Le intercettazioni di Prodi e i falsi scoop di Panorama

Intercettazioni: Prodi non cade nel “trappolone” di Berlusconi
Il settimanale Panorama pubblica innocue conversazioni telefoniche del “consigliere” di Romano Prodi, il reggiano Alessandro Ovi. Il premier fa finta di indignarsi. Ma Prodi ribatte: nulla di illecito, pubblicate pure ma non cambiate la legge Leggi il seguito di questo post »

Alitalia, metà la pagheremo noi. Al governo basta il nome italiano

Veltroni: «Soluzione pericolosa»
A Berlusconi basta il nome. Basta che Alitalia resti «nelle mani degli italiani», non importano i settemila esuberi e i debiti della compagnia che restano sulle spalle dei contribuenti. Per lui, il salvataggio è fatto. Come per l’emergenza rifiuti a Napoli. «Non è nazionalismo fuori moda – ha voluto sottolineare Berlusconi – ma è indispensabile se si vuole che i turisti vengano in Italia piuttosto che in altri paesi del mondo; è indispensabile se si vuole che i nostri imprenditori e manager vadano all’estero senza essere penalizzati in termini di tempo e denaro». La nuova Alitalia parte, ma la vecchia viene rottamata alla faccia del mercato, in barba ai tanti creditori e alle norme antitrust, visto che il commissario potrà vendere le parti attive con trattative private. Leggi il seguito di questo post »

PD, Di Pietro: petizione Veltroni contro il governo non serve a nulla

(ASCA) – Roma, 19 ago – ”Ho letto che la petizione lanciata dal Partito Democratico ha raggiunto un milione di firme. E’ una petizione che in apparenza dice tutto, ma che in pratica non serve a niente, perche’ resteranno firme inutili, sulla carta, che Berlusconi non si degnera’ nemmeno di prendere in considerazione”. A dirsene sicuro e’ Antonio Di Pietro.Intervenendo sul suo blog, il leader dell’Italia dei valori afferma di essere ”amareggiato” con il Pd e con Walter Veltroni. ”Non capisco – spiega Di Pietro – come possa vantarsi del milione di firme quando ne erano sufficienti 500 mila per mettere Berlusconi con le spalle al muro e abrogare la legge ‘Salva Premier’. Il governo – sottolinea Di Pietro – sarebbe stato in discussione sul piano morale, su quello del conflitto d’interessi, e sarebbe stata evidente a tutti l’anomalia di un signore che fa le leggi per non farsi processare. Mi spiace constatare – e’ la conclusione dell’ex magistrato – che ci sono due opposizioni: una fatta solo di parole e una vera, che cerca di agire con i fatti”.

Sul piano operativo, Di Pietro conferma poi l’iniziativa dell’Idv di lanciare il referendum contro il lodo Alfano il 12, 13 e 14 settembre alla festa di Vasto. ”L’Italia dei valori rispetta i propri impegni con gli italiani – sottolinea Di Pietro – e questa e’ la differenza, sostanziale, tra noi e il Partito democratico: loro raccolgono firme inutili con un’operazione di facciata, noi, invece, facciamo opposizione vera”.

lpe/mcc/lv

GOVERNO: SCALFARI, BERLUSCONI E’ UN BUGIARDO NATO

GOVERNO: SCALFARI, BERLUSCONI E’ UN BUGUIARDO NATO
(AGI) – Cortina d’Ampezzo, 19 ago – “Ho conosciuto Berlusconi nel ‘73, eravamo concorrenti, lui aveva Canale5, la Mondadori Rete4. Ho imparato che e’ un ottimo venditore, ci diceva che a lui andava bene tenere alti i prezzi della pubblicita’, poi il giorno dopo scoprivamo che faceva il contrario, faceva dumping. Alla fine la Mondadori gli vendette Rete4 perche’ li aveva messi in mutande per quanto era bravo. E’ un bugiardo nato”. Lo ha dichiarato Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, durante il dibattito “Quello che ci circonda” a ‘Cortina InConTra 2008′ con Sandro Bondi. (AGI)

Dipendenti, amici, avvocati, portaborse di Berlusconi: tutti onorevoli (suoi)

Tullia Fabiani
Tutti a corte. L’appello comincia: deputato Berruti Massimo Maria, ex consulente Fininvest? Presente. Deputato Brancher Aldo, ex collaboratore di Fedele Confalonieri e manager di Publitalia? Presente. Senatore Comincioli Romano, ex compagno di scuola di Silvio Berlusconi, suo manager e prestanome? Presente. E così via. All’appello dei cortigiani non manca proprio nessuno: consulenti, medici, avvocati, conduttrici e manager televisivi, perfino compagni di scuola. Uomini e donne approdati in Parlamento sulla scia del loro paziente, cliente, padrone, compagno di banco e di banchetti. Mentore. Perché certi legami, si sa, restano forti nel tempo e allora, quando poi si diventa famosi, personaggi pubblici, magari presidenti del Consiglio, i rapporti possono tornare smaglianti. Lucidati dalla necessità, dalla convenienza reciproca, oltre che dai sorrisi, dai favori di scambio. E dai ricordi al chiaro della luna di Arcore.

Quanti ricordi. Quanto tempo trascorso assieme a fare e disfare. Silvio Berlusconi e il senatore Marcello Dell’Utri ad esempio. Erano gli anni Sessanta: si conoscono all’università a Milano, subito amici e sodali uomini d’affari. Lui, giovane palermitano migrato al nord, diventa il suo segretario e col tempo guadagna la sua fiducia. Negli anni Settanta lavora a Edilnord e segue i lavori di ristrutturazione della villa di Arcore (dopo che Berlusconi l’ha acquistata ad un prezzo di favore dalla marchesina Annamaria Casati Stampa, di cui Cesare Previti era il tutore legale). Poi l’esperienza di Publitalia: vicende di false fatture e fondi neri; inchieste, condanne, patteggiamenti. Circostanze condivise, avventure che cementano rapporti. Leggi il seguito di questo post »

SICUREZZA: DI PIETRO, C’E’ FASCISMO MODERNO ‘FAMIGLIA CRISTIANA’ NEL GIUSTO

Roma, 14 ago. (Adnkronos) – “Dopo populista, sinistroide oltranzista, giustizialista, etichettature che mi hanno coinvolto in prima persona, arriva una nuova definizione di chi non e’ allineato al servilismo di governo: cattocomunista. Questo e’ l’ultimo attacco che il regime Berlusconi IV ha sollevato nei confronti di ‘Famiglia cristiana’, rea di aver criticato alcune iniziative di questo teatrino di governo”. Lo sottolinea sul suo blog Antonio Di Pietro. “La tecnica -prosegue l’ex pm- e’ sempre quella: l’evocazione dell’antiberlusconismo e del comunismo. Queste accuse ricorrono ogni qual volta si mettono in discussione in modo democratico le scelte adottate dalla maggioranza. Nessun dialogo. Questo e’ la linea politica dell’attuale governo. Questa e’ la nuova linea di un fascismo moderno. ‘Famiglia cristiana’ -conclude Di Pietro- e’ nel giusto”.
(Red-Pol/Gs/Adnkronos)

A Ferragosto anche la politica sotto l’ombrellone

 

Veltroni e l'ombrellone

8-14 20:39
di Silvia Gasparetto

(ANSA) ROMA – Il Viminale aperto per il consueto appuntamento con le forze dell’ordine è l’unica eccezione alla regola che vuole, almeno per il giorno di Ferragosto, anche la politica in toto in vacanza. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, insieme ai sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso, sarà al lavoro per la riunione del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza, mentre maggioranza e opposizione si godono gli ultimi scampoli di riposo sotto l’ombrellone. Se il Parlamento, infatti, riaprirà i battenti solo a settembre, i politici di entrambi gli schieramenti saranno impegnati, nella seconda metà di agosto, nelle feste di partito. Il 15 agosto, però, la parola d’ordine è relax. Leggi il seguito di questo post »

FAMIGLIA CRISTIANA (OSSIA QUELLO CHE GLI ALTRI MEDIA NON DICONO)

Scritto da NEHEMIA Il 13/08/2008
ROMA –l settimanale dei Paolini risponde agli attacchi degli esponenti della maggioranza
dopo l’editoriale sulla “finta emergenza sicurezza”: “Non siamo cattocomunisti”
Famiglia Cristiana rilancia

“Speriamo non rinasca il fascismo”
E di nuovo attacca la norma sulle impronte ai bambini rom: “Una trovata sciocca e inutile”
La difesa: “Siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente irrinunciabili”

ROMA – Il settimanale Famiglia Cristiana torna all’attacco sulla politica del governo in materia di sicurezza, augurandosi che “non sia vero il sospetto” che in Italia stia rinascendo il fascismo “sotto altre forme”. La rivista dei Paolini, che lunedì scorso aveva attaccato l’esecutivo per la “finta emergenza sicurezza”, replica anche alle dure critiche che gli sono arrivate dopo quell’articolo dagli esponenti della maggioranza: “Non siamo cattocomunisti”. Leggi il seguito di questo post »

Scandalo sanità Abruzzo. Del Turco riabbraccia i pennelli

di WIldgreta

Con i domiciliari di Del Turco e degli altri indagati eccellenti, si chiude la prima parte della vicenda di presunte tangenti che ha causato un terremoto politico in Abruzzo. Del Turco potrà ricominciare a dipingere, visto che in carcere non erano stati ammessi i pennelli. I titolari dell’inchiesta hanno cercato, con il carcere, di impedire che i principali indagati si mettessero d’accordo sulle versioni da fornire agli inquirenti, ma pare che le innumerevoli visite a Del Turco e le immediate dichiarazioni a mezzo stampa di alcune persone che lo sono andate a trovare, abbiano di fatto causato il fallimento della strategia dei PM. Meglio, quindi, i domiciliari, con il divieto di vedere o parlare con chiunque all’infuori dei parenti stretti. Anche oggi alcuni esponenti politici metterebbero non una ma addirittura tutte e due le mani sul fuoco sull’innocenza di De Turco. Ma per i PM le prove ci sono. Anche gli interrogatori delle varie segretarie, confermano le dichiarazioni di Angelini. Quindi, o tutti si sono messi d’accordo imparando a memoria una falsa versione per incastrare Del Turco, oppure è tutto vero. Almeno questo ho capito dai vari articoli usciti negli ultimi giorni. A chi metterebbe la mano sul fuoco sull’innocenza di qualcuno che conosce e che viene accusato di un qualsiasi reato, darei un consiglio: aspettate che a pronunciarsi sia la magistratura, perchè le persone insospettabili, a volte, sono quelle che ci sorprendono di più. E, per favore, che non si scambi il desiderio di onestà con il giustizialismo gratuito. Se molte regioni in autunno reinseriranno i ticket, credo che sia giusto che i cittadini sappiano se dovranno pagare per dei servizi o per delle tangenti che hanno creato buchi di bilancio.

 

Domiciliari per Del Turco Leggi il seguito di questo post »

Quant’è bella la tv di sinistra, così leggera da volare via

Con straordinaria prontezza di riflessi, la sinistra a vocazione maggioritaria comincia a sospettare che la tivù possa condizionare le scelte politiche dei cittadini, e corre ai ripari.
Red Tv – Nota come la televisione di Massimo D’Alema, si ripropone di riportare l’accento sulla questione culturale.
Pierluigi Bersani intervisterà alcuni cantanti, Bobo Craxi intervisterà alcuni cantanti, Antonio Polito intervisterà alcuni cantanti. Gli spazi informativi saranno appaltati alle migliori firme de «Il Riformista», in modo che il pubblico rimpianga già da subito i cantanti.

YouDem Tv – Nota come la tivù di Veltroni, debutterà in ottobre sul web. Sarà una tivù leggera, in linea con il partito leggero, con contenuti leggeri: si consiglia di ancorare il computer alla scrivania prima che se ne voli via al primo alito di vento. Il palinsesto prevede telefilm ma anche informazione. In omaggio alle diverse linee del partito, telefilm e informazione verranno trasmessi contemporaneamente con un interessante effetto dissolvenza, anche questo in omaggio alla linea del partito. Leggi il seguito di questo post »

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