Saccà Connection: le nuove intercettazioni


di Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo

I progetti d’affari con Urbani. I raccomandati di Staderini, Petroni e Curzi. Ecco i legami fra il dirigente e i consiglieri. Che l’hanno assolto

ASCOLTA: Le nuove intercettazioni

Don Agostino l’ha sfangata ancora una volta. Nonostante i progetti segreti per mettersi in proprio, nonostante l’inchiesta per corruzione e le intercettazioni bollenti, il re dalla fiction all’italiana resterà alla Rai. La settimana scorsa il cda ha bocciato la mozione del direttore generale Claudio Cappon, che ne prevedeva il licenziamento in tronco. Leggi il seguito di questo post »

Veltroni: «Alleanze non come matrimoni a Las Vegas» e lancia un nuovo slogan, “It’s my job”

matrimoni pericolosi

di Wildgreta

Oggi un elettore del PD di una certa età, si domandava mentre parlava con me della situazione politica:”Ma Veltroni non voleva andare in Africa? Chissà perchè ha cambiato idea”

Ed ecco l’articolo de l’Unità che lancia il nuovo slogan e la promessa che le alleanze del PD non saranno come i matrimoni celebrati a Las Vegas. Mi domando cosa c’entri Las Vegas con le alleanze di comodo, ma è inutile scervellarsi. La prossima volta potrebbe usare:”altrimenti sarebbe un matrimonio combinato”, o “di comodo”, o “senza amore”. Oppure potrebbe dire qualcosa di concreto, che non rientri nell’ambito delle frasi fatte o nel campionario degli english way of saying. Ma questo sarebbe, davvero, chiedere troppo.Riguardo alle “diverse anime del partito”, basterebbe che ne avesse una.

«It’s my job»: il segretario del Pd Walter Veltroni torna ad usare l’inglese per racchiudere in due parole il suo impegno per il partito. Dallo «Yes, we can» della campagna elettorale, si è passati al «my job»: due parole che vogliono dire molto i giorni in cui il Pd è tornato a discutere di alleanze e di armonizzazione delle diverse anime del partito. Veltroni si presenta come l’uomo della «sintesi, l’incontro tra diverse culture». Leggi il seguito di questo post »

Caso Del Turco, coinvolti anche Cicchitto e Verdini?

da Polis blog

comizio

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Che fosse coinvolta anche la destra nella questione delle tangenti abbruzzesi che ha portato all’arresto, tra gli altri, del presidente della Regione Ottaviano Del Turco non è una novità. Stamani, però, il Riformista di Antonio Polito ha reso pubblico – attraverso una sintesi del giornalista Fabrizio D’Esposito – un dossier scritto da Giancarlo Masciarelli, secondo molti la fonte occulta dei pm.

“Il sistema sanità Abruzzo è come la maxitangente Enimont”, dice evocando lo spettro di Mani Pulite. “I politici chiedevano soldi.   I politici di destra e di sinistra», racconta.

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Il premier:”Non mi avvarrò del blocca-processi” Di Pietro:”Certo, gli basta il Lodo Alfano”

GIUSTIZIA: DI PIETRO, BERLUSCONI NON RINUNCIA A UN BEL NIENTE
Roma, 24 lug. – (Adnkronos) – “Berlusconi non rinuncia a un bel niente anzi raddoppia. E’ ovvio che Berlusconi sostenga di voler rinunciare alla norma blocca processi, non ne ha bisogno. Infatti il suo blocca processi e’ il lodo Alfano, cinque anni di lodo anziche’ i 18 mesi di rinvio previsti dal decreto legge“. Lo afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che, a margine di una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo un incontro con il premier di Malta, ha sostenuto che non si avvara’ “della clausola che da’ la possibilita’ alla magistratura di sospendere per un anno i processi anteriori al 2000″.

Berlusconi: “Chi risarcirà mia immagine sporcata?” Non lo so, chieda a Ghedini.

di Wildgreta

Berlusconi, dopo l’entusiasmo per l’approvazione del lodo Alfano, che lo mette al riparo dai suoi guai giudiziari per cinque anni, si lancia all’attacco e vorrebbe di più. Sì, oggi il premier parla di “risarcimento” per la sua immagine sporcata. Bisognerebbe che il fido Ghedini gli spiegasse che il Lodo Alfano, sospende le azioni giudiziarie per le 4 più alte cariche dello stato per la durata del mandato, ma non è un’assoluzione per non aver commesso i fatti. E poi, visto che parliamo di risarcimenti, chi risarcirà noi cittadini per esserci sorbiti le sue lamentele sulle toghe rosse, per aver visto i problemi urgenti del paese passare in secondo piano rispetto ai suoi processi, per essere stati presi in giro rispetto alle sue vere intenzioni? Chissà se sarebbe possibile una class action nazionale contro il proprio presidente del Consiglio per non essersi occupato dei cittadini? Sarà meglio non parlarne in giro, altrimenti la elimina per decreto legge. Riguardo la sua immagine, mi sembra che il solo fatto di essere da anni “sotto processi” non deponga a suo favore Le intercettazioni con Saccà, poi, hanno dato il colpo di grazia ad un’immagine che, pur non essendo di base un gran che, Berlusconi stesso ha contribuito a peggiorare irreparabilmente.

Cosa dice il Lodo Alfano, così Berlusconi può ripassare: Leggi il seguito di questo post »

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