
Scajola venuto male
di Wildgreta
Bellissima puntata, quella di esordio di Anno Zero. Abbiamo capito tante cose sullo spirito che anima i “18 salvatori della patria”. Prima fra tutte che compreranno qualcosa che vale molto più del prezzo che loro pagheranno. Il valore della parte migliore di Alitalia ( quella peggiore la pagheremo noi), infatti, lo ha stabilito una piccola banca, la Leonardo, di cui sono azionisti alcuni dei 18 salvatori della patria.Almeno questo è stato detto nella puntata.Il suo valore sarebbe almeno dieci volte più alto. Altro fatto emerso è che chi compra non sa nulla di trasporto aereo, infatti non è stata capita la protesta di piloti e assistenti di volo. Emblematico il caso di un capitano che, per il piano Cai, è in esubero per anzianità, ma è uno dei pochi che sa pilotare il boeing 777. Quel tipo di aereo viene guidato solo da piloti aanziani, ma licenziandoli tutti, rimarrà fermo. La proposta fatta agli assitenti di volo, poi è ridicola: meno di 3 euro all’ora. Il giudizio finale degli esperti presenti è che manchi tuttora un vero piano industriale e che senza l’ingresso di una compagnia internazionale, anche la Cai è destinata a ripiegare presto le ali.Finale con il bellissimo servizio sull’aereoporto vicino alla villa di Scajola, ad Albenga. Un solo volo settimanale a costi esorbitanti: 12.000 euro aviaggio ed è sempre vuoto. Di seguito l’intervento di Travaglio e una sintesi della puntata. Guarda il video dell’intervento di Travaglio ad Anno Zero
dal sito www.newsbox.it
ALITALIA: TUTTO E’ BENE QUEL CHE FINIRA’ MALE
Alitalia per oggi e’ salva. Domani piloti e hostess decideranno il futuro della compagnia di bandiera. Intanto giuristi di fama sostengono che alla fine si faranno male tutti.
Piero Schlesinger ammonisce che “alla fine si faranno male tutti”.
Puntata ricca di spunti riflessivi quella inaugurale di Annozero condotta da Michele Santoro con ospiti d’eccezione. Argomento della serata, neanche a dirlo, Alitalia. Interventi da ogni longitudine e fuso orario, blitz nelle case dei lavoratori e inviato speciale nello studio di uno dei massimi docenti di diritto: Piero Schlesinger, sui cui libri piu’ di uno studente di giurisprudenza ha studiato. Prologo con numeri, nomi, cognomi e nefandezze varie sulla politica e i poteri economici a cura di Marco Travaglio e da li in poi comune denominatore di conduttori e parte degli ospiti e definita, piu’ o meno, come la scellerata operazione Alitalia condotta dal governo e dai 18 cavalieri dell’apocalisse. In economia nulla e’ definito e definibile, nonche’ nulla e’ statico quindi ci potrebbero essere colpi di scena nel prossimo futuro. Intanto oggi hanno deciso i sindacati, pure quelli ostinati, e Alitalia per ora e’ salva. Per stasera. Domani tocca ai piloti e maestranze varie decidere la loro sorte.
autore: caterina ferrari
26 settembre 2008 alle 20.24
[…] estewald: […]
26 settembre 2008 alle 20.24
Antonio Di Pietro: ricattatori e ricattati.
“E’ Veltroni che arriva all’ultimo minuto e senza aver partecipato a nessuna manifestazione con i lavoratori cerca di dire che grazie a lui i lavoratori ce l’hanno fatta. Ma i dipendenti Alitalia non ce l’hanno fatta, hanno solo subito. E’ la vittoria dei ricattatori sui ricattati, del padronato sui lavoratori. E’ un’estorsione legalizzata commessa innanzi tutto dal presidente del Consiglio che si è fatto una cordata a suo uso e consumo e ha messo la corda ai lavoratori. Tutti gli italiani pagheranno il resto, cioè almeno 3 miliardi di euro di debiti. Dov’è finito Berlusconi?”. No comment.
Emma Bonino: frutti prematuri.
“Su Alitalia restano aperte questioni fondamentali come il ruolo chiave di un partner straniero. La corsa a rivendicare il merito dell’accordo (manca ancora l’ok dei piloti ndr) è prematura, oltre che fuori luogo. Per mantenere la cosiddetta italianità della compagnia, gli italiani devono sobbarcarsi non meno di mille esuberi in più rispetto all’accordo con Air France di marzo. Inoltre ci saranno almeno 3 miliardi di euro di debiti di cui l’Air France si sarebbe fatta carico e che ora saranno pagati dagli italiani. Intanto il Premier è scomparso. E Veltroni rivendica meriti non suoi”. No comment.
26 settembre 2008 alle 20.24
Sullo scorso numero de L’Espresso c’è u articolo molto chiaro e dettagliato in argomento.
Questa vicenda è l’emblema del tracollo etico di una intera classe dirigente. E’ l’emblema della incapacità di una intera classe dirigente di andare oltre miserabili interessi miopi che truffano il paese. E’ l’emblema del dramma di una intera nazione che assiste inerte, anzi contenta ,alla dissipazione di pubblico danaro, agli annunci, alla diminuzione di libertà ed all’idiozia spacciata per virtù.
luigi nonallineato
26 settembre 2008 alle 20.24
Nutro molte speranze sul pronunciamento della Corte Costituzionale riguardo l’illegittimità del Lodo Alfano. Sul fatto che tutti capiscano con chi abbiamo a che fare, molte di meno.
27 settembre 2008 alle 20.24
Anche io ho visto con interesse la puntata.
È importante che diffondiamo queste conoscenze, che facciamo opinione pubblica, che sempre di più si fa sui blog come questo.