PORCELLUM BIS
Europee/ Franceschini (Pd) ad Affaritaliani.it: preferenze e sbarramento al 3%, nessun compromesso con la maggioranza. Nessuna mediazione al 4%…
Venerdí 12.09.2008 14:21
Sulla legge elettorale per le Europee il Partito Democratico rimane fermo nel contrastare il progetto della maggioranza (sbarramento al 5% e niente preferenze) e non accetterà alcun compromesso. Lo dice a chiare lettere il vice di Veltroni, Dario Franceschini, intervistato da Affaritaliani.it.
Il Pd insiste sulla soglia al 3%? “Assolutamente sì”, risponde il vicesegretario del Pd. “Uno sbarramento al 3% significa eliminare la frammentazione infinita delle siglie dello 0,8-0,9%, ma lasciare la possibilità che le forze intermedie entrino nel Parlamento europeo, che è il luogo della rappresentanza e non della governabilità”. Un altro punto fermo per i Democratici sono le preferenze, che Pdl e Lega vogliono abolire. Franceschini non usa mezzi termini: “Le reazioni contro la legge Porcellum che ha tolto agli elettori la possibilità di scegliersi gli eletti è una reazione trasversale che conosce bene anche la destra. Sono i cittadini che vogliono riavere la possibilità di scegliere; togliere le preferenze in un luogo in cui ci sono è assolutamente sbagliato. Quindi noi a tutte queste cose ci opporremo con grande determinazione”.
E se la maggioranza e il governo vi proponessero una mediazione con uno sbarramento al 4% potreste discuterne? “No, non è un compromesso accettabile. No, non è un problema di mediazioni. Ci sono in Italia una serie di forze che sono sempre state dell’1, 1,5, 0,8% che sono una cosa, poi ci sono delle forze intermedie. E non è giusto mettere a rischio la loro rappresentanza”. Quindi nessun compromesso? “Ribadisco, no. Perché non è un problema di trattativa 3, 5 o 4%… è una spiegazione politica. Ci sono forze che non sono nostre alleate, ad esempio, ma una legge non si fa contro qualcuno. Noi restiamo quindi fermi sulla soglia al 3% e sul mantenimento delle preferenze”.
MA LA MAGGIORANZA TIRA DRITTO…
“Serve una nuova legge elettorale per le Europee capace di evitare la frammentazione e rappresentare al meglio l’Italia a Strasburgo. Il 5 per cento è la soglia giusta di sbarramento”. Lo dice Italo Bocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera.
12 settembre 2008 alle 20.24
Non restano che le europee per chiudere il cerchio. Uno sbarramento al 5% e senza preferenze significa a chiare lettere la morte della politica democratica. Producendo nei suoi effetti non solo un grave deficit di rappresentanza parlamentare, ma, sopratutto, accrescendo esponenzialmente il potere (già di per se discutibile) dei partiti politici.