Veltroni da Firenze: “Basta con la nostra sindrome di Tafazzi. Berlusconi? Pensa solo a se stesso”
di Wildgreta
Se fosse nato in America, Walter, chissà quali mete avrebbe raggiunto. E invece è nato in Italia e ha sempre l’aria di chi si sente in un vestito troppo stretto. Ma sabato ha stupito tutti, con una italianissima citazione: Tafazzi. Lui, il cultore del Yes we can, lui ex inquilino del loft, lui il papà dello shadow cabinet, cita un personaggio italiano, il Tafazzi di Aldo Giovanni e Giacomo. La citazione è nata a proposito della sindrome autolesionista della sinistra che piange anche quando vince (ma non avevamo perso?) e che si da le martellate anche quando ha ragione (Non mi vengono in mente esempi) Comunque, Walter, con un ritardo esemplare e di ritorno dall’America dove ha voluto far sentire ad Obama il suo caldo abbraccio, ha scoperto che BERLUSCONI PENSA SOLO A SE STESSO. Forse a Novembre scoprirà che si è fatto delle leggi ad personam e l’anno prossimo si stupirà del calo di consensi del PD. E, a quel punto, non potrà che prendere atto del fatto che la “Sindrome di Tafazzi” è un esempio sbagliato per parlare del PD: Tafazzi si dava da solo le martellate sui c…a Veltroni le darà qualcun’altro.
6/09/2008 – 20:02
Parte da Firenze, dalla festa del Partito Democratico, il tentativo di rilancio politico di Walter Veltroni. Il segretario del PD respinge innanzitutto le critiche arrivano dall’interno: “La sinistra è affetta storicamente dalla “sindrome di Tafazzi” (il personaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo che amava percuotersi le parti basse con una bottiglia ndr). Il tempo delle polemiche è finito, è ora di ritrovare il consenso della gente. La luna di miele con Berlusconi sta per terminare e allora dovremo avere un nuovo gruppo dirigente che sappia conoscere e comprendere i problemi della gente. La scelta di Di Pietro era giusto farla ed era condivisa. Antonio ha sottoscritto programma e sottoscritto il patto per fare un gruppo parlamentare unico. Dopo le elezioni però lui ha tradito un patto preso davanti a tutti gli elettori, perché aveva ottenuto due seggi in più del minimo per avere una rappresentanza propria in parlamento”.
Parte poi un primo affondo a Berlusconi sulla riforma della giustizia: “Non ci siamo occupati del problema giustizia tenendo conto delle necessità di sessanta milioni di italiani, ma quelle di uno solo. Il pensiero di Berlusconi è: “Mi accusano per un reato, io cambio la legge”. Ancora: “Avevano promesso meno tasse e le stanno aumentando, i tagli più grandi li hanno fatti per scuola e sicurezza e poi mandano in giro i militari…”. Questione Alitalia, Veltroni usa l’ironia: “Io vorrei stringere la mano all’Amministratore Delegato di Air France Spinetta, perché con Prodi avrebbero dovuto pagare per ristrutturare la compagnia. Adesso invece, grazie a Berlusconi, i cittadini italiani ripagheranno i debiti di Alitalia e lui si ritroverà l’azienda gratis”.
Tafazzi è un personaggio interpretato da Giacomo Poretti, componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il masochismo estremo di Tafazzi ha origine dopo che è stato coinvolto accidentalmente nei test nucleari francesi sull’atollo di Mururoa.Tafazzi è stato definito, dallo stesso trio, lo zero comico assoluto, a ragione. Nonostante la palese completa insulsaggine del personaggio, Tafazzi è diventato ben presto non solo semplice sinonimo di masochismo, ma il suo nome è stato utilizzato nei più diversi ambienti come allegoria, interiezione, allusione, enfasi, apagoge, prolessi, sindrome.
Molto diffuso nel parlare politico, pochi invece ancora conoscono i risvolti medici: nel 1996 infatti, dopo uno strenuo lavoro di ricerca, la genetista Silvia Bione e i suoi collaboratori, hanno individuato la proteina responsabile della sindrome di Barth, una forma di 3-metilglutaril aciduria, e l’hanno battezzata tafazzina.
8 settembre 2008 alle 20.24
[…] Simone: […]
8 settembre 2008 alle 20.24
Se questa è l’Opposizione (ombra) siamo messi proprio male….
8 settembre 2008 alle 20.24
[…] scrive WildGreta, “Walter, con un ritardo esemplare ha scoperto che Berlusconi pensa solo a sè stesso. Forse […]
20 ottobre 2008 alle 20.24
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