
Cloaca Massima, ovvero il CSM secondo Gasparri
Pionati (Udc): ”Un Di Pietro al contrario”
Gasparri: ”Csm cloaca”. Anm: ”Invettiva volgare”
di Wildgreta
Oltre a questa perla di eleganza che lo farà concorrere al premio per il “miglior statista in erba del governo Berlusconi”, Gasparri aggiunge che il” CSM è uno scandalo che offende gli italiani”. Ecco, vorrei chiedere a Gasparri, di evitare di farsi portavoce degli italiani, in particolare quando deve enunciare cosa ci offenderebbe. Cosa ci offende, o almeno offende me, è l’assoluta mancanza di rispetto per le istituzioni che dimostrano alcuni membri del governo.La Repubblica Italiana non è cominciata il giorno della vittoria del PDL alle elezioni, c’era già da prima e sono state tante le persone che hanno contribuito a farla crescere, a farla maturare anche nel dolore. Spazzare via tutto con atti di forza o con un linguaggio da caserma, è ciò che ci sta rendendo ridicoli agli occhi del mondo. Non voglio, quindi, essere coinvolta come italiana in esternazioni che non condivido. Rispetto il voto espresso il 15 aprile, rispetto chi ha vinto, ma non condivido il bassissimo livello di comunicazione del governo, quindi, che ognuno parli per sè.
Il capogruppo del Pdl al Senato attacca il Consiglio superiore della magistratura ”correntizzato, partitizzato e parcellizzato”. Dopo però chiarisce: ”Non intedevo denigrare l’istituzione”. Tenaglia (Pd): ”Uno scandalo”. Di Pietro (Idv): ”Allibito”. Berlusconi: ”Precisazione Gasparri ha posto parola fine”. Veltroni: “L’Italia sta precipitando”. Finanziaria, governo pone la fiducia
Roma, 18 lug. (Adnkronos/Ign) – “La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani”. Così il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri si è espresso parlando a ‘Radio Radicale’. Parole che hanno prima scatenato le reazioni di esponenti dell’opposizione, quindi la correzione di tiro del presidente dei senatori Pdl. ”Non intendevo denigrare l’istituzione in quanto tale o chi ne ha la guida operativa – ha precisato Gasparri in una nota -. L’espressione, che può essere apparsa indubbiamente eccessiva estrapolata da un vivace contraddittorio radiofonico nel corso del quale sono stato pesantemente ingiuriato con offese inaudite, era collegata alle note polemiche con taluni esponenti del Csm che recentemente hanno assunto iniziative che hanno alimentato un acceso dibattito anche in riferimento ai compiti ed ai limiti delle diverse istituzioni”.
La replica delle toghe arriva dal presidente dell’Anm Luca Palamara. “La magistratura italiana non si farà trascinare sul terreno dell’invettiva volgare e qualunquista, e continuerà a perseguire la strada del rispetto tra le istituzioni dello Stato”, ha risposto il numero uno del sindacato dei magistrati. “Ma a chi quella strada mostra quotidianamente di abbandonare – ha sottolineato Palamara – rispondiamo che difenderemo strenuamente i valori della Costituzione e dell’indipendenza della magistratura contro i tentativi ormai chiari di superare l’attuale sistema di divisione dei poteri dello Stato e volti a delegittimare l’intera magistratura e l’organo di governo autonomo”.
Immediata la polemica politica per le dichiarazioni dell’esponente Pdl. “Il vero scandalo sono le dichiarazioni di Gasparri che dimostrano una totale mancanza di senso e di rispetto delle istituzioni. Criticare l’altrui operato è legittimo ma la denigrazione intacca lo stesso equilibrio fra i poteri dello Stato”, ha dichiarato il ministro della Giustizia del governo ombra Lanfranco Tenaglia.
Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, trova ”offensive e gravissime le parole che da autorevoli rappresentanti della maggioranza sono venute questa mattina contro il Csm presieduto, lo ricordo, dal Capo dello Stato”. In ogni caso ”il Pd non vuole certo sottrarsi ad una discussione sulla giustizia. Ma l’obiettivo di questa riforma deve essere quello di garantire al sistema una maggiore efficacia ed efficienza: è necessario, in ogni caso, tutelare gli interessi del Paese e dei cittadini italiani. Una riforma contro la magistratura o, peggio ancora, per garantire immunità o tutelare una cerchia ristretta di persone, sarebbe dannosa per tutti”.
“Non mi sembra possibile…”. E’ stata la prima reazione del leader Idv Antonio Di Pietro alle parole del presidente dei senatori del Pdl. Il quale, dicendosi “allibito”, ha commentato: “Credo che a offendere gli italiani non siano né i magistrati né i parlamentati e gli amministratori che fanno onestamente il loro lavoro. Offende gli italiani, piuttosto, chi appena riesce ad arrivare in Parlamento fa leggi per non farsi processare o per minare l’indipendenza della magistratura e creare uno Stato nel quale per alcuni cittadini la legge non vale”. “Alle ingiurie e alle offese – ha concluso l’ex pm – non bisogna neanche rispondere perché sono palesemente prive di fondamento”.
“Qui siamo al Di Pietro al contrario, mentre per affrontare la questione non ci vuole Di Pietro ma nemmeno gli anti-Di Pietro”, ha detto all’ADNKRONOS il portavoce dell’Udc Francesco Pionati, che definisce “assolutamente inopportune” le parole del presidente dei senatori del Pdl sul Csm, che “non aiutano né il partito di Gasparri né chi vuole la riforma della giustizia”. “Noi riconosciamo l’esistenza del problema di un riequilibrio dei rapporti tra politica e magistratura – ha aggiunto – ma farlo con questa terminologia e questa virulenza è il modo più sbagliato per iniziare a farlo”.
E in serata interviene il premier Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda in proposito in una conferenza stampa al termine del Cdm di Napoli, spiega: “Da parte del capogruppo al Senato del Pdl Gasparri c’è già stata una precisazione in proposito sul Csm”, e quindi questo ha posto la parola ”fine” alla questione.
Il premier poi auspica di poter varare entro l’anno sia la riforma della giustizia che il federalismo, cavallo di battaglia della Lega. “Credo che la riforma del federalismo e quella della giustizia siano entrambe fondamentali per il Paese. Penso possa esserci un processo abbinato in una camera una; nell’altra camera l’altra riforma e poi lo scambio. La nostra volontà e la nostra speranza -osserva il Cavaliere- è avere il varo di queste due riforme entro la fine dell’anno, se si andrà all’anno prossimo comunque non è grave”.
18 luglio 2008 alle 20.24
Gasparri, una carriere al contrario, prima si occupava di tubi catodici adesso di collettori fognari, secondo me non ha mai capito un tubo.