“Se fossi Berlusconi, non dormirei la notte…”. Lo dice al Tg3 Pierluigi Bersani (Pd), che aggiunge: il premier, in questi ultimi cinque mesi, ha messo la vicenda Alitalia “in un percorso che e’ pieno di problemi, non solo quello sindacale. Lo ha fatto per ragioni elettorali e per confermare la sua fama di ‘guaritore’. Adesso siamo a questo punto per quelle scelte”. Per l’ex ministro del governo di centrosinistra: “Il governo deve vedere se e’ possibile riprendere un filo tra Cai e organizzazioni sindacali e se non e’ possibile, bisogna che abbai un ‘piano B’.
Mi rifiuto di credere che il governo non abbia pronta una possibile alternativa, qualora non finisse bene l’eventuale ripresa di contatto tra Cai e sindacati”. A proposito dell’interessamento di compagnie straniere, Bersani nota: “Questa volta si parla di polpa di Alitalia, senza debiti perche’ questi li hanno messi sul groppone a noi. Non credo possa esserci una persona di buon senso che possa pensare che la polpa di Alitalia e il mercato italiano non interessi qualche altro interlocutore”.
La Repubblica 20 settembre 2008
20 settembre 2008 alle 20.24
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