
A.Mussolini
di Wildgreta
In effetti, se il ministero delle Pari Opportunità è quello della Carfagna, si può tranquillamente abolire. Il problema delle troppe istituzioni competenti per i minori, sollevato dalla Mussolini, si potrebbe risolvere facendo qualcosa di serio per i minori tutti insieme, ma pare che questo non sia di interesse nazionale.Abolire tutto per lasciare l’infanzia nelle mani di un’unica persona, come vorrebbe la Mussolini, mi evoca brutti pensieri: un’unica persona che governa, un’unica persona per l’infanzia. Delle donne e dei gay chissenefrega, e al resto pensano Tremonti e Ghedini con qualche smitragliata di La Russa laddove serve. Per Bossi la presidenza della “Fondazione Padani”, così smetterà di essere invidioso di D’Alema. In cinque si perderebbe meno tempo a discutere. Del resto, il numero di decreti di questo governo, indica che la strada è proprio quella di evitare il confronto parlamentare. Mi dispiace solo che si sprechino tanti soldi per onorevoli e senatori dell’opposizione che sono rmai ridotti a meri soprammobili. Ci resta solo la manifestazione di piazza, una piaza che spero diventi sempre più affollata.
Cinque i ministri competenti, è caos infanzia”
” Mi appello al presidente Berlusconi affinchè ci sia un’unica persona ad occuparsi realmente di infanzia. Da parte mia- conclude- abolirei il ministero delle Pari opportunità, perchè lo considero inutile, e istituirei un ministero per l’infanzia e l’adolescenza ma con portafoglio”.
ROMA -(Dire) “In Italia esiste un caos infanzia normativo e legislativo impossibile da gestire. La verità è che servirebbe una delega unica anzichè spezzettata su vari ministeri”. È quanto denuncia la presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia, Alessandra Mussolini.
Mussolini denuncia il fatto che “a distanza di 7 anni dall’approvazione della legge sui bambini adottabili non esiste ancora una banca dati istituita dal ministero della Giustizia” e spiega come attualmente ad occuparsi di minori “sono addirittura ben 5 ministri (Sacconi, Carfagna, Meloni, Giovanardi, Maroni) e un sottosegretario (Eugenia Roccella al Welfare)”. A questo si aggiunge, prosegue la leader di Azione Sociale, il ruolo “svolto da 53 istituti e oltre 2000 mila centri socio-assistenziali di vario genere”.
Per questo, conclude Mussolini, “mi appello al presidente Berlusconi affinchè ci sia un’unica persona ad occuparsi realmente di infanzia. Da parte mia- conclude- abolirei il ministero delle Pari opportunità, perchè lo considero inutile, e istituirei un ministero per l’infanzia e l’adolescenza ma con portafoglio”.
18 luglio 2008
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