”Santoro è bravo ma agli ospiti che non gradisce fa interrogatori”
Bruno Vespa: ”Al servizio del potere? No, io informo”
Il conduttore di ‘Porta a Porta’ in un’intervista alla Stampa: ”Avete mai visto domande ai politici che io non ho fatto?”. Quanto al conflitto di interessi: ”È un problema ma non per l’informazione televisiva”.
Roma, 17 set. (Ign) – ”Io informo. Meno urla, ma miglior servizio al pubblico”. Bruno Vespa (nella foto) rivendica il suo modo di fare televisione e in una lunga intervista alla ‘Stampa’ spiega così il suo pluriennale successo in tv.
Quanto alle accuse di essere un giornalista amico dei potenti, lui si difende: ”Avete mai visto nelle interviste tv e sui giornali domande ai politici che io non ho fatto?”. Quanto allo spazio dedicato alla cronaca rivendica: ”La puntata in cui raccontammo l’arresto della Franzoni è stata vista quanto quella sull’11 settembre”.
Con i suoi colleghi il conduttore di ‘Porta a Porta’ non è affatto tenero: Santoro è bravo ma ”agli ospiti che non gradisce fa interrogatori come quando era a ‘Servire il Popolo”’, Mentana ”si è accorto strada facendo quanto è difficile. Diceva che non avrebbe parlato di cronaca, ora lo fa di continuo”. Gad Lerner? ”Ha cominciato prima di me con Milano-Italia. E nessuno ricorda la sua Pinocchio, nata per distruggermi. Con me lui ha sempre perso”. Sconfitto anche Minoli: ”Chiedetegli com’è andata a finire” la sfida della Storia siamo noi. Per non parlare di Costanzo: ”L’ho fatto chiudere. C’era la guerra in Iraq e lui ospitava i comici”. L’ultima è per Marco Travaglio: ”Non avrei mai immaginato che uno come lui avrebbe potuto trovare spazio in Rai”.
Quanto a Beppe Grillo che lo definisce ‘un giornalista che non inciampa mai, perché striscia’, Vespa replica: ”Sono affascinato. Fare i miliardi a spese di chi lo segue come San Giorgio contro il drago è un’arte”. Poi la stoccata contro i comici: ”I satirici italiani fanno politica in un altro modo, come la guerra di Von Clausewitz”.
Ma il conflitto di interessi è un problema reale? ”Sì ma non per l’informazione televisiva. Nessuno può credere seriamente – dice Vespa – che Berlusconi abbia vinto le elezioni perché ha tre tv”.
19 settembre 2008 alle 20.24
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