A Fiumicino i dipendenti applaudono
“Meglio falliti che in mano a questi banditi”. Questo lo slogan con cui i dipendenti di Alitalia riuniti a Fiumicino hanno esultato alla notizia del ritiro dell’offerta da parte della Cai, la nuova ipotetica Compagnia Aerea Italiana che avrebbe dovuto rilevare la compagnia di bandiera. “E’ la dimostrazione che la politica dell’aut aut non ha alcun valore”, hanno commentato. “Ora il commissario dovrà trovare un altro modo per rialzare le sorti della compagnia”.
Insieme ai lavoratori ha festeggiato anche Antonio di Pietro, arrivato all’aeroporto Leonardo da Vinci per incontrarli intorno alle 15.30. “E’ assurdo e va denunciato –
ha detto il leader dell’Italia dei Valori fra gli applausi – il comportamento del governo e del Commissario Straordinario, Fantozzi, perchè non si può mettere in vendita un’azienda e darla in mano una cordata senza che esistano altre alternative da poter prendere in considerazione”. Poi, rivolgendosi ai dipendenti, ha aggiunto: “Non dovete mollare, perchè se lasciano a terra voi, lasciano a terra il paese”.
Intanto, appresa la notizia, in Campidoglio si è riunito il Consiglio comunale in seduta straordinaria e Gianni Alemanno ha sottolineato l’importanza di mantenere il radicamento della compagnia di bandiera sul territorio romano. “Quella di Alitalia – ha detto il sindaco – è la più grande crisi industriale della nostra capitale. Alitalia è sempre stata legata a Fiumicino e questo è un legame che non possiamo rompere. È una scelta logica, perché lo scalo di Fiumicino, di Roma, è lo scalo naturale”. Dello stesso parere anche il presidente regionale Piero Marrazzo che nel suo intervento ha dichiarato: “Oggi noi rappresentiamo un pezzo di Paese, perchè Alitalia vuol dire Fiumicino”.
Nel frattempo a Fiumicino i voli rimangono regolari. (La Repubblica 18 settembre 2008)
19 settembre 2008 alle 20.24
Pazienza, ormai è andata così. Il centrodestra e i sindacati spero siano contenti.
19 settembre 2008 alle 20.24
Dispiaciutu, avrei preferiro una bandiera Italiana per i nostri arei che in mano straniera, i sacrifici ? quanti lavoratori Italiani non arrivanoa fine mese, basta a tanti previlegi