MARA SI CONFESSA AD UN QUOTIDIANO LIBERO

Silvio Berlusconi e Mara Carfagna al lavoro in parlamento
DI WILDGRETA
Mi era sfuggita la toccante intervista che Mara Carfagna ha rilasciato il 3 settembre a Libero e, anche se in ritardo, avrei qualche riflessione da fare. Chi invidiava Mara al punto da inventare la storia delle intercettazioni hard? Come mai alcuni compagni di partito di Mara come la Boniver, in quell’indimenticabile pomeriggio di attesa febbrile per l’annunciata pubblicazione delle intercettazioni, ne avrebbero ammesso l’esistenza senza reticenze? Come mai il contenuto è trapelato su tutti i giornali se era falso? Come mai c’è chi ha affermato in rete di averle lette e ne ha descritto anche il contenuto? Tutti una massa di frustrati? E cosa invidierebbero alla Carfagna, tutte queste persone? Il suo posto di ministro ottenuto dopo anni di lavoro dietro le quinte della politica? Non è possibile, Mara il posto se l’è meritato e lo dimostra ogni giorno con proposte di legge e dichiarazioni importanti. Dovremmo tutte imparare da lei. Vorrei coniare uno slogan che spero il ministro faccia suo: “Una telefonata forse non allunga la vita, ma certamente aiuta la carriera”
L’intervista completa:qui