero della Scuola giovedì 30 ottobre proclamato. «Le sigle hanno registrato una risposta negativa rispetto alle loro rivendicazioni e hanno, quindi, deciso di promuovere una forte mobilitazione di tutto il personale». I sindacati hanno anche annunciato una manifestazione nazionale a Roma nella stessa giornata. Leggi il seguito di questo post »

Sabina Guzzanti, la Carfagna chiede un milione di danni. L’attrice: «Bella donna ma che tariffe»

ROMA (9 ottobre) – Questa mattina Sabina Guzzanti si è vista recapitare a casa l’attesa citazione dal ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, che ha querelato l’attrice per le frasi pronunciate nei suoi confonti nella manifestazione di luglio in piazza Navona.A renderlo noto è stata la stessa Guzzanti, che sul suo blog ha spiegato che il ministro «ha optato per una causa solo civile» (e dunque non per diffamazione) e chiede «un milione di euro». Ma ora, aggiunge l’attrice, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dalla Carfagna a Matrix, «posso farle causa anch’io».

Mercoledì sera il ministro, ospite di Enrico Mentana, aveva infatti descritto in questo modo l’attrice: «Non mi sembra una persona solida. Mi sembra fragile anche mentalmente». E ancora: «La signora Guzzanti mi fa compassione. Sarei disposta a ritirare la citazione se avesse la sensibilità di scrivere due righe di scuse ma non credo che lo farà. Lei ha costruito un pezzo della sua carriera sull’insulto».

Per tutta risposta, oggi la Guzzanti scrive che i contenuti della citazione «sono tutto materiale per sketch satirici: si sostiene nell’atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un’aggravante o una cosa anormale. Si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l’oggetto del discorso».

Per la Guzzanti, «l’atto di citazione cerca di introdurre un precedente pericoloso. Cioè che la satira debba stare entro certi limiti che l’atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge». Il ministro «chiede niente popò che un milione di euro. Bella donna – commenta la Guzzanti – ma che tariffe! Naturalmente – aggiunge – dopo le dichiarazioni di ieri posso farle causa anch’io, con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi i suoi su di me sono assolutamente gratuiti».

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DDL SCUOLA: Ecco svelato il motivo della scomparsa del Tempo Pieno

Vorrei aggiungere che il Ministro Gelmini in persona ha confermato quanto si afferma nell’ articolo nel suo intervento a “Questa Domenica”, dove ha affermato che l’ideologia e i sindacati hanno minato la scuola, e che è proprio colpa dei sindacati se, oggi, gli insegnanti quadagnano 1200 euro al mese:

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