Dopo il Berlusconi-statista, nasce il Veltroni- Pilato
Di Wildgreta
Veltroni:”Siamo un partito nuovo e la domanda non è da dove si viene, ma dove si va”
Veltroni: “Bisogna cercare di evitare l’uso della forza il più possibile. Il problema i risolve con il senso di responsabilità di tutti. Ma perchè si risolva si deve spezzare quello che è il filone principale di tutti gli atteggiamenti ideologici: dire di no perchè la cosa riguarda me e il mio giardino”.
Queste sono le uniche dichiarazioni di Veltroni sugli scontri di Chiaiano e sul PD in generale. La fotografia che ho scelto, è l’emblema del Veltroni attuale, un “paladino del nulla” che guarda ad un passato molto lontano, per scrollarsi di dosso qualsiasi responsabilità. Incurante di analizzare il problema-rifiuti nei suoi aspetti più inquietanti, paranoico sulla possibilità che salti l’accordo con Berlusconi sulle riforme, benedice la permanenza di Bassolino alla guida della Campania, facendo finta che non sia successo nulla durante la sua gestione. Dicendo che non si deve chiedere da dove venga il PD, fa una gigantesca operazione di scarica barile su entità astratte che, in passato, hanno commesso degli errori ma che con lui e il suo PD non c’entrano nulla. Walter è nato oggi, tutto il resto non è mai esistito. Così, se qualche tafferuglio fra il popolo e lo stato gli intralcia il cammino, lui lo archivia come un capriccio. E così dopo il Berlusconi- statista, dovremmo benedire il Veltroni-Pilato? E Kennedy che fine ha fatto?
Sulla sindrome NIMBY, ovvero “NON NEL MIO GIARDINO”, ho scritto questo articolo Veltroni, gli scontri a Chiaiano e la sindrome NIMBY per cui non voglio ripetermi. Sulle pieghe inquietanti dell’emergenza rifiuti, vi consiglio la lettura di questi articoli, già pubblicati su questo sito:
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