dal Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti,
Rino Di Meglio, 2.9.2008
E’ stato pubblicato ieri il Decreto Legge n. 137, varato dal governo la scorsa settimana, e poi misteriosamente scomparso.
E’ stato introdotto, nell’articolo 4, l’insegnante unico nella scuola primaria.
Il Ministro Gelmini aveva annunciato la propria intenzione di ripristinare il maestro unico, ma non è mai capitato nella storia d’Italia che una riforma dell’ordinamento scolastico venisse varata con un decreto legge.
Si tratta di un fatto gravissimo. Non è dato comprendere quali siano i requisiti di urgenza richiesti dalla Costituzione.
Analizziamo il testo dell’articolo:
Il primo comma chiarisce che l’istituzione del maestro unico rientra negli obiettivi di contenimento della spesa, leggasi tagli, previsti dalla legge finanziaria.
I regolamenti attuativi della finanziaria (si tratta di DPR che dovrebbero essere emanati entro il 6 di ottobre) prevederanno:
– La costituzione di classi di scuola primaria (si tratta evidentemente del prossimo anno scolastico) funzionanti 24 ore ed affidate ad un unico maestro.
– Nei regolamenti si terrà conto delle domande delle famiglie per una più ampia articolazione del tempo-scuola (si tratta probabilmente di uno spiraglio per salvaguardare il tempo pieno ed evitare una rivolta delle famiglie che ne fruiscono).
– Un’apposita “sequenza contrattuale” dovrà definire il pagamento delle ore aggiuntive, prestate dai maestri, rispetto all’orario contrattuale, le risorse saranno attinte dai risparmi conseguiti attraverso i tagli di organico.
A questo punto, se la scuola elementare dovrà funzionare, com’è scritto, per 24 ore, se detraiamo le due ore di religione, ne restano 22 per gli insegnamenti curricolari, è evidente la necessità di una drastica semplificazione dei programmi.
L’eliminazione degli spazi di contemporaneità tra i docenti farà venir meno qualsiasi possibilità di avere a disposizione risorse per il recupero degli alunni in difficoltà e per l’integrazione di quelli stranieri. Inoltre cadrà totalmente la possibilità, attualmente prevista, di utilizzare tali spazi orari per supplenze brevi.
Si tratta di un ritorno alla scuola pre 1985, ma con condizioni profondamente mutate e peggiorate:
– il numero di alunni per classe è aumentato fortemente;
– le classi sono stracolme di alunni stranieri;
– anche il numero di alunni diversamente abili è aumentato, mentre è diminuito il numero dei docenti di sostegno.
La scuola primaria italiana, ad onta delle continue devastazioni pseudo riformistiche, è collocata ai primi posti nel mondo in quanto a qualità.
Il premio che i maestri ottengono in cambio dallo Stato è quello di essere sempre colpiti per primi. E i docenti della scuola primaria sono già ingiustamente penalizzati dal contratto: nonostante debbano essere laureati come gli altri docenti, percepiscono uno stipendio inferiore e lavorano più ore.
Roma, 2 settembre 2008
Il coordinatore nazionale
della Gilda degli insegnanti,
Rino Di Meglio
3 settembre 2008 alle 20.24
Ho studiato tanti anni per ottenere questa abilitazione e ora che ho 2 lauree (l’ultima in scienze della formazione primaria) il governo mi vuole tagliare le gambe prima che abbia incominciato a lavorare!E’ assurdo tornare indietro di 20 anni..ed è impossibile tollelare per 5 anni sempre la stessa persona!Aiutateci…Grazie
3 settembre 2008 alle 20.24
sono una mamma lavoratrice e ho tre bambini piccoli di cui uno comincera l’anno prossimo a frequentare la scuola primaria e come persona lavoratrice l’anno prossimo per colpa di questa legge avro seri problemi per quanto riguarda nella gestione figli lavoro visto che il tempo pieno non ci sara piu vedendo queste cose mi pento di aver votato per questo governo sara meglio fare le valigie e andare fuori da questo paese che sta andando sempre peggio grazie a questi ministri che sono tutt’altro che geni
3 settembre 2008 alle 20.24
Il ministro Gelmini credo esegua gli ordini di Tremonti per far quadrare il bilancio. Con un decreto legge si è tornati indietro di vent’anni e non vedo cosa possa importare a ministri tanto ignoranti il destino della scuola. Spero che Roberta non sia l’unica ad essersi pentita di aver votato questo governo, altrimenti non ci sarà più speranza. Vorrei sapere che titoli ha la Gelmini per fare il ministro della Pubblica Istruzione, che titoli ha la Carfagna per fare il ministro delle Pari Opportunità e che titoli ha Alfano per fare il Ministro della Giustizia.(solo per fare alcuni esempi) In quale campo avrebbero sviluppato la competenza necessaria a svoglere incarichi così importanti per una nazione?
4 settembre 2008 alle 20.24
buona sera ministro perche buttare fuori tana gente voi lo sapete che i risparmi non sn questi cominciate a dimenzarvi i vostri stipendi diminuite tutti i sotto i sotto segretari e poi ne parliamo
8 settembre 2008 alle 20.24
dopo otto anni di precariato sono quattordicesima nella graduatoria permanente per il ruolo vedo con questo decreto sparire il mio sogno… un sogno fatto di tanti sacrifici, stare lontana da casa e ogni anno ricominciare… mi sento delusa e stanca di dare il mio futuro in mano a gente che non “vive” la scuola come me tutti i giorni.
9 settembre 2008 alle 20.24
Sono ancora una volta delusa da chi ci governa. Il ministro Brunetta durante la trasmissione matrix con Mentana ha affermato che le supplenti non sono mai piaciute a nessuno,ne ai genitori,ne agli alunni.E’ vergoglioso che un ministro per giustificare alcuni provvedimenti introdotti da se stesso e dal ministro Gelmini, debba offendere migliaia di lavoratrici che dopo anni di studio e di sacrifici pongono le loro speranze in persone che non conoscono il rispetto. Grazie poi al decreto del maestro unico migliaia di queste lavoratrici resteranno a casa