
Veltroni e Berlusconi insieme da giovani
DI WILDGRETA
Direi che la dichiarazione di Parisi andrebbe valutata bene, visto che mi pare le prima cosa sensata sulla situazione del PD.Chi conosce qualcuno che sia felice della linea politica attuata da Veltroni, è pregato di segnalarlo a questo blog. Io non riesco a trovare nessuno.
PD: PARISI, NON BASTA LEADERSHIP SPECIE SE INDEBOLITA
Quella tra Veltroni e Bertinotti fu una “separazione consensuale, lo vediamo ora con chiarezza, che ha messo in moto un processo divisivo che rischia di fare del campo del centrosinistra una maionese impazzita, dove le divisioni che si sono prodotte tra la sinistra ed il sedicente centro alimentano ulteriori frammentazioni”. Arturo Parisi lo rileva nell’intervista per il prossimo numero di ‘Rinascita della sinistra’, spiegando: “Per questo leggo nell’appello di Diliberto ad un ritrovarsi dei comunisti un tratto positivo, un invito cioe’ a resistere al processo dissolutivo nel quale siamo tutti coinvolti”. Quanto alle vicende interne del suo partito il professore parla di “confronto scomposto tra capicorrente piuttosto che tra correnti. Una dinamica che non promette niente di buono per il futuro”. “Perche’ – prosegue – non riconosciamo le sedi che ci siamo dati, non per chiacchierare ma per decidere? Questa e’ la differenza tra un convegno culturale ed un congresso di partito, la differenza tra un assembramento ed una comunita’ politica. Certo non possiamo illuderci di colmare questo deficit del partito attraverso la scorciatoia della decisione personalistica affidata alla leadership, soprattutto – conclude – se una leadership fortemente indebolita”. (AGI)
(22 luglio 2008 ore 15.20)
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