Berlusconi raddoppia la residenza di Arcore: la giunta comunale PDL approva felice

Ma il Pd contesta la delibera: «La giunta del Pdl fa regali al premier»
Berlusconi raddoppia Villa San Martino

un corteo di auto blu esce da Villa san martino (Arcore)

(foto Ansa)

Berlusconi e un intero paese al suo servizio

Via libera ad Arcore all’ampliamento della dimora del premier. Un «alloggio» per ciascuno dei figli

di Wildgreta

Dopo aver sistemato i propri guai giudiziari, Berlusconi può finalmente dedicarsi all’ampliamento della sua già faraonica dimora di Arcore. Vista la consuetudine di organizzare vertici di tutti i tipi a “case sue” (usare il singolare sarebbe un insulto, quindi meglio insultare la lingua italiana), è ora di pensare in grande. E, già che c’è, decide di costruire  alcune faraoniche  residenze per tutti i suoi figli. Li vuole tutti sotto gli stessi tetti, i suoi figli, così se oltre ad un vertice internazionale dovesse organizzarne uno famigliare, non dovrà prendere l’aereo (privato, perchè con Alitalia ci volano gli italiani, non lui).

ARCORE (Milano) – Una volta era conosciuta soprattutto per la sua vocazione industriale che aveva nella gloriosa fabbrica di motociclette Gilera, un marchio conosciuto in tutto il mondo, la propria punta di diamante. Ma da almeno un quarto si secolo il nome di Arcore è associato per antonomasia a Silvio Berlusconi, che a metà degli anni Settanta vi trasferì la propria residenza e che di Villa San Martino, l’antica residenza dei conti Casati Stampa acquistata dal Cavaliere grazie all’intermediazione di Cesare Previti, ha fatto la vera e propria «sala dei bottoni» di Forza Italia e del centrodestra italiano. Il binomio Arcore-Berlusconi è ora destinato a rafforzarsi ulteriormente: il presidente del consiglio, tramite la società Idra – che si occupa della gestione delle sue residenze private – ha infatti presentato un piano di ampliamento del complesso edilizio con l’obiettivo di riunire sotto uno stesso tetto (in realtà più tetti, per un totale di alcune migliaia di metri quadrati) tutti i propri figli. Leggi il seguito di questo post »

Nasce Red, la tv pop-dalemiana dove Bersani intervista Vasco


L’obiettivo è anche la costruzione di un network politico: ritorna Folena, Craxi dj

Via libera al politico-intrattenitore

di Wildgreta

Non so cosa pensare. Ce n’era bisogno? All’Italia mancava? Mentre cerco di trovare una risposta all’ennesima strana iniziativa targata PD, rifletto su Bobi Craxi dj, su Bersani intervistatore e su tutto il resto. E penso: con questa televisione si vorrebbe anche costruire un network politico. Cosa vuol dire? Perchè, per diffondere via cavo o via satellite delle idee, bisognerebbe anche averle. Ma certamente sono io, che non riesco più a cogliere l’essenza delle cose importanti e i fermenti che animano la nostra politica. Forse sono io, che non riesco ad immaginare i politici-intrattenitori. In realtà, credo che se avessi voglia di farmi intrattenere, a tutto penserei fuorchè ad un politico. Il politico dovrebbe essere pagato da noi per risolvere problemi dei cittadini e far avanzare economicamente e socialmente un paese. Ma forse non ho capito nulla e, fra un po’, “Nessuno tv” terrà incollate al video migliaia di cittadini.

Quasi pronto il palinsesto ideato da “Nessuno tv” e dalla fondazione Italianieuropei

L’obiettivo è anche la costruzione di un network politico: ritorna Folena, Craxi dj

di GOFFREDO DE MARCHIS Leggi il seguito di questo post »

Alessandra Mussolini e le adozioni ai single e coppie di fatto: le reazioni

Alessandra Mussolini quando non era in un "governo di sinistra"

di Wildgreta

Approvo in pieno quanto proposto da Alessandra Mussolini, ma credo che l’idea delle adozioni anche a coppie di fatto e genitori single, non riuscirà ad oltrepassare il muro clericale e finto moralista dei suoi compagni di governo. Berlusconi dice che il suo è un “governo di sinistra”,  e allora come definirà questa uscita della Mussolini, troppo di destra?

Di seguito, le reazioni

 ROMA «Sì alle adozioni ai single. Si anche alle coppie di fatto». L’apertura, a sorpresa, arriva da Alessandra Mussolini, deputata del Pdl e presidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia, in un’intervista a «Klauscondicio», la trasmissione che Klaus Davi conduce su YouTube. «L’idea che ci possa essere una legge che consenta anche in Italia l’adozione ai single mi trova d’accordo – ha detto la Mussolini -. Molti bambini, infatti, hanno un miglior rapporto con un’unica persona, anche single, quindi se un individuo riesce a dare amore ad un bambino ed a toglierlo dall’istituto per me va bene. Leggi il seguito di questo post »

Lodo Alfano. Di Pietro presenta referendum abrogativo. Parisi (Pd): lo firmerò

di Wildgreta

(AGI) Chissà se lo firmerà anche Walter Veltroni, chissà se lo riterrà abbastanza pacato da meritare il suo assenso. Mi auguro di sì e , comunque, non penso che i cuoi elettori sarebbero d’accordo se Uòlter decidesse di non aderire. Fra la sua raccolta firme “Salviamo l’Italia”, ovvero solo una condanna morale del governo Berlusconi e un refrendum abrogativo, credo sia più incisivo il secondo. O no?

Anche Arturo Parisi, leader degli ulivisti del Pd, firmerà il referendum abrogativo del lodo Alfano presentato questa mattina presso la Corte di Cassazione da una delegazione di Italia dei Valori guidata da Antonio Di Pietro. «Anche se non mi nascondo le enormi difficoltà che ci attendono – spiega Parisi- penso che sia meglio rischiare la sconfitta che accettare già in partenza la resa. Berlusconi ha approfittato di una maggioranza parlamentare di gran lunga superiore ai suoi reali consensi.

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Precari e assegni sociali:dietro front del governo

Un'intensa immagine di Calderoli

di Wildgreta

Calderoli: “é giusto modificare la norma se c’é anche solo il dubbio che i tagli possano riguardare gli italiani”

Vi sintetizzo cosa è successo: il governo ha avuto paura delle ripercussioni sul gradimento da parte degli italiani, Berlusconi ha visto il suo indice perdere dieci punti in un giorno e, consultati i suoi sondaggisti, ha intimato di lasciare strae sia le pensioni sociali che i precari. Le pensioni sociali sono salve e i precari, per bocca di Sacconi, pure.

PRECARI E ASSEGNI SOCIALI, DIETRO FRONT DEL GOVERNO
(di Marco Dell’Omo)

(Ansa) Il governo fa marcia indietro. Non solo sugli assegni sociali, ma anche sui precari. Dopo la levata di scudi generale, l’esecutivo decide di correggere le due norme della manovra economica al centro da giorni di una tempesta di critiche. Leggi il seguito di questo post »

LODO ALFANO: ‘IMMORALE’, E DI PIETRO DEPOSITA REFERENDUM

La legge è uguale per tutti

“Detto fatto. Domani 30 luglio, alle 10, una delegazione formata dai parlamentari dell’Italia dei Valori e guidata dall’onorevole Antonio Di Pietro si rechera’ in Cassazione per depositare il quesito referendario abrogativo del Lodo Alfano”. Lo annuncia una nota Idv che prosegue con lo stesso Di Pietro che afferma: “Per contrastare l’immunita’ per le quattro cariche dello Stato introdotta dal lodo Alfano daremo la parola ai cittadini con il referendum. L’Italia dei Valori ritiene immorale, oltre che incostituzionale, questo salvacondotto per pochi eletti”. “Noi vogliamo che il principio ‘la legge e’ uguale per tutti’, tracciato dai nostri padri costituenti, venga reintrodotto. Leggi il seguito di questo post »

Non era questo che volevano gli italiani quando hanno votato convinti PDL?

Il nostro Presidente del Consiglio in versione estiva

di Wildgreta

E’ estate, molti sono in vacanza, molti di più rimarranno a casa a guardare le fotografia delle vacanze vip sui settimanali di gossip. Qualcuno si soffermerà sul Besame e sul Suegno, gli yacht degli ormai cresciuti rampolli Berlusconi. E fra una legge fatta apposta dal loro immenso papà per salvare se stesso, e una foto in cui papà Silvio e la matrigna Veronica fingono di amarsi, ecco comparire gli emendamenti di cui tutti sembrano disconoscere la paternitàl’eliminazione degli assegni sociali per i redditi più bassi e la norma anti- precari. Il ministro non c’entra, Berlusconi figuriamoci, era a Portofino, il Governo non c’era. E allora chi è stato? Un paio di parlamentari discoli  ha proposto all’insaputa di tutti la norma anti precari, mentre Bossi, per rendere più difficili i ricongiungimenti familiari fra gli extracomunitari, (sua vera ossessione) ha pensato di eliminare gli assegni sociali. Nessuno si è accorto che accogliendo la proposta di Bossi ci sarebbero andati di mezzo anche casalinghe  e anziani. Ma perchè qualcuno doveva accorgersene? C’è forse qualcuno in questo governo che si interessi degli italiani qualsiasi? Si dice che l’anti-precari servirà solo alle poste per sanare i numerosi contenziosi in corso. Altri dicono che varrà solo per contenziosi presenti e passati ma non per quelli futuri. E le cause che sono solo al primo grado? (400 dipendendenti Rai)  E poi, perchè i precari delle poste dovrebbero essere penalizzati da una legge fatta solo per loro? Non sono anche loro cittadini italiani? E allora, non è che magari per aggirare l’incostituzionalità, i due parlamentari discoli saranno costretti ad applicare la norma a tutti i precari? Il ministro Sacconi a quel punto si mostrerà dispiaciuto, Berlusconi dalla Sardegna manderà alle agenzie solo una sua foto in costume e bandana, e Bossi dirà che è meglio togliere l’assegno sociale alle casalinghe e  ai vecchi, che trovarsi circondati da orde di extracomunitari che sputano, rubano e puzzano pure. Non era questo che volevano gli italiani quando hanno votato convinti PDL?

Fonti per i dati: Sole24ore-Repubblica- l’Unità del 28 luglio 2008

La nauseabonda cronaca del weekend dei Berlusconi a Portofino: tra yacht, piazzette e finto miele

Il “Besame”, lo yacht di 27 metri di Marina Berlusconi battezzato il 13 giugno 2008

Il Suegno, lo yacht di Piersilvio

“Silvio e Veronica escono dalla villa di Paraggi, Piersilvio si affaccia dal “Suegno”, Marina li invita a volare sul”Besame”, poi tutti da Puni, dove la serata è scivolata via tra musiche, applausi, moscardini e gamberi fritti.  E la folla acclama”

di Wildgreta

Dedico questo incredibile articolo a tutti gli elettori di Berlusconi. Badate bene: nessuna invidia per lo sfarzo e la profusione di ricchezza sbattuta in faccia alla gente che non ha i soldi neppure per fare una settimana di vacanza. No, la cosa che mi ha colpito è il tono dell’articolo: sembra scritto in regime di monarchia da uno stipendiato del re. Una pagina nera per la testata ligure Il Secolo XIX, stigmatizzata anche dai commenti dei lettori del quotidiano.

 Silvio&Veronica, galeotta fu la Piazzetta
27 luglio 2008

Gilda Ferrari Silvia Pedemonte

Mano nella mano in piazzetta a Portofino, come ai vecchi tempi. Sorriso tirato lei, camminata fluida lui. Silvio Berlusconi e Veronica Lario hanno scelto la perla della Riviera ligure per ufficializzare la loro riappacificazione. Le prime fotografie della coppia in Sardegna sono apparse sul settimanale Chi di questa settimana, ma in quel caso si trattava di scatti rubati. L’uscita pubblica di Portofino, invece, è ufficiale e voluta. Dopo le turbolenze vissute negli ultimi mesi, i coniugi più famosi d’Italia hanno deciso che è giunto il momento di dichiarare al mondo l’avvenuta riconciliazione. Ieri il premier ha raggiunto la sua villa di Paraggi poco prima delle otto della sera. È sceso dall’auto scortato, ma insieme a lui Veronica non c’era. Probabilmente viaggiava nella Mercedes dai vetri oscurati che si è infilata in garage senza fermarsi davanti al gruppetto di persone che aspettava il premier per dargli il benvenuto.

Erano da poco passate le nove quando i due sono apparsi in piazzetta a Portofino, mano nella mano. Pantalone morbido, top in seta e giacchino in tinta crema con riflessi dorati lei; camicia blu scuro sportiva aperta sul davanti lui. Veronica sorrideva, Silvio salutava i simpatizzanti che lo acclamavano. I due hanno percorso a piedi il molo Umberto I per raggiungere gli yacht di Piersilvio e Marina senza mai sciogliere l’intreccio delle mani.

Quasi una dichiarazione pubblica che il matrimonio è sopravvissuto alla burrasca. Leggi il seguito di questo post »

MICHELA BRAMBILLA FESTEGGIA: E’ INDAGATA ANCHE LEI

CANILE DI LECCO: INDAGATA MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

 DI Wildgreta

Certo, dovrà fare ancora molta strada per raggiungere le vette del suo pigmalione Berlusconi, ma se va avanti di questo passo, non dovrebbe metterci poi così tanto. Per ora è indagata per un canile a Lecco, ma chissà, col tempo, potrebbe avere più fortuna. Certamente, sono lontani i tempi in cui faceva la presentatrice televisiva con scarso successo e girava i locali notturni travestita da dark lady. Oggi è una donna di governo, e la sua carriera dimostra, una volta di più, che l’Italia è il paese dove tutto è possibile. Smettiamola di considerare  un modello il cosiddetto “Sogno Americano”, noi abbiamo il “Sogno Italiano“, molto più a portata di mano: veline che diventano ministri,  ex presentatrici che diventano sottosegretari, avvisi di garanzia che benedicono la politica come una manna dal cielo e, soprattutto, la granitica certezza di farla franca grazie a leggi approvate a tempo di record. Questo non è un paese in crisi, è un paradiso terrestre, dove la Confindustria può persino dichiarare che è “d’accordo con l’emendamento che annulla l’obbligo di assunzione per i precari perchè semplifica le cose” e i giornali lo pubblicano pure. Chiudo con un pensiero di Primo Levi e, di seguito, troverete l’articolo sulla Brambilla e il canile.

Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando e distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti sottili modi la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine. Primo Levi”

Canile di Lecco, indagata la Brambilla. Ora si controlli tutto.

“Sono soddisfatta del fatto che qualcuno, i NOE, abbia deciso finalmente di controllare la struttura e la gestione del canile di Lecco”. Leggi il seguito di questo post »

Precari Per Sempre: emendamento finanziaria elimina l’obbligo di assunzione dopo contratti a termine reiterati

precari per sempre

Manovra, norma “anti-precari” cade l’obbligo del reintegro

ROMA – La condizione di precario del lavoro, potrebbe diventare ancora più dura, in alcuni casi eterna. Secondo fonti dell’agenzia Agi, nella manovra economica al vaglio del Senato, sarebbe stato inserito un emendamento per impedire al giudice la possibilità di obbligare un datore di lavoro a stabilizzare un dipendente irregolare. La norma, approvata dalla Commissione Bilancio della Camera e recepita nel maxiemendamento, si applicherà anche ai contenziosi in corso. Leggi il seguito di questo post »

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