
di Wildgreta
Forse i ragazzi non conoscono questo bellissimo film di Luis Buñuel, ma pensando al momento buio che vive il nostro Parlamento asservito alle necessità di pochi eletti (nel senso elettorale del termine), mi è venuta in mente questa immagine: un parlamento talmente personalizzato, da poterci fare davvero di tutto senza preoccuparsi neppure di dover chiudere la porta. Alla luce del sole si espletano le proprie necessità, incuranti del giudizio del mondo.
Ieri quasi tutto il parlamento ha votato contro l’acquisizione dei tabulati telefonici del deputato del PDL De Luca accusato di concorso in tentata corruzione. Tutto il parlamento, eccetto l’Italia dei Valori. Nessun pudore, nessuna vergogna, neppure da parte del Partito Democratico. Così, un giorno, qualcuno potrà ricambiare loro il favore. Nella vita non si sa mai.
Stasera a Matrix Berlusconi, forse, cercherà di appellarsi al “gran cuore del popolo” sperando che capisca che le leggi approvate o in via di approvazione, non riguardano solo lui ma tutti i cittadini. Cercherà di convincere la casalinga di Voghera e il disoccupato di Messina, che le intercettazioni mettono a repentaglio anche la loro, di libertà.
Cercherà di convincere il pensionato che non può più fare la spesa, che l’immunità per alte cariche dello stato garantisce anche lui. Cercherà di convincere il precario che i giudici comunisti stanno cercando di annullare il voto che loro gli hanno dato. Cercherà di convincere i Campani, che senza di lui la spazzatura li avrebbe soffocati per sempre. Cercherà di convincere i cittadini che temono per la loro sicurezza, che un decreto legge sulle intercettazioni e l’immunità per il premier, sono i presupposti per non avere più clandestini per strada nè zingari che rubano, perchè garantiranno l’attuazione del Decreto Sicurezza e dei provvedimenti futuri.
Cossiga dice che per Berlusconi ormai è tardi, anche per dare spiegazioni al popolo, visto che ha lasciato i ministeri più importanti nelle mani delle persone sbagliate. Ma la debolezza di Berlusconi è tutta nella sua precaria situazione giudiziaria. Una sua condanna sarebbe la fine di questo governo e allora deve chiamare a raccolta tutte le forze a disposizione. E queste forze, premiate in termini di ministeri, incarichi, poteri, finora hanno risposto all’appello, assecondando il pemier in tutto. Ma fino a che punto potranno continuare a farlo?
Gianfranco Fini, oggi, dice che imporre un decreto legge sulle intercettazioni non è la strada giusta, perchè non ci sono i requisiti di urgenza. Ma per Berlusconi, tutto è urgente: ha poco tempo e, in questo poco tempo, si può anche sorvolare sui 5 o decimila esuberi Alitalia e la cordata inesistente, sugli italiani che non andranno in vacanza, sull’inflazione che galoppa, sui salari tra i più bassi d’Europa e sui tanti, troppi, nuovi poveri.
Perchè, anche se poveri, siamo noi a pagare la carta igienica di Montecitorio e continueremo ad essere obbligati a farlo, nonostante tutto.
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